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Corso in amaca a brescia il 22- 23 giugno 2019 grazie ai visitatori Parma EticaLand + Rimini welness

Parma EticaLand: l’empatia ha fatto centro e quindi si organizza un nuovo corso di massaggio aereo

04 giugno 2019, 17:36

Parma EticaLand: l'empatia ha fatto centro

Due  giornate al Parco Bizzozero dove genitori e figli hanno riscoperto il piacere di stare insieme attraverso giochi di una volta, laboratori, corsi creativi, conferenze per famiglie, concerti, spettacoli teatrali e di artisti di strada che hanno portato a sviluppare emozioni ed empatia. Soddisfatti gli organizzatori.  “Questo è il mondo che vorrei”, risuona ancora nell’aria che si è respirata al Parco Bizzozero di Parma nella due giorni del Parma EticaLand. Un sabato e una domenica all’interno di uno spazio quasi magico che si è trasformato nell’arcipelago dell’empatia, dove bambini e ragazzi hanno intrapreso il proprio percorso lasciandosi guidare da una mappa, consegnata all’ingresso, con un indizio: “cosa c’è dentro al tuo cuore?”. Ognuno ha creato la propria mappa colorando con un colore simbolico diverso gli spazi del cuore, riportato sulla stessa, a seconda dell’isola scelta: quella dell’amore e delle emozioni, quella della natura e degli animali, della fantasia e dell’immaginazione, della danza, della musica e del gioco.

Un luogo di pace tra cinguettii di uccelli, armonia diffusa dalle campane tibetane e spazi erbosi dove distendere il proprio plaid all’ombra di un Noce o di un Mirabolano passando da un laboratorio esperienziale all’altro: impastare acqua e farina per ottenere il pane, interpretare il linguaggio dei cani, costruire la collana delle emozioni o acchiappasogni naturali o ancora il proprio profumo. Attività legate al movimento, alle fiabe, alla musica e alla danza, conferenze per famiglie e per i più piccoli dedicate all’acqua; poi giochi di legno, improvvisazione teatrale per bambini, capoeira per ragazzi, massaggi sull’amaca, spettacoli, concerti e artisti di strada. Uno il comune denominatore: diffondere messaggi semplici ma allo stesso tempo rivoluzionari, per riscoprire la bellezza dello stare insieme in famiglia, tra amici e con l’altro, magari appena conosciuto.

Tante anche le realtà associative che fanno sistema per un aiuto reciproco, nel rispetto degli altri e della natura. Come il “cerchio dei papà” dove gruppi di uomini parlano di genitorialità condividendo le proprie esperienze senza che vengano dati giudizi. A questo gruppo risponde quello delle mamme tra danze e yoga insieme ai propri neonati.

“Sono felicissima perché questo piccolo festival dell’empatia ha fatto registrare un bilancio positivo – afferma Simonetta Rossi, vicepresidente di Parma Etica A.S.D. e deus ex machina della manifestazione -. La scelta di “ridurre” è stata assolutamente vincente: siamo stati infatti inseriti tra gli eventi della Giornata Mondiale della Decrescita (il primo giugno) che promuove il “buon vivere” più autentico e consapevole e il rifiuto di ciò che non serve con l’obiettivo che poco è meglio. Inoltre ha funzionato anche ospitare meno bancarelle, con la richiesta agli espositori di fare cultura attraverso laboratori e non solo mercato, perchè la nostra non è una moda, stiamo cercando di portare un cambiamento di rotta. Abbiamo poi avuto la fortuna di incontrare l’inventore di giochi meccanici Massimiliano Colangelo che insieme alla pedagogista Marta Tropeano ci ha aiutato a creare questo evento. I bambini sono felicissimi, hanno capito il gioco della mappa del cuore. Sono andati a casa con il loro adesivo, ottenuto dopo aver completato la loro mappa che riporta la scritta, all’interno di un cuore, ‘vivi e lascia vivere’ e che ricorderà per sempre questa esperienza.”

Anche i food truk ,100% vegani e biologici a km zero, hanno contribuito al gioco della mappa del cuore proponendo gustoso cibo etico, sano e sostenibile per il Pianeta e per il clima, proponendo pizza, vegan kebab, falafel, frittatine di ceci, crepes senza uova, gelati senza latte, pietanze etniche, birra vegan e tanto altro. Il tutto con bicchieri, piatti e posate biodegradabili per un evento totalmente “plastic free”. Inoltre, grazie ai giochi e alle macchine fantastiche a pedali di Pianeta Verde di Colangelo, il festival è stato il primo in Italia e forse al mondo, con una centrale elettrica a moto giocoso: i bambini insieme agli adulti, hanno prodotto energia senza accorgersene, semplicemente giocando. Grazie a “Soffione” infatti si sono potuti accendere alcuni lampioncini per illuminare maggiormente il parco nelle due giornate. Il festival è stato organizzato dall’Associazione “Parma Etica A.S.D.” con il patrocinio, la co-organizzazione del Comune di Parma e la collaborazione dello Studio Pedagogico “Il filo rosso del cuore” di Marta Tropeano. Questo piccolo ma grande festival ha portato armonia, diffusione di valori forse dimenticati ma non perduti, che stanno alla base di un mondo nuovo fatto di rispetto verso l’altro e vero il Pianeta: si è toccato con mano che una società nuova e migliore è possibile, basta crederci.

enrico valbonesi e mirco erano il nocciolo duro dell evento per i bambini a parma

Il 1° e il 2 giugno al via al Parco Bizzozero il ‘ParmaEticaLand’ con due giornate interamente dedicate all’empatia e al mondo dell’infanzia volte ad esprimere quello che è il dono più grande che ci sia mai stato concesso: la capacità di “sentire” e comprendere le emozioni del nostro prossimo, umano o animale che sia.

Attraverso laboratori, corsi creativi, conferenze per famiglie, giochi di una volta, concerti, artisti di strada e spettacoli teatrali all’interno del parco Bizzozero di Parma, accompagnati da cibo buono ed etico.

“E’ ormai scientificamente provato che un bambino educato all’empatia, sviluppando la sua intelligenza emotiva, nel corso della sua vita sarà portato a sviluppare relazioni sincere, rispettose per se stesso, con gli altri e nei confronti della natura, e sarà un adulto sicuramente più felice” ha spiegato così Simonetta Rossi curatrice della manifestazione, la virata che ha portato il ParmaEtica a questa nuova dimensione di EticaLand.

Cristiano Casa, Assessore al Turismo e alle Attività produttive che ha sempre sostenuto e patrocinato le sei edizioni di Parma Etica ha spiegato che “Sembra strano proporre una rassegna che guarda al vegano in una città di tradizioni enogastronomiche come la nostra. Il principio per noi è sempre quello di sviluppare confronti ed approfondimenti, anche di voci molti diverse tra loro, e questa nuova iniziativa che coinvolge i bambini e l’ambito educativo è una possibilità di seminare di cui ringrazio gli organizzatori”.

L’evento è “Plastic Free” ed è stato inserito tra gli eventi della Giornata Mondiale della Decrescita, oltre ad essere il primo festival al mondo con una centrale elettrica a moto giocoso: si produrrà energia giocando! Ingresso gratuito

Due giorni organizzati dall’Associazione “Parma Etica A.S.D.” (affiliata ACSI) con il patrocinio e la co-organizzazione del Comune di Parma e la collaborazione dello Studio Pedagogico “Il filo rosso del cuore” della Dott.ssa Marta Tropeano. Un percorso esperienziale per scoprire COSA C’E DENTRO IL NOSTRO CUORE? grazie all’ausilio di una Mappa Emotiva, da costruire e completare insieme.

Un bambino capace di utilizzare le sue qualità empatiche sarà in grado di sviluppare relazioni sincere, efficaci e rispettose per se stesso e per gli altri e diventerà un adulto sereno, con una rete di relazioni positive e arricchenti. Coltivare l’empatia vuol dire coltivare la felicità in ognuno di noi. E’ il Parma EticaLand, il piccolo Festival dell’Empatia, che si svolgerà il weekend del 1° e 2 giugno 2019 all’interno dell’intimo parco Bizzozero di Parma (Via Antonio Bizzozero 19) dalle 9 alle 24 e che ha come obiettivo primario lo sviluppo delle potenzialità del bambino nella comunicazione dei propri stati d’animo, nell’apprendimento, nelle relazioni e nella socializzazione. Un incontro dedicato ai bimbi, ma anche a chi ha mantenuto vivo il proprio “bambino interiore”, concepito in tappe, per favorire l’acquisizione di competenze emotive ed abilità sociali, promuovendo una vera e propria autoconsapevolezza emozionale attraverso il gioco, la favola, la danza, la musica e l’amore per la natura.

C’era una volta, e ancora c’è, un’Isola speciale e fantastica, L’Isola del Cuore, (vista dall’alto assomiglia realmente a un cuore). Su quest’isola vi sono tanti percorsi e posti “speciali”. Laboratori, corsi creativi, conferenze per famiglie, antichi giochi, concerti, artisti di strada e spettacoli teatrali saranno a disposizione per un percorso esperienziale variegato.

All’ingresso verrà fornita ai bambini una “Mappa del cuore” con uno spazio dedicato all’inserimento del proprio nome e un cuore con spazi bianchi e neri da poter colorare dopo ogni attività laboratoriale. In base all’esperienza vissuta il colore che arricchisce il cuore cambia: i bimbi si troveranno così a dipingere spazi diversi con colori differenti, che ricorderanno loro che Lui o Lei sono esseri Unici e Preziosi, ma anche quanto siano importanti le relazioni per la formazione del proprio bagaglio emotivo: impariamo a creare legami d’affetto e non legami di potere per essere in armonia con gli altri diversi da noi; impariamo a condividere la felicità per raggiungerne il valore.

Tutte le isole sono collegate tra loro dal percorso che ogni bambino decide di vivere da protagonista per giocare, ascoltare favole, ballare, divertirsi, colorare ed emozionarsi. Sono le isole delle emozioni, della fantasia, del gioco, della musica e della danza, unite insieme, creano come per magia La mappa del proprio cuore.

Inoltre grazie ai giochi e alle macchine meccaniche di Pianeta Verde, il festival è il primo al mondo con una centrale elettrica a moto giocoso: i bambini, ma soprattutto adulti, avranno il potere di produrre energia senza accorgersene, semplicemente giocando.

Al Parma EticaLand ci sarà cibo etico, sano e sostenibile per il Pianeta e per il clima, grazie a track food 100% vegani e biologici a km zero che proporranno pizza, vegan kebab, crepes senza uova, gelati senza latte, panini, pietanze etniche, birra vegan e tanto altro. 

Anche per questo, il Piccolo Festival dell’Empatia, che ricordiamo essere “Plastic Free”, è stato inserito tra quelli della Giornata Mondiale della Decrescita (che ricorre il 1° giugno). Grazie ai giochi e alle macchine fantastiche di Pianeta Verde, il festival è il primo al mondo con una centrale elettrica a moto giocoso: i bambini, ma soprattutto gli adulti, avranno il potere di produrre energia senza accorgersene, semplicemente giocando.

All’interno dell’area ludica sarà possibile visitare la mostra dei giochi meccanici dalle 15 alle 16 su prenotazione. 

L’ingresso è gratuito e gli amici animali sono i benvenuti

siamo venuti con il nostro Multivan Westfalia come Nuovo,che vorremmo vendere al più presto .

Amacamper Volkswagen t4 westfalia camper per il benessere e il turismo in massimo relax su amaca Valbonesi

Ottimo T4 westfalia Multivan italiano (zero ruggine)  con allestimento a camper iscritto ASI con CRS quindi a tutti gli effetti è da considerarsi una vettura storica con tutte le agevolazioni che ne conseguono, bollo ridotto (in alcune regioni) ed assicurazione ridotta 150 annui e può parcheggiare ovunque nel centro storico e puo accedere in deroga ai blocchi sul traffico .

!! TENUTO IN OTTIMA FORMA  !!
Ottimo sia per l’uso quotidiano che per vacanze estive ed invernali!!
La qualità della Volkswagen fa si che nonostante il chilometraggio sia ancora un validissimo mezzo.
DISPONIBILE A QUALSIASI PROVA E TEST
Ottimo assetto, nessun rumore alla guida, manutenzione ordinaria e straordinaria eseguita periodicamente.
Anche l’allestimento presenta molti vantaggi!!
Versatile, sicuro ed efficiente!! Ideale per tutti i giorni e per le ferie  per il week end  – Immatricolato 6 posti
Ma se vuoi  lo puoi modificare fino a 15 posti

DESCRIZIONE:

– Frizione, volano  appena fatti
– sostituita cinghia distribuzione
– Appena fatto le testine
-pompa ed ignettori rifatti
– motorino avviamento
– freni anteriore e posteriori rifatti
-alternatore nuovo
-ammortizzatori nuovi
-testine avantreno rifatte
– Pneumatici anteriori  nuovi
– Pneumatici posteriori al 90%
– 4 cerchi per secondo treno (pneum. estivi/invernali)

ALLESTIMENTO:

– Riscaldamento da motore fermo originale webasto  da 3500 wat con regolatore di temperatura  (1300€) cosi da scaldare anche fuori il camper nelle aree delle amache esterne
– Frigorifero  sotto il sedile  (non ne conosco il valore ma è molto efficiente)
– Sedile  lato passeggero ruotante  accanto al  conducente  
– Batteria ausiliaria da 100  (con kit per salvaguardare la prima)
– Letto matrimoniale rimovibile con materasso  da 8 mm
– Inserti per finestrini oscuranti e coibentati
– Inserti privacy vano anteriore
– Tende  impermeabili  per i lati e retro sportellone  con  cellula aerea e supporti per amache per fare dormire anche 6 persone all esterno / interno del mezzo .
– Fornelletto  con mia invenzione per allaccio diretto  uso esterno.
-Pannello solare con luci notturne  e sensore di passaggio
-Gancio traino omologato per 1600 kg  ottimo per roulotte gommone e carrello auto o moto
– porta pacchi con box porta tutto da 250 litri e supporto a rastrelliera aperta per surf e sci
-porta bici con  4 rastrelliere oppure porta scooter 50
-Wc chimico
– ALLESTIMENTO COLLAUDATO

Revisione 2020

——————— quello attuale è ————————————-

VW Westfalia T4 Multivan 2.4D del 1994. Bianco, ottimo stato, 4 posti letto,6 posti viaggio tetto a soffietto. NO GAS – NO LAVANDINO Iscrizione in corso come veicolo storico ASI(, certificato di interesse storico e collezionistico) con assicurazione ridotta 150 annui lo ho Assicurabile come mezzo storico. dotato di sedile girevoli tavolo ribaltabile possibile tendalino fiamma f45 e portabici posteriore ,gomme nuove verniciatura perfetta tela tetto perfetta interni perfetti nessuna usura. 

  tagliando dicembre 2018. Sostituzioni e modifiche recenti: Mezzo con 250.000 km originali Trasformatore/caricabatterie nuovo, sostituito con modello migliore e di recente produzione. Batteria servizi sostituita a inizio 2018 Batteria auto e Motorino di avviamento sostituiti a fine 2017 Componenti e accessori: Isolamento invernale integrato nella carrozzeria con magneti al nodimio Gancio traino portata fino a 1600kg Riscaldamento Webasto Air Top 2000 – programmabile 4 gomme invernali montate su 4 cerchi in ferro – usate 2 stagioni tendalino non fisso 4 braccioli regolabili (non presenti in foto) Autoradio Kenwood cd e bluetooth, con baracchino con microfono per comunicare via radio con altri camper evitando il cellulare 2 set di tappeti su misura, uno in moquette sintetica ignifuga per utilizzo scalzi e uno in plastica per utilizzo con scarpe Set di tende oscuranti interne completo – colore grigio Aria condizionata in viaggio – anche posteriore da usare con la 220 a mezzo fermo . Mezzo predisposto con attacco corrente 220 per avere tutti i confort dell forno a microonde e frigo sempre attivo in campeggio . Tasche portaoggetti Brandrup originali 1 set su armadio di cui una comprata a fine luglio Doccino lavello estraibile. porta pacchi con box contenitore da 300 litri Revisione appena fatta bollo scadenza gennaio 2019 mezzo pronto a viaggiare .

motore perfetto . 

Contattare con messaggio WhatsApp 3294167403 , , e-mail  massaggioinamaca@gmail.com o telefonare 0657333620 . il mezzo è stato venduto .. aimeèèè

il camper  t4 è di  FACILE MANOVRA , revisionato , bollo pagato fino al gennaio  2019 . possibile personalizzarlo riverniciarlo da bianco sempre allo stesso prezzo di colori rosso , giallo , verde , arcobaleno

all interno del mezzo con delel staffe lungo il tetto  è possibile praticare queste attività in amaca  : questi tipi di esercizi fisici spirituali denominati ” amacamper”
Back BendingBiomeccanicacanto di mantraChantingClassi sul VinyasaDal 29 dicembre 2018 all’1 gennaio 2019dinamicoFilosofia dello Yogafondamentali del BhaktiKirtanKirtan e Mantra 

meditationkirtankaraMantra Yogamassaggio ristorativo in amacameditazioneompranayamaprincipalmenteRITIRO DI CAPODANNOSarà un viaggio nello Yoga a 360°Tcristhanatecniche di meditazionetesti yogiciYOGA aereoYoga Sutra di Pantanjali

POSSIBILI APPLICAZIONI DEL MEZZO COME FONTE PER PAGARE LA BENZINA :allestimenti che potrai avere personalizzati 

Vendere o affittare casa per vivere in camper?

ci stai  pensando seriamente? io ho un mio amico stefano che ha fatto questa scelta…e lo trovo in ottima forma fa solo quello che gli piace.. mi sembra che sta cercadno di vendere o affittare la casa per andare a vivere in camper…
Mi sono stufato del mio lavoro sottopagato e vorrei cambiare vita. Sono già abbastanza informato riguardo le potenzialità e i limiti del camper (che fino ad oggi ho usato solo per vacanza).
Vorrei avere qualche consiglio riguardo la burocrazia, i problemi con la residenza e in generale riguardo il costo della vita in camper, soprattutto da parte di chi ha già vissuto un’esperienza simile.
Grazie.

Riguardo la residenza non ci sono problemi: la legge riconosce tutti i diritti civili anche a chi è senza fissa dimora (non potrebbe essere diversamente, esiste gente che per lavoro si sposta in 
continuazione). A tal riguardo ti consiglio di leggere quest’articolo: 

Il costo della vita in camper è estremamente variabile in base alle proprie esigenze, località geografiche, clima…metti in conto un minimo di 400-500 euro al mese per una persona (per 
due persone l’importo sale di poco, poiché, in pratica, devi mettere in conto solo più cibo). 
Considera anche i molteplici aspetti finanziari che comporta vendere o affittare una casa. 
Per avere informazioni su tali argomenti ti invito a visitare questa sezione, ricca di articoli interessanti:

La residenza anagrafica è un diritto cui nessuno può rinunciare, poiché da esso ne derivano molti altri: il diritto all’assistenza sanitaria pubbilca, il rilascio della carta di identità, il diritto all’assistenza sociale, l’iscrizione alle liste per l’assegnazione degli alloggi che il comune ha a disposizione, il diritto di voto, etc. Secondo il codice civile italiano, la residenza è il luogo in cui la persona ha la dimora abituale(articolo 43 II comma c.c.). Proprio da questa definizione nasce il dubbio che affligge chiunque stia pensando (anche solo per motivi di lavoro) di trasferirsi a vivere in camper. E’ ovvio infatti che tali individui rientreranno nella casistica dei“senza fissa dimora”, per i quali è prevista una procedura apposita di assegnazione della residenza. Vediamo come.

La legge ha da sempre riconosciuto il diritto delle persone senza fissa dimora all’iscrizione anagrafica. Attualmente, la prassi prevede che tali persone si rivolgano al Comune di nascita, o altro Comune che possa essere ritenuto centro di interessi affettivi o personali, e il Comune provvederà all’iscrizione del richiedente, che spesso avviene in una via inesistente, appositamente inventata dal Comune stesso.  Verrà quindi rilasciato al soggetto un documento d’indentità, sul quale è riportato l’indirizzo di residenza assegnato dal Comune. Saranno in tal modo preservati tutti i diritti anagrafici, considerando la reperibilità presso il Comune stesso, oppure presso altro soggetto (amici, parenti) dove si potrà eleggere il proprio domicilio o recapito. Questa è la teoria. Nella pratica, si è rilevato in molti caso uno scorretto comportamento da parte delle amministrazioni comunali, che hanno negato ai soggetti senza fissa dimora il diritto all’iscrizione anagrafica. Tale condotta risulta del tutto illeggittima. Gli ufficiali dell’anagrafe dovrebbero infatti essere al corrente di una serie di disposizioni legislative in merito. Vediamone alcune.

Circolare del Ministero dell’Interno del 29 maggio 1995, n. 8
“La richiesta di iscrizione anagrafica, che costituisce un diritto soggettivo del cittadino, non appare vincolata ad alcuna condizione, né potrebbe essere il contrario, in quanto in tal modo si verrebbe a limitare la libertà di spostamento e di stabilimento dei cittadini sul territorio nazionale in palese violazione dell’art. 16 della Carta costituzionale”.
 Sentenza n. 10257 del 2.6.2003 del Tribunale di Milano.
“Deve innanzi tutto ritenersi che nel caso di autorizzazione all’iscrizione all’anagrafe si è in presenza di un’attività vincolata ab origine, priva di alcun potere discrezionale attribuito all’amministrazione, se non di carattere meramente interpretativo. Il Comune, quale ufficiale del Governo, è tenuto esclusivamente a dare applicazione alle norme regolanti la materia, sicchè in capo al cittadino richiedente che ha eletto esclusivamente il domicilio, sorge un diritto soggettivo all’iscrizione anagrafica quale persona senza fissa dimora. Il rigetto della domanda di iscrizione all’anagrafe deve nel caso di specie considerarsi non scusabile, vista la sussistenza dei presupposti per l’accoglimento, a facile accertabilità degli stessi e la mancanza di discrezionalità nell’ambito del potere puramente certativo della PA”.

Gli ufficiali d’anagrafe, oppongono che talvolta alcune persone coinvolte in problemi di debiti o con la giustizia, vogliano far credere di non avere alcuna dimora abituale per poter ottenere l’iscrizione anagrafica in una via inesistente e quindi essere difficilmente rintracciabili. Questa situazione merita ovviamente attenzione da parte del legislatore, ma non legittima certo l’ufficiale d’anagrafe ad assumete comportamenti scorretti nei confronti di cittadini titolari di diritti inviolabili, quale il diritto all’iscrizione anagrafica. In alcuni casi gli stessi ufficiali d’angrafe consigliano a chi è senza fissa dimora di eleggere la propria residenza presso un amico o parente, atteggiamento sul quale preferisco non pronunciarmi. 
Cosa diversa è eleggere il semplice domicilio presso l’abitazione di un amico o parente, in modo da ricevervi la corrispondenza.
In definitiva, in caso di rifiuto da parte dell’Anagrafe, l’unico rimedio è rivolgersi ad un avvocato e inoltrare ricorso al Tribunale competente, che obbligherà il Comune all’iscrizione anagrafica del soggetto senza fissa dimora e condannerà l’amministrazione a risarcire il danno cagionato. 
Purtroppo sulla questione della residenza non c’è da scherzare. I diritti che ne derivano sono fondamentali ed irrinunciabili: bisogna dunque difendersi con tenacia contro eventuali soprusi dovuti spesso a superficialità ed ignoranza da parte delle amministrazioni. 

 affronteremo una prima panoramica dei costi mensili della vita in camper. Mi rendo conto che le voci sono molto sintetiche e non è facile orientarsi, ma risponderò a chiunque voglia dei chiarimenti. Naturalmente si tratta di cifre da prendere con le pinze e suscettibili di enormi variazioni, sia in rialzo che in ribasso, a seconda delle esigenze personali (e della sorte, che può essere cattiva o buona, come in ogni altro ambito della vita di una persona).Nella sezione in cui rientra questo post (“Quanto risparmio?”) esaminerò diversi aspetti finanziari correlati alla scelta di vivere in camper, tentando di evidenziare tutti i pro e i contro.
Vediamo dunque un primo esame dei costi che comporta vivere in camper.
PREZZO D’ACQUISTOIl primo elemento da considerare è sicuramente il prezzo d’acquisto del mezzo. Per avere alcune delucidazioni merito, vi rimando ai seguenti post del blog:-Prezzi camper nuovi non se ne parla 40-000 il minimo  e usati,  sempre-Camper usato: acquistare da privato è meglio non c’è la ricarica che ci mette il concessionario -Acquistare il camper: puro, costa di meno ? certo che si consuma di meno in autostrada ..

SVALUTAZIONE ( i mezzi storici come questo  t4 che tra 3 anni diventano di epocaaumentano il loro valore e passano da 10.000 euro a 20.000 euro in un anno..)Una volta acquistato il mezzo, oltre agli eventuali interessi sul finanziamento che abbiamo stipulato, dovremo anche considerare la svalutazione annuale del valore d’acquisto del camper. Come ogni mezzo meccanico, anche il camper si svaluterà anno per anno. Tuttavia, rispetto al mercato delle automobili, i camper mantengono il loro valore molto più a lungo nel tempo. Questo si traduce in un grande vantaggio economico per il proprietario del mezzo, poiché mentre per un’automobile di media categoria dobbiamo sempre considerare almeno 2000-2500€ annui di perdita, nel caso di un camper ci assestiamo intorno alla metà di questi valori, e dunque bisogna mettere in conto non più di 100-130€ al mese di svalutazione del capitale.Ciò significa che se oggi acquistiamo a 20.000€ un camper usato (specialmente se di buona marca, come Arca, Laika…), è lecito pensare di poterlo rivendere a una cifra compresa fra i 12.000€ e i 15.000€ fra cinque anni.Naturalmente questo calcolo non sta tenendo conto di molti altri fattori determinanti: condizioni generali del mezzo che acquistiamo, convenienza del prezzo d’acquisto, andamento del mercato (in periodi di crisi come questo, i prezzi della maggior parte dei beni subiscono svalutazioni “anomale” anno dopo anno), mantenimento del mezzo e condizioni a cui lo rivenderemo…
ASSICURAZIONE E BOLLOLa seconda importante spesa fissa di cui tener conto è l’assicurazione del mezzo.Niente paura: anche in questo caso, i costi di assicurazione sono di gran lunga più contenuti rispetto a quelli di un’automobile di media cilindrata! Consideriamo che la sola assicurazione obbligatoria per responsabilità civile (RCA) ci costerà mediamente 160 € annue essendo inscritto all asi . A questa cifra consiglio comunque di aggiungere anche altri servizi indispensabili per chi possiede un camper (specialmente se si pensa di vivere sul mezzo per diverso tempo), ovvero: copertura assicurativa per danni a cristalli (che comprende sia il parabrezza che le finestre in plexiglass del camper), copertura contro danni da incendio, in caso di furto, e assistenza stradale. In Italia esistono un paio di compagnie che offrono prezzi particolarmente vantaggiosi, chiunque vorrà saperne di più può contattarmi in privato.Anche la spesa del bollo risulta molto più contenuto rispetto a quella di un’automobile. Pensate che per il mio camper, t4 wv , pago circa 180€ annue!
Leggi anche: Utilizzare il camper in sostituzione dell’automobile, tutti i pro e contro

MANUTENZIONELa terza spesa di cui tener conto è, ahimé, piuttosto imprevedibile. Si tratta della manutenzione del mezzo, una voce di spesa che comprenderà sia gli interventi di ordinaria manutenzione, sia le riparazioni straordinarie.Quanto ai primi, elenchiamo i più importanti: revisione del mezzo, tagliando motore, cambio gomme, sostituzione cinghia distribuzione, cambio pasticche freni. La spesa relativa a tali fattori dipenderà (con la sola eccezione della revisione biennale obbligatoria) esclusivamente da quanti km percorreremo col nostro camper.A questi, si aggiungono poi gli interventi di riparazione straordinaria. Un guasto al motore, un’infiltrazione d’acqua nella cellula, problemi con apparecchi vari (frigo, stufa, boiler…), etc. Purtroppo è difficile operare una stima di tali voci di costo. Nella mia personale esperienza, dopo quasi cinque anni di camper, posso dire di essere stato abbastanza fortunato. Non ho mai dovuto sborsare cifre da capogiro per riparazioni impreviste. Il fai da te certamente aiuta: se io mi fossi sempre recato in officina, anche per i problemi più banali (come le sigillature in silicone nel box doccia), avrei speso molto di più. In altri casi, occorre maggiore manualità: ad esempio, nello smontaggio del boiler (che necessitava di essere pulito a fondo internamente) ho incontrato non poche difficoltà, e se non avessi chiesto aiuto a un mio caro parente, non credo sarei riuscito a venirne a capo.
CARBURANTEVeniamo quindi alle spese per il carburante. Per semplicità, considererò solo i mezzi a gasolio, che sono di gran lunga i più diffusi. A tal proposito vi rimando al seguente articolo (un po’ datato, ma sempre valido):-Come risparmiare carburante in camper
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICAVediamo ora una voce di costo spesso sottovalutata, ma che a fine anno può fare la differenza: la spesa per produrre energia elettrica.L’entità di tale esborso dipende dal dispositivo che abbiamo installato per produrre corrente. Nel caso dei pannelli solari, non dovremo conteggiare alcuna spesa oltre a quella per l’acquisto dei pannelli stessi. Viceversa, qualora l’energia solare fosse insufficiente alle nostre esigenze, dovremo procurarci un dispositivo in grado di produrre energia, ovvero:-Un generatore a benzina (o diesel), che può essere fisso o portatileoppure-Una pila a combustibile Efoyoppure-Un gruppo di mantenimento, come il Self Energy Gasperini (oggi chiamato Ecoenergy, prodotto da Telair, vedi qui)
Tali apparecchi, oltre al considerevole prezzo d’acquisto, comportano anche delle spese mensili per l’alimentazione che potrà essere: benzina o diesel nel caso del generatore, metanolo nel caso dell’Efoy, GPL nel caso dell’Ecoenergy (ex-Gasperini) e apparecchi simili. Per quanto riguardo i consumi e il funzionamento di tali apparecchi, vi rimando agli articoli indicati sopra.
Leggi anche:  -Consumo utenze in camper, confronto con i costi delle bollette di una casa-Elettricità in camper: i diversi tipi di batterie servizi pannelli solari da 90 euro a 100 kilovat 

Leggi anche: Vivere in camper in inverno: possibile? Riscaldare il camper in inverno:  webasto stufe e consigli per un riscaldamento ottimale Come isolare dal freddo e abbellire il pavimento del camper Meccanica e pneumatici invernali: le migliori soluzioni per il camperPrincipali problemi e soluzioni per trascorrere un buon inverno in camper
SOSTA  questo modello t4 è omologato auto storica non paga nulla e va nel centro storicio di ogni città…Un altro costo molto variabile della vita in camper è quello relativo alle aree di sosta. Si tratta di un argomento molto vasto e soggettivo, poiché non tutti hanno le medesime idee ed esigenze. Chi preferisce la sosta libera, dovrà optare per località che permettano di applicare agevolmente tale scelta. Ho aggiornato di recente un articolo sul tema:Aree sosta camper: consigli su come e dove pernottare per dormire sonni tranquilliNel caso della sosta in aree attrezzate a pagamento (ne esistono anche di gratuite, ma non sono molto diffuse), bisognerà mettere in conto cifre che partono da un minimo di 5€ per 24h. Nella maggior parte dei casi la tariffa per il pernottamento comprenderà anche il servizio di carico dell’acqua e la possibilità di scaricare le reflue negli appositi pozzetti dell’area attrezzata. Nel caso dei camping, il prezzo salirà per via del maggior comfort offerto (docce, colonnina per la corrente, etc): consideriamo non meno di 10-15€ per 24h, che potranno arrivare anche a 50-60€ a notte in località turistiche rinomate nei picchi di alta stagione.
Come prospetto di massima, direi che possiamo fermarci qui. Di seguito riporto uno schema dei costi da me sostenuti durante il mio primo anno di vita in camper. Si tratta di cifre da prendere con le molle (ad esempio, io ho indicato 200€ per le spese di cibo e prodotti vari, ma oggi, per esperienza, posso dire che si può spendere molto meno), ma spero possa comunque tornarvi utile.
COSTI PER UNA PERSONA CHE VIVE IN CAMPER in base alla mia esperienza personale(PER DUE PERSONE CONSIDERATE UN 20% IN PIU’ SUL TOTALE)
1) MAGGIO 2020LIVELLO DI SPESA MEDIO/ALTA: senza badare a km, visite a parchi, città, musei, parchi divertimento, sfruttando anche camping con tutte le comodità possibili.-quota ammortamento camper e accessori           100
-quota assicuraz camper                                          20 
-manutenzione camper generica                             30 
-gasolio                                                                   230 
-autostrade                                                               50 
– metanolo per pila a combustibile                          30 (utilizzando il pc moltissime ore al giorno) 
-internet key                                                            20

– cellulare                                                                 10 
-camping/parcheggi a pagamento                           70
– cibo e prodotti vari                                               200
-varie                                                                        70(bar, cinema, pizza, medicine, vestiti, imprevisti, musei, attrazioni etc) 
TOTALE circa 850 

2) GIUGNO 2020LIVELLO DI SPESA MOLTO ALTO: in giro per l’Italia, prendendo funivie, visitando parchi, mangiando fuori etc.-quota ammortamento camper e accessori                100 
-quota assicuraz camper                                               20 
– manutenzione camper generica                                 30
-gasolio                                                                        375 
– autostrade                                                                  58

-internet key                                                                20

-cellulare                                                                     10
-camping/parcheggi a pagamento                              20 
-cibo e prodotti vari                                                   200 
-varie                                                                          140(bar, cinema, pizza, medicine, vestiti, imprevisti, musei, attrazioni etc) 
TOTALE circa 980 
3) LUGLIO 2020LIVELLO DI SPESA MEDIO/BASSO: conducendo una vita normale, senza allontanarmi troppo dalla mia provincia
-quota ammortamento camper e accessori           100
-quota assicuraz camper                                          20 
-manutenzione camper generica                             0
-gasolio                                                                    150 
-autostrade                                                                 0 
– metanolo per pila a combustibile                           30 (utilizzando il pc moltissime ore al giorno) 
-internet key                                                             20

– cellulare                                                                 20 
-camping/parcheggi a pagamento                            0
– cibo e prodotti vari                                               200
-varie                                                                        50(bar, cinema, pizza, medicine, vestiti, imprevisti, musei, attrazioni etc) 
TOTALE circa 470 ————————————————————————–
Come è evidente, le somma necessaria per vivere in camper può variare davvero molto. Queste sono cifre riferite alla mia personale esperienza di alcuni mesi, con il solo scopo di offrire una panoramica di massima.

c’è chi usa il camper per viaggiare nel weekend, chi trascorre in camper interi mesi senza muoversi, chi lo usa ogni giorno per spostarsi per lavoro etc. Cerchiamo dunque di individuare alcuni gruppi ben distinti, e vediamo quali accessori installare sul nostro mezzo per ottenere una buona riserva energetica.

Tipologia 1: Camperista che usa il mezzo saltuariamente per viaggiare, con pochissime esigenze energetiche, ovvero:
-la tv non è fondamentale, o comunque viene accesa poco (non più di un paio d’ore al giorno)
-non ha il computer (magari in luogo del notebook utilizzerà un tablet, che consuma molto meno)
-utilizza saltuariamente console di videogiochi o altri dispositivi elettronici
-utilizza luci a led, che consentono un notevole risparmio di energia

In questo caso, potremmo installare sul nostro mezzo una batteria servizi a scarica lenta in luogo della normale batteria al piombo da avviamento.
Se ci accorgessimo poi che il solo alternatore del camper non fosse in grado di caricare a dovere la batteria (o le batterie) poiché non accendiamo spesso il motore, potremmo accompagnare alla batteria un piccolo pannello fotovoltaico (potrebbe bastarne uno da 60w), che produrrà energia gratis  soprattutto durante i mesi di bella stagione. Il pannello è molto utile anche perché contribuisce a mantenere in salute la batteria servizi, fornendo giuste quantità di corrente di ricarica nell’arco di tempi prolungati.

Tipologia 2: Camperista che vive costantemente sul camper per lunghi periodi nei mesi caldi (da aprile da ottobre), con poche esigenze energetiche e viaggiando pochissimo.

Supponiamo di voler vivere in camper da inizio primavera a metà autunno, e di mantenere un profilo di fabbisogno energetico simile a quello del camperista precedente (quindi: poca tv, notebook assente o utilizzato pochissimo – consiglio in tal caso l’acquisto di un tablet). In questo caso, dovremo certamente predisporre un buon impianto fotovoltaico in linea con i nostri consumi. Consiglio in questi frangenti di partire sempre “dal basso”: il fotovoltaico ha il vantaggio di permettere un’installazione modulare, per cui, se dovessimo accorgerci che il pannello installato non ci è sufficiente, possiamo sempre aggiungerne un altro.

Tipologia 3: Camperista che vive costantemente sul camper, anche d’inverno.

Con l’inverno le cose si complicano, e l’argomento diventa molto difficile da trattare. I problemi maggiori dell’inverno sono:
le batterie servizi si scaricano più facilmente
c’è poco sole, dunque il pannello solare lavora poco o niente
se utilizziamo un impianto di riscaldamento che consuma corrente, come il Webasto (fortunatamente presenti solo sui camper più moderni), dovremo preoccuparci anche di questi ultimi consumi
Per ovviare a questi inconvenienti esistono delle soluzioni eccellenti ma, purtroppo, molto costose.
Si tratta dei gruppi di mantenimento, i cui nomi più conosciuti sono Efoy e Gasperini. Consiglio di leggere sul blog gli articoli dedicati per comprendere a fondo di cosa si tratta, trattandosi di apparecchi molto sofisticati, che hanno numerosi pro e (pochi) contro.
All’esoso prezzo d’acquisto, si aggiunge poi il consumo di combustibile: sì, perché tali gruppi di mantenimento necessitano di essere alimentati (l’Efoy, ad esempio, va alimentato tramite apposite taniche di metanolo).
Tuttavia, grazie a queste invenzioni, anche il camperista più esigente dal punto di vista energetico (tv e notebook utilizzati per molte ore al giorno, luci accese spesso etc) potrà trovare piena soddisfazione sia d’estate che d’inverno, poiché esistono apparecchi di diverse capacità, e dunque differente prezzo (mi riferisco in particolare all’Efoy), in grado di soddisfare le esigenze energetiche più disparate.
In ogni caso, consiglio sempre di acquistare apparecchi in grado di produrre quantità di energia leggermente superiore al nostro reale fabbisogno, onde evitare di accollarsi un acquisto molto oneroso che non soddisfi poi appieno le nostre aspettative. Se, ad esempio, ci rendiamo conto di consumare una media di 40-50Ah al giorno (cliccando qui potrete stilare un abbozzo di conteggio dei vostri consumi), consiglio di acquistare un Efoy in grado di produrne almeno il 20% in più, ed abbinarlo magari a un piccolo pannello solare che alleggerisca il lavoro dell’Efoy stesso in caso di bel tempo.

Tipologia 4: Camperista che vive in camper per lunghi periodi, viaggiando spesso anche d’inverno.
In tal caso potremmo ottimizzare la ricarica delle nostre batterie servizi utilizzando un booster, consiglio di leggere l’articolo apposito. Se il lavoro dell’accoppiata booster+alternatore fosse insufficiente, potremo ricorrere ancora una volta a un pannello solare.

Leggi anche: Utenze in camper: confronto con i costi delle bollette in casa

Naturalmente esistono anche altri mezzi per produrre energia in camper, come ad esempio il generatore eolico.e geneartore di free energy . elicoidale
Oppure, quando è possibile farlo senza arrecare disturbo ad altri: accendere il motore del camper, che per quanto riguarda il lavoro di ricarica delle batterie servizi, svolge un lavoro del tutto identico a quello di un generatore. Si tratta senza dubbio di un sistema molto economico (circa un litro di carburante per ogni ora in cui lasciamo il motore acceso) per ricaricare le nostre batterie saltuariamente, a patto di trovarci all’aperto e di non arrecare danni a nessuno dei nostri vicini.

Non dimentichiamo infine che per alimentare apparecchi a 220v in camper, dovremo necessariamente acquistare un inverter.
Consiglio infine di prendere con le molle i consigli che ho dato in quest’articolo, trattandosi di considerazioni molto sommarie. L’argomento è vastissimo, in continuo aggiornamento, così come vastissime sono le tipologie di camper, le esigenze e le abitudini dei camperisti. Se desiderate consigli più approfonditi e ‘personalizzati’, scrivete un commento sotto quest’articolo, e nei limiti del possibile cercherò di aiutarvi.

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                   ora con questo mezzo t4 puoi parcheggiare ovunque 
Se abbiamo la possibilità, il primo passo da fare è installare un antifurto. Di recente ne è stato brevettato con cellule fotosensibili al passaggio del ladro che dovrebbe fare scattare un segnale luminoso e sirena..In alternativa (o in aggiunta a un antifurto), è possibile limitare il rischio di ‘ospiti sgraditi’ prendendo alcune precauzioni. La prima è senza dubbio procurarsi una catena e un lucchetto, o una corda resistente con moschettone, con cui legare fra loro gli sportelli della cabina guida. In tal modo si scoraggerà il ladro poiché sarebbe nullo ogni tentativo di forzare le serrature degli sportelli.Un’altra buona idea può essere quella di installare una serratura di sicurezza nella parte interiore della porta della cellula: tali serrature, dal prezzo non molto elevato, rendono senza dubbio ben più lungo e impegnativo un eventuale tentativo di furto. Una misura più estrema può essere quella di mettere una griglia metallica alle finestre. Oltre a questo, durante la notte consiglio di tenere sempre il cellulare vicino al letto, (evitiamo pertanto di sostare dove non c’è segnale). Personalmente, accanto al cellulare, tengo anche un piccolo spray antiaggressione al peperoncino: ultima linea di difesa, molto efficace, in caso di intrusioni. Ne esistono diversi tipi: basta fare un giro su internet e leggerne caratteristiche. Attenzione però: dovete accertarvi che lo spray sia omologato, altrimenti rischiate grane nel caso in cui il vostro camper venga sottoposto a controllo.
Oltre alle protezioni ‘interne’ di cui abbiamo discusso, è necessario seguire regole di buon senso riguardo i luoghi in cui posteggeremo il camper durante la notte. A tal proposito sconsiglio nel modo più assoluto di sostare in autostrada, autogrill o piazzole di sosta. Sono i luoghi privilegiati da ladri e malintenzionati vari. Sono sempre preferibili aree ben illuminate e non isolate.
Se siamo vicini ad un centro abitato, diamo uno sguardo in giro: se sui cancelli e le porte delle case vediamo cartelli relativi ad allarmi o cani da guardia, forse non è una zona consigliabile. Quando ci fermiamo è buona regola chiudere subito le tendine, affinché dall’esterno non si veda cosa si può rubare (specie se abbiamo notebook e altri apparecchi che potrebbero attirare l’attenzione). Un’altra buona norma è quello di non precludersi vie d’uscita: parcheggiamo sempre in modo che, all’occorrenza, il camper possa essere subito spostato per ‘fuggire’.  
Altri importanti consigli: non lasciamo mai oggetti di valore nella cabina guida del camper. Scegliamo anzi per tali oggetti delle sistemazioni opportune (esempi: dietro o sotto il frigorifero o piano cottura, oppure nel gavone sul tetto – un ladro non si esporrebbe mai a forzare una bagagliera sul tetto di un camper).

Aggiungo che collegandosi a siti quali www.camperonline.it, www.camperlife.it o www.camperweb.it è possibile accedere a liste molto dettagliate riguardo le aree di sosta per camper dove, in molti casi, potremo anche rifornirci d’acqua e scaricare i serbatoi. Se preferite evitare la sosta “all’avventura”, queste aree sono una soluzione adatta e spesso grauita. Inoltre, sarebbe meglio procurarsi una guida aggiornata delle aree attrezzate e dei camping, da tenere sempre a bordo: non sempre è possibile connettersi a internet in camper, specie quando ci si trova all’estero.
Seguendo tali accorgimenti, dovreste poter dormire sonni tranquilli.
Come ci si regola per la sosta libera nei vari paesi europei?Diciamo subito che l’Europa dal punto di vista dell’accoglienza del camperista è un territorio dalle leggi eterogenee e dagli usi piuttosto diversificati.Inoltre, molto spesso risulta difficile (specie per chi non conosce bene la lingua locale) risalire alle fonti legislative che trattano questi argomenti. Per questo, capita spesso di dove andare un po’ “a naso”, informandosi sui forum italiani che brulicano di camperisti che hanno viaggiato in Europa, e riportano le loro osservazioni in merito.Alcuni paesi, come Francia e Germania, sono particolarmente ospitali nei confronti dei camperisti, e dunque piuttosto tolleranti anche per quanto riguarda la sosta notturna. Per la stessa ragione, i paesi suddetti dispongono di una vasta rete di aree di sosta gratuite o molto economiche, per cui il problema della sosta (e della relativa sicurezza notturna) è molto ridotto.Viceversa, in altri paesi, quali l’Inghilterra o l’Austria, bisogna spesso ricorrere ai camping a causa della scarsità di aree di sosta e della poca tolleranza nei confronti dei camperisti che fanno sosta libera.
Un discorso a parte meritano poi quelle zone in cui la sosta libera è assolutamente da evitare, a prescindere dalle norme legislative in vigore e dalle consuetudini locali.Mi riferisco soprattutto all’area della Costa Azzurra, e di tutto il sud della Francia in genere: MAI pernottare in autogrill, stazioni di servizio, luoghi isolati o grandi città quando si visitano queste regioni. Spendere qualche decina di euro per un camping o un’area attrezzata, in tali casi, si rivelerà sempre una scelta azzeccata.Non va molto meglio in Spagna, dove i furti nei camper lasciati incustoditi e l’aggressione da parte di malintenzionati nelle ore notturne sono fenomeni molto comuni.
Prima di visitare un paese europeo o extra-europeo è sempre bene informarsi su internet, facendo numerose ricerche su google e/o leggendo discussioni sui forum dedicati, anche nel caso in cui si decidesse di sostare esclusivamente nei camping. L’esperienza dei camperisti che hanno già “testato” i luoghi che abbiamo intenzione di visitare è senza ombra di dubbio la miglior fonte di informazioni.
Il buon senso, l’osservanza dei consigli che ho elencato in questo articolo, e la conoscenza della aree maggiormente a rischio ci eviterà quasi certamente spiacevoli sorprese.
ecco le aree di sosta gratuite https://www.turismoitinerante.com/site/aree-sosta-camper-italia/

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