AmacheFist aid hammock ospedale delle amache

Fist aid hammock ospedale delle amache

ospedale delle amache : la barella amaca …

Ecco un elenco schematico di cosa dovrebbe includere un kit pronto soccorso di base:

  1. Bende e garze: Bende adesive di varie dimensioni
    Garze sterili per fasciature
    Garze elastiche
  2. Disinfettanti e antisettici: Soluzione disinfettante (come acqua ossigenata o clorexidina)
    Alcool isopropilico o salviette disinfettanti
    Pomata antibiotica
  3. Strumenti medici: Forbici con punte arrotondate
    Pinzette
    Termometro
    Maschera per la rianimazione cardiopolmonare (CPR)
  4. Farmaci di base: Paracetamolo (contro il dolore e la febbre)
    Ibuprofene (contro il dolore, l’infiammazione e la febbre)
    Antistaminico (per le allergie)
    Anti-diarroici
    Lassativi
    Antiacidi
  5. Forniture aggiuntive: Guanti monouso
    Coperte di emergenza
    Cerotti occlusivi per ferite gravi
    Garza adesiva traspirante
    Soluzione salina per lavaggi oculari
  6. Strumenti di supporto: Torcia e pile di ricambio
    Coperta di emergenza
    Kit per punture di insetto o veleno di serpente (se necessario nella tua area)
    Informazioni di contatto e istruzioni per il pronto soccorso

Assicurati di tenere il kit pronto soccorso in un luogo facilmente accessibile e che tutti i membri della famiglia siano a conoscenza della sua posizione e del suo contenuto. Controlla regolarmente il kit e riforniscilo quando necessario.

Fratture, distorsioni ,lussazioni

Si tratta dell’interruzione di un osso nella sua continuità.

Tipi di fratture:

– Diretta: quando la frattura avviene nel punto in cui si ha il trauma.

– Indiretta: quando la frattura avviene lontano dal punto in cui si ha il

trauma.

– Semplice: quando il solo osso è interessato.

– Complicata: quando non solo l’osso è danneggiata, ma anche vasi nervi o altro.

– Completa: quando l’osso si rompe in tutto il suo spessore.

– Incompleta: quando l’osso non si rompe del tutto.

– Esposta: quando l’osso esce dalla sua sede danneggiando le parti molli.

I sintomi di una frattura sono il dolore vivo, la mancanza di funzionalità, l’alterazione della forma dell’arto e il gonfiore.

Segni di frattura certa sono:

mobilità abnorme di un arto che si pieghi ad esempio, fra il ginocchio e il piede
rumore di crepitio avvertito dal malato e dall’osservatore ai minimi movimenti, per sfregamento delle superfici di frattura fra loro
evidenza di struttura ossea sporgente da una ferita (frattura esposta)

Segni di frattura probabile sono:

deformità evidente, ad esempio di un arto
gonfiore locale, per il travaso di sangue dall’osso fratturato
colore bluastro della cute (ecchimosi) quando il sangue travasato si fa superficiale

Il primo soccorso delle fratture:

Evitare movimenti inutili dell’infortunato
Immobilizzare la parte lesa (fasciatura, steccatura ecc)
Mettere spessori fra la stecca e la pelle
Lasciare libere le dita degli arti

Ci sono poi le distorsioni e le lussazioni che sono due condizioni meno gravi rispetto alle fratture, più facilmente trattabili e più veloci nella guarigione.

Distorsioni: o dette slogature, si verificano quando i legamenti che tengono insieme le ossa in un’articolazione vengono allungati o strappati.

I sensi sono il dolore e gonfiore. Per prevenire fare una fasciatura stretta quanto basta, e fare degli impacchi d’acqua fredda, se questi non servissero a niente fare degli impacchi d’acqua bollente, stando attenti a non ustionare il ferito.

Lussazioni: si verificano quando le ossa di un’articolazione si spostano fuori dalla loro normale posizione anatomica e perdono il contatto tra loro.

I segni sono il dolore, l’impossibilità di muovere l’articolazione, un aspetto innaturale del segmento. Per provvedere bisogna cercare di tenere fermo l’arto e di non metterlo a posto, e cercare un medico.

Approfondimento su fratture, distorsioni e lussazioni: https://www.fisioterapia-maniscalco.it/patologie/distorsioni-fratture-e-lussazioni/

Shock o collasso

E’ una depressione fisica pericolosa che viene in conseguenza di quasi tutte le ferite.

Di solito il paziente viene meno e diventa pallido; talvolta perde completamente conoscenza. Non lasciate che questo succeda, ma fatelo immediatamente distendere, con la testa voltata da una parte, e mantenetelo caldo mettendogli attorno una coperta o un cappotto.

Svenimento

Se la persona svenuta è pallida (questo fa capire che è stato a causa della scarsità di sangue nel cervello), fatelo sedere e piegategli giù la testa fino a mettergliela fra le ginocchia.

Se invece al viso rosso e congestioni, tenetegli la testa alta, perché questo significa che gli è affluito troppo sangue al cervello.

Per assistere una persona priva di sensi bisogna, prima di tutto, ripulirli la bocca con un fazzoletto avvolto in un dito e toglierli il vomito, sangue o denti rotti che possono esserci dentro. Un altro modo è anche mettere la persona priva di sensi nella “posizione laterale”.

Come tastare il polso

Il sangue si muove nel corpo per l’azione del cuore, del quale in certi punti è facile sentire le pulsazioni. Un polso debole e veloce indica uno stato di shock; un polso irregolare può segnare un probabile attacco cardiaco. Il punto dove è più facile sentire le pulsazioni è il polso. Con indice e medio cercate la vena e contate i battiti in 30 secondi. Poi moltiplicateli per due e avrete i battiti per minuto.

Posizione laterale di sicurezza

Posizionare il paziente su un fianco e con la testa in estensione. Queste sono le due componenti essenziali della posizione laterale di sicurezza che deve essere raggiunta senza provocare torsioni del capo sull’asse longitudinale della colonna.

La metodica è estremamente semplice e chiunque può praticarla purché sappia che le manovre occorrenti sono solo i mezzi per raggiungere la finalità più sopra descritta e servono ad evitare il peggioramento delle condizioni dell’infortunato nell’attesa di essere trasportato in un luogo idoneo ad erogare il soccorso medico vero e proprio.

COSA FARE NELLA PRATICA

inginocchiarsi di fianco all’infortunato; 
Slacciare eventuali cravatta, cintura, colletto, corsetti, elastici ecc;
vuotare la bocca del suo contenuto mobile: protesi dentaria, residui di cibo, sangue, vomito ecc.;
preparare uno spessore di stoffa o di indumenti ripiegati ed infilati con delicatezza sotto il capo e disposti in maniera che eventuali sostanze defluenti dalla bocca colino direttamente sul pavimento o su altra stoffa asportabile con facilità; 
atteggiare il capo in iperestensione spingendo in avanti gli angoli della mandibola per far migliorare la pervietà delle vie aeree superiori ed evitare la caduta della testa in avanti; 
allungare ad angolo retto il braccio dell’infortunato che si trova dal lato del soccorritore;
flettere il ginocchio del lato opposto a quello del soccorritore;  
ripiegare l’altro braccio sul torace; 
afferrare contemporaneamente la spalla ed il bacino dal lato opposto a quello del soccorritore e ruotarli in avanti mentre, un altro soccorritore con movimento coordinato, sposta nello stesso senso il capo ed il cuscino insieme;
orientare secondo convenienza le braccia che, a manovra completata, vengono a trovarsi entrambe dalla parte del soccorritore: il braccio a contatto col pavimento può restare allungato sotto il corpo o piegato sotto la testa a mo’ di cuscino, quello superiore flesso al gomito presenta la mano a contatto del pavimento;
Quando un uomo perde molto sangue da una ferita, comprimete la ferita stessa, premete con forza col pollice, per fermare il sangue che scorre nell’arteria, e poi preparate un tampone, e legatelo stretto sopra la ferita.

Se l’emorragia fosse violenta, legate un fazzoletto attorno all’arto ferito, e stringetelo più che potete passando una bacchetta sotto la legatura e facendo girare. Bisogna però allentare questa legatura almeno ogni quarto d’ora, perché altrimenti potrebbe produrre una qualche grave lesione permanente.

Se invece la ferita è piccola, basterà applicare un po’ di tintura di iodio, e coprire con una garza ben pulita, e fate una fasciatura per tenerla ferma.

EMORRAGIE ESTERNE: si distinguono in arteriose e venose.

    Emorragie arteriose: il sangue schizza a zampilli violenti intermittenti (rosso vivo). É ovviamente urgente il ricovero. Utilizzare i punti di compressione a distanza, ossia comprimere l’arto non sul punto della ferita, ma lungo il decorso dell’arteria principale dal cuore alla ferita.

    CAROTIDE: Posizione semi-seduta, compressione della carotide in caso di emorragia al collo.
    SUCCLAVIA: Come punto per emorragia della spalla e arto superiore.
    ARTERIA ASCELLARE: Emorragia nella parte alta del braccio.
    ARTERIA OMERALE: Emorragia nella parte bassa del braccio, avambraccio, mano.
    ARTERIA FEMORALE: Emorragia dell’inguine o arto inferiore.

    Emorragie venose: il sangue cola con flusso lento e continuo (rosso scuro). Non c’è rischio di vita. Semplice tamponamento della ferita. 

    Compressione sul punto di fuoriuscita del sangue.
    Appllicazioni fredde
    Garantire calma e tranquillità all’infortunato (per non accelerare la FC).
    Non somministrare alcolici e portare in ospedale

C’è poi l’epitassi, che è l’emoraggia che riguarda il naso, quindi la perdita di sangue dalle vie nasali.

Può essere causata da un forte raffreddore o da un trauma.

Sedetevi con la testa chinata in avanti in modo che il sangue non scenda in gola e stringete le narici fra le dita per 15 minuti.

Respirate con la bocca e non soffiatevi il naso per qualche ora. Se l’emorragia non si ferma chiamate un medico.

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