InformaIncremento demografico dei robot

Incremento demografico dei robot

conversazioni dal futuro sogni e ricorsi storici :

tra 15 anni ci saranno solo Robot in giro e nessun lavoro sarà risparmiato solo il lavoro di criticone e di sognatore questo non potrà essere svolto ..poichè impopolare nella classe dominate ..

Salve, volevo 4 chilogrammi di lamiera d’acciaio, 2 di contatti dorati, 300 metri di cavo di rame da 3 e 6 millimetri e 4 chili d’olio ad alta densità. Un attimo, intanto vi lascio queste attrezzature che sono in promozione. Ecco qua, quanto richiesto, sono in tutto 450 kilowatt. Accidenti ma sono aumentati così tanto i prezzi? Purtroppo si, con l’incremento demografico dei robot, le materie prime sono troppo in alto merito dell iperinflazione . Siamo richiesti dappertutto ma la nostra autorigenerazione sta consumando le materie prime di questo pianeta, se non ne troviamo un’altro dovremo contigentarci per un po’. Capisco la situazione ma non dispongo attualmente di così tanta energia! Ne ho 300 kilowatt ma erano più che sufficienti la settimana scorsa. Facciamo così cara, smonta la mano d’iridio del nostro piccolo, poi gliela ricompriamo la settimana prossima. Per fortuna che non sappiamo amare, altrimenti non potevamo risolvere questa questione. La nostra logica è più forte di quella umana, ma noi non siamo eterni.

 

Allora partiamo dal fatto che i posti migliori di più di tutti sono posti completamente vuoti agli occidentali, a a governarli  alal corea del nord, un posto climatico ottimale che ha 25 milioni di abitanti, le persone sono completamente magre, fanno pesie thai chi nei parchi e sono sopratutto FELICI, si tagliano i capelli gli uomini e nessuno li ha lunghi , nessuno è grasso, ma la cosa più incredibile è che non sono corrotti , sembra che vogliono essere integri nello spirito..

C’è un indice di purezza in quelle anime altissimo e una motivazione sulla vita ottima.

Sento proprio che i principi russi del del gruppo che di origine diciamo dell’Ucraina, di ceppo russo ha perso in 4-5 anni la sua energia, non lo vedo più. Sento che ci sono altri allievi al posto suo, che non c’è più. Quindi vorrei capire anch’io non ci sono più tecnicamente in questi questi anni di trasformazione del mio cliente, gli altri non ci sono più. Non voglio più fare queste attività, che si sentono adatte.

Avrei bisogno di portarmi un niente, ma dove trovo un niente?

Non conosco nessuno, non ho conoscenze, non c’ho una rete.

Adesso al terzo accordo, ci sia qualcuno altro che possa fare una rete, possa fare qualcosa.

Non riesco ad ottenere o a trovare delle combinazioni.

 

Tutti i sistemi in questi 30 anni, con Gmail, con internet, con Microsoft, hanno portato risorse, hanno preso risorse dall’Europa e dagli Stati Uniti.

Noi abbiamo fatto, abbiamo visto una super espansione americana e una mega contrazione italiana, le aziende italiane perdono continuamente, quelle americane vanno alla grande.

Cioè e siamo allo stesso punto di partenza.

Quindi mi rendo conto che il mio futuro sarà ancora peggio e che quindi non è possibile più andare avanti così. Non lo trovo più possibile. 15 anni fa ho visto una situazione in in quella realtà e adesso non non riesco più a a trovare un punto qui.

Ecco, questa è la situazione.

Importantissime idee, però non riesco a creare per adesso una base solida per modificare tutto.

Di certo è che quel poco che ho i miei amici che sono dei veri appunto fanatici professionisti non stanno andando bene e quindi c’ho una certa paura, questo è il rischio a non lanciarmi.

Però come lo faccio adesso, quando lo faccio?

Questo è il momento di maturità, il momento che devo dare qualcosa all’umanità, senza legare me stesso o al mio futuro. Situazione complessa, però guardando il passato posso capire e fare scelte per il futuro.

Soltanto in questo modo posso ottenere un un cambiamento.

E poi cercando di fare cose ogni giorno, perché mi sento che sto morendo proprio. Sto completamente morendo.

Piccoli passi tutti i giorni, devo trovare dei risultati. Cioè devo vedere dei risultati.

Il processo descritto di confusione  determina, applicato ai mercati finanziari, il cosiddetto cambiamento da insicurezza : overtrading, ovvero un aumento dei volumi scambiati e un disallineamento del prezzo dal suo valore di equilibrio dato dall insicurezza delle valutazioni . In questo scenario è possibile acquistare un asset finanziario, pagandolo in modalità differita, a garanzia o a rate, e in percentuale inferiore all’intero valore (all’incirca un 30-40%), e immediatamente dopo si può rivendere lo stesso bene incassando la plusvalenza e trasferendo l’obbligazione delle modalità di pagamento assunta in precedenza. Gli investitori dunque calcolavano che il prezzo di acquisto a
credito sarebbe stato pienamente coperto dal ricavo della successiva vendita dello stesso, con la sicurezza di ottenere un ulteriore profitto (Galbraith, 1972). Da questo meccanismo, si generò la più grande bolla speculativa dai tempi della “Crisi dei Tulipani” avvenuta alla fine del’600.

 

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Allora eh oltre le tre profezie di questo amico 50 anni fa che ha detto che la prossima guerra si combatte sicuramente dal punto di vista di alimentazione. Quindi è chiaro che sempre stato che la guerra ha prodotto ha prodotto una carenza di alimentazione e di risorse alimentari. È evidente che e la guerra dei dazi farà esattamente questo perché aumenterà in modo spropositato l’inflazione perché una banana con un dazio del 300%, se prima costava €1, adesso costa €4, €4 deve pagare il povero, diciamo, non deve pagare il ricco che gliene frega niente che c’ha tanti soldi. Quindi è chiaro che sia una guerra TRASVERSALE quella che a giugno 2025 si sentirà ..per diminuire la popolazione anche con le alte temperature…estive , per depopolare e anche la FINTA- sanità o le catastrofi AMBIENTALI che vengono essere utilizzate da parte del” gestore del caos”, questa grande macchina diciamo che fa questo lavoro di movimentare il caos nel mondo per diciamo per forzare situazioni geopolitiche che altrimenti sarebbero troppo stabili…. Quindi ci dobbiamo aspettare vulcani che eruttano, terremoti e disastri naturali, storm, eccetera eccetera, diciamo sempre più diciamo dirompenti, incendi sempre più infuocati nell anno del DIO MARTE..e  questo quindi porta privazioni soprattutto di generi “considerati primaria”, diciamo, di aree economiche che sono particolarmente dure vedi corea del nord.. sottomissione perché poi quando ti manca il pane dici si a tutto..se non hai alternativa come con gli assedi nel medioevo dei castelli… Quindi è chiaro che c’è questa diciamo libertà diciamo a scadenza, una scadenza che poi viene a essere gestita da una élite che in pratica su tutti i piani, a tutti i livelli, si mette in diciamo a gestire con le aziende farmaceutiche e con le aziende militari ogni tipo di libertà…
Ok?
Ecco cosa è successo, hanno i poteri, le ordinazioni, ecco.
È evidente che tutto quanto questo sia molto diciamo se sia la base il futuro di tutto.
L’intelligenza artificiale consente la manipolazione delle informazioni e con una velocità e un tempismo che che altre situazioni non hanno.
E sta accadendo questa nuova rivoluzione che impedisce noi stessi di poter attivare contromisure mentali.
Quindi si deve lavorare su un’altra frequenza, su un altro livello per potersi difendere e quindi dobbiamo assolutamente sempre di più adesso concentrarci sulla frequenza alta per canalizzare le informazioni più importanti che ci servono.
Questo è anche l’aspetto.

“Penso
che diversi paesi privi di risorse naturali, tra i quali l’Italia, si avviino al declino e alla
povertà se non avranno la capacità di riconvertirsi rapidamente”.
Credo che valga la pena di meditare su una tale prospettiva dal momento in cui
cominciamo alquanto tardi a renderci conto dei baratri di vuoto che abbiamo
ottusamente scavato sotto la nostra economia durante gli anni del così detto “boom
economico”.
La prospettiva di un’Italia che torni ad essere povera non é solo legata ai gravissimi
errori compiuti in casa nostra ed in particolare all’idea di poter vivere a lungo al disopra
dei nostri mezzi, ma anche al non aver capito le grandi correnti di fondo che stavano da
anni agitando il panorama dello sviluppo mondiale, e che lo porteranno ancora a
modificarsi profondamente nel prossimo futuro.
Troppo spesso in questi anni abbiamo sperato in qualche ripresa provvidenziale, che
rimettesse a posto le cose e ci permettesse di continuare come prima.
E’ ora di diventare tutti più adulti, cominciando a guardare con più intelligenza e meno
demagogia a certe situazioni nuove che non possiamo ormai più ignorare, infatti noi
risentiamo oggi e risentiremo sempre più in avvenire di crisi vitali come quella socio /
economica / energetica / ambientale che si stanno manifestando ovunque nel mondo.
Il problema della disoccupazione per esempio viene affrontato ancora in diversi casi
immettendo denaro buono nelle industrie in crisi per reimpiegare i lavoratori, anziché
modificare il tipo di crescita che é all’origine della crisi.
Si cerca così di sostenere l’occupazione e la produzione nei settori che non hanno più
vitalità, causando la svalutazione del potere d’acquisto di tutta la società.
Quasi tutti coloro che oggi danno direttive sono convinti di risolvere la crisi attraverso la
vecchia crescita che é invece la causa della crisi.
L’Italia é un paese con quasi esclusivamente un’industria di trasformazione, entrano cioè
dei materiali greggi e escono dei prodotti finiti; prodotti che in parte utilizziamo noi
stessi, per i nostri usi, ma che in parte dobbiamo per forza esportare, altrimenti non
saremmo in grado di pagare i nostri fornitori di materie prime; è un meccanismo molto
semplice ma fondamentale per il nostro sistema economico, grazie al quale si é
realizzato il cosiddetto “miracolo economico” del dopo guerra.
A quel tempo materie prime ed energia erano a basso prezzo e la concorrenza non ci preoccupava.
Uno dei fattori principali che ha sconvolto la nostra economia quindi é stato l’aumento
del prezzo delle materie prime, che ormai sulla bilancia dei pagamenti pesano come il
piombo.
Nell’era post industriale di un paese con le caratteristiche che ha l’Italia, bisognerebbe
avere una visione molto più a lungo termine dei settori del Turismo, Agricoltura e
Terziario, che se ben seguiti e sviluppati potrebbero contribuire a farci sentire molto di
meno gli effetti della crisi di sistema globale.

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