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ALTERNATIVO 5 capitolo L’obiettivo non è vincere le guerre ma fare in modo che le guerre non finiscano mai ..Non deve esserci alcuna via di fuga dal sistema finanziario – sanitario -sociomilitare

Questa foto vedi i 4 frati che caminano dopo il borbandamento..la forza della bolla energetica..

Secondo l intelligenza artificale non ci sarà più lavoro autonomo digitale : perchè le connsessioni saranno tutte sottoposte ad uan rapida revisione …crioibernazione della liberta : lavoro digitale non potrà mai essere retribuito .

Adesso due parole sul quadro politico in relazione al mercato crypto.

Gli ETF su Bitcoin ormai sono stati approvati, dunque il “danno” è fatto e i burocrati dell’amministrazione USA hanno le armi spuntate, se non la scrittura di letterine pietose alla Sec, che però lasciano i tempo che trovano.

Invece possono fare molto sulle future decisioni, a partire dall’ETF su Ether.

Continuo a pensare che non ci sia margine per un’approvazione nel corso del 2024 e ad avvalorare questa tesi c’è lo scontro riacceso tra la Sec e Clownbase (Coinbase, nda), per la presunta attività di trading di titoli non autorizzati.

E per titoli non autorizzati si intendono proprio altcoins.

Questo è uno dei motivi per cui non ho un outlook di lungo termine favorevole sul comparto altcoins, che però restano un proxy utile a un po’ di “sana speculazione” di medio breve termine.

Ma torniamo a Bitcoin, unica criptovaluta che valga la pena mantenere in portafoglio in prospettiva di lunghissimo periodo, e analizziamo l’aspra opposizione dei politici nei confronti di Bitcoin.

Gensler (Chairman della Sec) non lo odia davvero a causa della protezione degli investitori.

I politici che vi si oppongono fermamente in realtà non pensano davvero che Bitcoin abbia un uso per traffici illeciti significativo.

Quelle appena descritte sono tutte motivazioni strumentali.

E allora perché ciclicamente membri oscuri del Congresso USA e del parlamento europeo sbucano ciclicamente dal nulla — con Bitcoin nei loro pensieri tra tutti i problemi che ci afflifgono — ripetendo a pappagallo queste noiose obiezioni?

È chiaro che vengono indotti silenziosamente da altri a farlo, incluse le banche centrali che comprendono la vera minaccia: in un sistema che dipende da una spesa pubblica irresponsabile per finanziare deficit e guerre (come ha detto Assange, l’obiettivo non è vincere le guerre ma fare in modo che le guerre non finiscano mai) con la stampa di denaro e di titoli di stato per coprire tale irresponsabilità, non si può permettere che i segnali d’allarme funzionino.

Non devono esserci puri segnali di prezzo.

E soprattutto, un campanello d’allarme non deve fungere anche da zattera di salvataggio facilmente accessibile a tutti, soprattutto al grande pubblico, sotto forma di ETF.

Non deve esserci alcuna via di fuga dal sistema finanziario. Aggiungerei – Non deve esserci alcuna via di fuga dal sistema  MILITARE-  Non deve esserci alcuna via di fuga dal sistema sanitario

Questa è una motivazione non dichiarata ma fondamentale per comprendere la resistenza di lunga data a Bitcoin e in particolare agli ETF.

È anche il motivo per cui il collegio di tre giudici di una corte d’appello federale americana che nel 2023 ha sostanzialmente costretto la SEC ad approvare i Bitcoin ETF, potrebbe alla fine rivelarsi come il gruppo di persone meno celebrate ma più importanti nella storia dei mercati finanziari statunitensi e globali.

Dopo la sentenza di quella corte, si potevano quasi sentire gli strepitii di politici, burocrati e di alcune figure influenti del settore privato (su tutti il CEO di JP Morgan che non perde occasione per spalare fango su Bitcoin) stracciarsi le vesti maledicendo “quei dannati giudici che non si rendono conto di quello che hanno fatto?”

Le quinte colonne e i “gate keepers” del sistema finanziario hanno capito che le zattere di salvataggio non possono essere consentite.

Ecco Christine Lagarde che improvvisamente parla di Bitcoin e della necessità di una cooperazione globale sulla regolamentazione.

Il punto è proprio questo: se c’è una via di fuga, verrà utilizzata.

Ed è esattamente ciò che sta avvenendo con Bitcoin e con l’oro.

Ed è proprio per questo motivo che il gold standard è stato abolito.

Come scrisse Greenspan in un saggio degli anni ’60: “in assenza del gold standard, non c’è modo di proteggere i risparmi dalla confisca attraverso l’inflazione. Non esiste una riserva di valore sicura. Se esistesse, il governo dovrebbe rendere illegale la sua detenzione, come è stato fatto in passato nel caso dell’oro”.

La politica finanziaria attuale dunque è concepita in modo che non ci siano concrete possibilità di proteggersi dalla svalutazione.

 Una volta arrivato all’estero dovrai pianificare la tua vita e pensare anche
come potrai mantenerti a livello economico.
Infatti oltre al costo iniziale si dovrà poi pensare a come sostenere le spese
mensili.
La risposta più facile è quella di lavorare nel mondo del digitale perchè
permette di poter lavorare in qualsiasi città o villaggio. Ti basterà infatti
soltanto una connessione internet ed un computer.
E’ anche vero che in caso di crisi economiche anche il lavoro digitale potrà
risentirne.
Quindi è fondamentale aver seguito tutti i passi di questa guida per poter
essere pronti a livello economico a sostenere le spese, così come poter usare
il baratto per poter procurarsi alimenti di prima necessità.
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Infatti anche trasferendosi all’estero sarà importante costruire la propria
scorta di cibo e strumenti utili per sopravvivere.
Nel corso liberi finanziariamente spieghiamo vari metodi per poter generare
denaro che si possono applicare sia in Italia che all’Estero.
Chiaramente potrai sapere meglio quali attività puoi svolgere all’estero una
volta che sarai arrivato sul posto. Però è fondamentale che tu abbia le idee
chiare su quanti mesi potrai vivere senza dover lavorare.
Le opportunità lavorative per una persona appena trasferitasi all’estero
dipendono da diversi fattori, tra cui la sua formazione, esperienza
professionale, competenze linguistiche e leggi sull’immigrazione del paese
ospitante.
Tuttavia, di seguito sono elencati alcuni lavori comuni che una persona
potrebbe considerare all’inizio del suo soggiorno all’estero:

  1. Lavori nel settore dei servizi:
    Questi possono includere lavori come camerieri, baristi, commessi, addetti
    alle pulizie, receptionist, etc. Spesso non richiedono conoscenze linguistiche
    particolari e possono essere un buon punto di partenza per inserirsi nel
    mercato del lavoro locale.
  2. Lavori nel settore della ristorazione:
    Cuochi, assistenti cuochi, pizzaioli e altri lavori correlati nel settore della
    ristorazione potrebbero essere accessibili anche senza una conoscenza
    approfondita della lingua locale, soprattutto in cucine internazionali o in
    ambienti che accolgono molti stranieri.
  3. Lavori nel settore del turismo:
    Guide turistiche, assistenti di volo, operatori turistici e altri ruoli nel settore
    del turismo potrebbero essere disponibili, specialmente in destinazioni
    popolari per i visitatori stranieri.
  4. Lavori di insegnamento di lingue straniere:
    Se si ha una padronanza della propria lingua madre o di una seconda lingua,
    è possibile insegnare la propria lingua a studenti locali o adulti interessati a
    imparare una nuova lingua.
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  5. Lavori temporanei o a contratto:
    Posizioni temporanee o a contratto in settori come la logistica, l’assistenza
    clienti, la vendita al dettaglio, la produzione leggera, etc., possono essere una
    buona opzione per iniziare a lavorare rapidamente.
  6. Lavori online o freelance:
    Se si dispone di competenze digitali, si potrebbero trovare opportunità di
    lavoro online o come freelance in settori come la scrittura, la grafica, la
    programmazione, il marketing digitale, la traduzione, etc.
    Questo tipo di lavoro può essere svolto da qualsiasi parte del mondo con
    accesso a Internet. Se non hai competenze di lavoro online o se hai delle
    competenze ma non sai come sfruttarle ti consigliamo di visitare il sito web
    https://club6.it/ che contiene una mirade di informazioni su come lavorare
    online e nel digitale.
    Su Club6 troverai anche una serie di percorsi che possono essere seguiti sia
    da principianti sia da esperti che ti aiuteranno a lavorare nel digitale in poco
    tempo ed in modo efficace. https://corsi.club6.it/collections/percorsi
  7. Lavori nel settore agricolo o della costruzione:
    In alcune regioni, potrebbero esserci opportunità di lavoro nel settore
    agricolo o della costruzione, specialmente per posizioni stagionali che
    richiedono manodopera.
    È importante investigare sulle opportunità di lavoro disponibili nel paese di
    destinazione e adattare la ricerca in base alle proprie competenze e interessi.
    Inoltre, è consigliabile verificare i requisiti legali per lavorare all’estero e
    assicurarsi di ottenere tutti i permessi necessari.
    Per esempio un’attività turistica che funziona molto bene è l’affitto di
    appartamenti tramite AirBnb e booking.com. Il cosiddetto business degli
    affitti brevi è infatti un’attività incredibile che si può iniziare anche senza
    immobili di proprietà e può portare grandissimi risultati. Troverai maggiori
    informazioni a questo link https://corsi.club6.it/courses/video-corso-airbnb
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    PIANIFICAZIONE A LUNGO
    TERMINE
    L’obiettivo di questa guida è quello di avere un PIANO B da attuare in caso di
    emergenza che ti permetta di avere anche una pianificazione a lungo
    termine.
    E’ inutile avere scorte di cibo per 3 mesi se finiti quei 3 mesi non hai più i
    mezzi per sopravvivere.
    Per questo motivo consigliamo di leggere attentamente tutta la guida ed
    iniziare a pianificare un PIANO B che ti permetta di superare un’eventuale
    crisi ma che sia anche un progetto a lungo termine.
    Per esempio creare delle fonti di denaro alternativo ti possono aiutare a
    superare i momenti iniziali di crisi ma possono rivelarsi anche utili nella fase
    successiva.
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    Lo sviluppo di strategie di sopravvivenza a lungo termine è fondamentale
    per garantire la sicurezza e il benessere durante periodi di crisi prolungati.
    Ecco una guida su come pianificare strategie di sopravvivenza a lungo
    termine:
  8. Analisi delle Minacce e dei Rischi:
    Prima di tutto, è importante condurre un’analisi approfondita delle minacce e
    dei rischi potenziali che potrebbero influenzare la tua comunità durante un
    periodo di crisi prolungato. Questo potrebbe includere minacce come disastri
    naturali, crisi economiche, conflitti armati, pandemie o altre emergenze.
  9. Identificazione delle Risorse e delle Capacità:
    Valuta le risorse e le capacità disponibili all’interno della tua comunità, inclusi
    beni materiali, competenze pratiche, conoscenze specialistiche e reti di
    supporto. Identifica le risorse che potrebbero essere utilizzate per la
    sopravvivenza a lungo termine e valuta come potrebbero essere sfruttate in
    modo efficace.
  10. Sviluppo di Piani di Azione:
    Basandoti sull’analisi delle minacce e delle risorse disponibili, sviluppa piani
    di azione dettagliati per affrontare le sfide e garantire la sopravvivenza a
    lungo termine. Questi piani dovrebbero includere strategie specifiche per la
    gestione delle risorse, la sicurezza personale, la produzione di cibo e acqua,
    la gestione delle emergenze mediche, la comunicazione e altro ancora.
  11. Diversificazione delle Risorse:
    Diversifica le risorse e le strategie di sopravvivenza per ridurre al minimo il
    rischio e aumentare la resilienza della comunità. Ad esempio, investi in fonti
    di energia alternative, sviluppa sistemi di approvvigionamento di cibo
    resilienti e promuovi la diversificazione economica per ridurre la dipendenza
    da un’unica fonte di sostentamento.
  12. Collaborazione e Rete di Supporto:
    Collabora con altre comunità e organizzazioni per condividere risorse,
    competenze e conoscenze e per creare una rete di supporto più ampia e
    resiliente. Lavora insieme per affrontare le sfide comuni e sviluppare
    strategie collettive per la sopravvivenza a lungo termine.
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  13. Monitoraggio e Aggiornamento Continuo:
    Monitora costantemente l’evoluzione delle minacce e dei rischi e aggiorna
    regolarmente i piani di sopravvivenza in base alle nuove informazioni e alle
    nuove circostanze. Assicurati che i piani siano flessibili e adattabili alle
    mutevoli condizioni ambientali, sociali ed economiche.
  14. Formazione e Capacitazione:
    Fornisci formazione e capacitazione ai membri della comunità su temi legati
    alla sopravvivenza a lungo termine, come la gestione delle risorse, le
    tecniche di produzione alimentare, le procedure di emergenza e altro ancora.
    Investi nella costruzione delle capacità individuali e collettive per garantire
    che tutti siano preparati ad affrontare le sfide future.
  15. Mantenere lo Spirito di Comunità:
    Infine, mantieni uno spirito di comunità forte e solidale, in cui tutti si
    sostengono reciprocamente e lavorano insieme per il bene comune. Promuovi
    la solidarietà, la collaborazione e la fiducia tra i membri della comunità e
    assicurati che nessuno venga lasciato indietro durante periodi di crisi
    prolungata.
    Seguendo questi passaggi e sviluppando strategie di sopravvivenza a lungo
    termine, la tua comunità sarà meglio preparata ad affrontare le sfide future
    e a prosperare anche in tempi difficili.
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    PARTI DAL FUTURO PER COSTRUIRE IL TUO
    PRESENTE
    Cerca di pensare a quale FUTURO vuoi aspirare e costruisci un progetto che
    ti permetta di ottenerlo.
    Ipotizziamo che tu voglia:
    ● Essere indipendente dal governo e dal sistema
    ● Avere le risorse di sostentamento per superare eventuali crisi e guerre
    ● Avere un’entrata economica costante
    ● Vivere in un posto sicuro
    Questi 4 punti possono sembrare difficili da realizzare se visti nella loro
    interezza e possono fare paura.
    Bisogna invece affrontare questi 4 punti suddividendoli in:
  16. Tecnica SMART
  17. Ricotruzione dopo la crisi
    LA TECNICA SMART
    La tecnica SMART è un metodo ampiamente utilizzato per impostare obiettivi
    in modo chiaro, misurabile e motivante. Questo approccio fornisce una
    struttura chiara per definire gli obiettivi in modo da renderli più efficaci e più
    facilmente raggiungibili.
    L’acronimo SMART rappresenta cinque elementi chiave che contribuiscono a
    stabilire obiettivi più focalizzati e significativi. In questa guida, esploreremo
    la tecnica SMART e come può essere applicata nella tua vita personale e
    professionale per massimizzare il tuo successo e la tua realizzazione.
    Gli obiettivi SMART sono un acronimo che rappresenta una guida per
    impostare obiettivi chiari e ben definiti. Questa metodologia aiuta a rendere
    gli obiettivi più specifici, misurabili, attuabili, rilevanti e temporizzati, il che li
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    rende più gestibili e più probabili da raggiungere. Ecco cosa rappresenta
    ciascuna lettera dell’acronimo SMART:
    S – Specifico (Specific):
    Un obiettivo specifico è chiaro e ben definito. Risponde alle domande chi, che
    cosa, quando, dove e perché. Invece di avere un obiettivo generico come
    “migliorare il mio lavoro”, un obiettivo specifico potrebbe essere “aumentare
    la mia produzione mensile del 15% entro la fine dell’anno”.
    M – Misurabile (Measurable):
    Un obiettivo misurabile è quantificabile in modo che tu possa determinare
    quando l’hai raggiunto. Ciò significa che dovresti essere in grado di misurare
    il progresso e stabilire criteri chiari per il successo. Ad esempio, se il tuo
    obiettivo è dimagrire, specifica quanto peso desideri perdere o quanti
    centimetri vuoi eliminare dalla tua vita.
    A – Attuabile (Achievable):
    Un obiettivo attuabile è realistico e raggiungibile considerando le tue risorse
    attuali, come tempo, abilità e disponibilità. Non dovresti fissare obiettivi così
    ambiziosi da risultare irraggiungibili o così semplici da non sfidarti.
    L’obiettivo deve essere stimolante ma realistico.
    R – Rilevante (Relevant):
    Un obiettivo rilevante è allineato con i tuoi valori, interessi e obiettivi
    generali. Assicurati che l’obiettivo abbia un significato personale ed è
    importante per te. Se l’obiettivo non è rilevante per la tua vita o la tua
    carriera, potresti avere difficoltà a mantenerlo.
    T – Temporizzato (Time-Bound)
    Un obiettivo temporizzato ha una scadenza o una data di completamento
    definita. Stabilendo una scadenza, crei una pressione positiva che ti motiva a
    lavorare costantemente per raggiungere l’obiettivo. Ad esempio, potresti
    fissare una scadenza per completare un progetto entro un certo numero di
    mesi.
    Quando si impostano obiettivi utilizzando il metodo SMART, si aumenta la
    probabilità di successo poiché gli obiettivi sono chiari, misurabili e allineati
    con i tuoi desideri e risorse. Puoi anche monitorare il tuo progresso in modo
    più efficace e apportare eventuali correzioni di rotta se necessario.
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    Ecco un esempio di un obiettivo SMART:
    Obiettivo: Aumentare le vendite annuali del mio negozio online di
    abbigliamento del 20% entro il 31 dicembre dell’anno corrente.
    ● Specifico: L’obiettivo è specifico perché indica chiaramente cosa si
    vuole raggiungere, ovvero un aumento del 20% delle vendite annuali.
    ● Misurabile: L’obiettivo è misurabile in quanto è possibile calcolare
    esattamente il 20% di crescita rispetto alle vendite annuali attuali.
    ● Attuabile: L’obiettivo è realistico e fattibile perché è basato su dati
    storici e considera le risorse disponibili, come il budget per la
    pubblicità e la capacità di gestione delle vendite.
    ● Rilevante: L’obiettivo è rilevante perché è in linea con l’obiettivo
    generale di crescita del negozio e dell’attività commerciale.
    ● Temporizzato: L’obiettivo è temporalizzato poiché specifica una
    scadenza chiara, ovvero entro il 31 dicembre dell’anno corrente.
    Questo obiettivo SMART fornisce una guida chiara su cosa si vuole
    raggiungere e in quale periodo. Aiuta anche a mantenere la focalizzazione e
    a misurare il progresso in modo oggettivo.
    La tecnica SMART può essere applicata in una vasta gamma di contesti, sia
    nella vita personale che in quella professionale.
    Ecco alcuni esempi di contesti in cui la tecnica SMART può essere utilizzata
    con successo:
    Obiettivi di Carriera
    Puoi utilizzare la tecnica SMART per stabilire obiettivi legati alla tua carriera,
    come ottenere una promozione, acquisire nuove competenze o aumentare il
    tuo reddito entro un certo periodo di tempo.
    Fitness e Salute
    Gli obiettivi legati al fitness, come perdere peso, aumentare la resistenza o
    migliorare la forza, possono essere definiti utilizzando la tecnica SMART.
    Specifica quanto peso vuoi perdere o quanto vuoi migliorare la tua
    resistenza, e stabilisci una scadenza per raggiungere tali obiettivi.
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    Progetti Professionali
    Quando stai gestendo un progetto, puoi utilizzare la tecnica SMART per
    definire obiettivi chiari e misurabili per il progetto. Ad esempio, puoi
    impostare obiettivi per completare determinate fasi del progetto entro
    scadenze specifiche.
    Educazione e Apprendimento
    Se stai cercando di imparare una nuova lingua, acquisire una competenza o
    conseguire un titolo accademico, puoi utilizzare la tecnica SMART per
    stabilire obiettivi di apprendimento chiari e specifici.
    Finanze Personali
    Gli obiettivi finanziari, come risparmiare per un viaggio, ridurre il debito o
    creare un fondo di emergenza, possono essere impostati in modo SMART.
    Specifica l’importo esatto che desideri risparmiare o il tempo entro cui vuoi
    eliminare il debito.
    Sviluppo Personale
    La crescita personale è un altro contesto in cui la tecnica SMART può essere
    applicata. Puoi definire obiettivi per migliorare l’autostima, sviluppare abilità
    sociali o raggiungere un certo livello di consapevolezza.
    Progetti Artistici o Creativi
    Se stai lavorando su un progetto artistico, come scrivere un libro o realizzare
    una serie di dipinti, puoi utilizzare la tecnica SMART per stabilire obiettivi di
    completamento del progetto e per raggiungere determinati traguardi.
    Gestione del Tempo
    Anche la gestione del tempo può essere migliorata utilizzando obiettivi
    SMART per migliorare l’efficienza, ridurre le distrazioni e aumentare la
    produttività.
    Relazioni Interpersonali
    Gli obiettivi legati alle relazioni personali, come migliorare la comunicazione
    con un partner o costruire rapporti più solidi con gli amici, possono essere
    resi SMART definendo chiaramente cosa si desidera raggiungere e in quale
    periodo.
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    In generale, la tecnica SMART è una potente strumento di pianificazione e
    gestione che può essere applicato in quasi ogni ambito della tua vita per
    stabilire obiettivi chiari, misurabili, realistici e motivanti.
    Importante: scegli sempre obiettivi realizzabili entro un periodo di tempo
    abbastanza breve.
    Se l’obiettivo richiede mesi o anni per essere raggiunto è fondamentale
    suddividerlo in mini obiettivi in modo da poter avere una migliore gestione
    del tempo, essere focalizzati e riuscire a controllare in modo tangibile quali
    task hai completato che ti permetteranno di raggiungere l’obiettivo più
    grande nel tempo.
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    LA RICOSTRUZIONE DOPO LA CRISI
    Progettare piani di ricostruzione e ripresa post-crisi è essenziale per aiutare
    le comunità a recuperare e a ricostruire dopo un periodo di crisi. Ecco una
    guida su come progettare tali piani:
  18. Valutuazione dei danni e delle esigenze:
    Prima di tutto, è fondamentale condurre una valutazione dettagliata dei
    danni causati dalla crisi e delle esigenze emergenti della comunità. Questo
    include la valutazione dei danni alle infrastrutture, alle abitazioni, alle risorse
    naturali, nonché l’impatto sociale ed economico sulla popolazione.
  19. Coinvolgimento della comunità:
    Coinvolgi attivamente i membri della comunità nel processo decisionale e
    nella progettazione dei piani di ricostruzione e ripresa. Organizza incontri
    pubblici, gruppi di lavoro e consultazioni per raccogliere opinioni, feedback e
    idee dalla comunità sulle priorità di ricostruzione e sui bisogni più urgenti.
  20. Definizione degli obiettivi e delle priorità:
    Definisci chiaramente gli obiettivi e le priorità della ricostruzione e della
    ripresa post-crisi in base alle esigenze identificate durante la valutazione.
    Questi obiettivi dovrebbero essere specifici, misurabili, realistici e orientati al
    tempo, e dovrebbero riflettere le aspirazioni e i valori della comunità.
  21. Sviluppo di piani d’azione dettagliati:
    Sviluppa piani d’azione dettagliati per affrontare le esigenze di ricostruzione
    e ripresa identificate. Questi piani dovrebbero includere attività specifiche,
    responsabilità assegnate, tempistiche, risorse necessarie e indicatori di
    progresso per monitorare e valutare il successo del processo di ricostruzione.
  22. Coordinamento e collaborazione:
    Coordinare gli sforzi di ricostruzione e ripresa con le autorità locali, le
    organizzazioni non governative, le agenzie di aiuto internazionali e altre parti
    interessate. Collabora con queste entità per massimizzare l’efficacia delle
    risorse e delle competenze disponibili e per garantire una risposta integrata
    e coerente alle esigenze della comunità.
  23. Inclusione e equità:
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    Assicurati che i piani di ricostruzione e ripresa siano inclusivi ed equi, e
    tengano conto delle esigenze e dei diritti di tutti i membri della comunità,
    compresi i gruppi vulnerabili e svantaggiati. Promuovi la partecipazione e
    l’empowerment di tutti i membri della comunità nel processo di ricostruzione
    e ripresa.
  24. Sostenibilità e resilienza:
    Integra principi di sostenibilità e resilienza nei piani di ricostruzione e ripresa,
    per garantire che la comunità sia in grado di affrontare future sfide e
    minacce. Questo potrebbe includere la progettazione di infrastrutture
    resilienti, la promozione di pratiche di gestione sostenibile delle risorse, e
    l’adozione di politiche di adattamento ai cambiamenti climatici.
  25. Monitoraggio e valutazione:
    Monitora e valuta costantemente l’implementazione dei piani di ricostruzione
    e ripresa per valutare il progresso, identificare eventuali sfide o ostacoli e
    apportare eventuali correzioni di rotta necessarie. Coinvolgi la comunità nel
    processo di monitoraggio e valutazione per garantire la trasparenza e
    l’accountability.
  26. Comunicazione e divulgazione:
    Comunica in modo trasparente e efficace con la comunità e le altre parti
    interessate riguardo ai piani di ricostruzione e ripresa, fornendo informazioni
    tempestive, accurate e accessibili su obiettivi, progressi e sfide. Coinvolgi
    attivamente la comunità nel processo decisionale e mantieni un dialogo
    aperto e inclusivo.
  27. Adattamento e apprendimento continuo:
    Sii flessibile e adattabile nel tuo approccio alla ricostruzione e alla ripresa, e
    impara dagli errori e dagli successi passati. Rivedi e aggiorna regolarmente i
    piani di ricostruzione in base all’evoluzione delle circostanze e alle nuove
    informazioni disponibili, e assicurati che la tua risposta sia sempre allineata
    alle esigenze e agli interessi della comunità.
    Seguendo questi passaggi e impegnandoti a progettare piani di
    ricostruzione e ripresa post-crisi inclusivi, sostenibili e orientati al benessere
    della comunità, puoi contribuire a garantire una ricostruzione efficace e a
    lungo termine che promuove il recupero e il rinascimento della tua comunità.
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    Preparazione mentale
    Benvenuti al capitolo sulla preparazione mentale e psicologica, un elemento
    fondamentale nel vostro percorso verso la resilienza e la sopravvivenza
    durante periodi di crisi. In momenti di emergenza, la nostra forza mentale
    diventa un pilastro su cui fare affidamento.
    Prepararsi psicologicamente non significa solo essere pronti a fronteggiare le
    sfide esterne, ma anche a gestire le emozioni, a mantenere un
    atteggiamento positivo e a trovare la forza interiore necessaria per superare
    le avversità.
    Questo capitolo esplorerà le strategie per gestire lo stress e l’ansia, per
    mantenere un atteggiamento proattivo di fronte alle sfide, e per affrontare le
    paure che possono emergere durante periodi di crisi.
    Imparerete tecniche di respirazione e di rilassamento per calmare la mente,
    e scoprirete come coltivare una mentalità resiliente che vi permetterà di
    adattarvi ai cambiamenti e di trovare soluzioni creative ai problemi.
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    Ma la preparazione mentale va oltre la gestione delle emozioni individuali.
    Esploreremo anche l’importanza della comunicazione e della solidarietà
    all’interno delle comunità, e come il sostegno reciproco possa diventare un
    baluardo contro l’isolamento e la disperazione.
    Prepararsi mentalmente significa anche costruire relazioni solide e fidarsi
    degli altri, lavorando insieme per affrontare le sfide che ci attendono.
    Intraprendere questo viaggio verso la preparazione mentale e psicologica
    richiede impegno e determinazione, ma i frutti di questo lavoro saranno una
    maggiore resilienza, una più forte coesione comunitaria e una migliore
    capacità di affrontare qualsiasi ostacolo possa presentarsi sul nostro
    cammino. Siate pronti a esplorare le profondità della vostra mente e a
    scoprire la forza che risiede dentro di voi.
    Mantenere un atteggiamento positivo e
    Proattivo
    Durante periodi di crisi, mantenere un atteggiamento positivo e proattivo
    può fare la differenza nel mantenere la resilienza mentale e affrontare le
    sfide con determinazione. Ecco alcuni suggerimenti per coltivare un
    atteggiamento positivo e proattivo durante una crisi:
  28. Focalizzati sulle Opportunità:
    Anche nelle situazioni più difficili, ci sono spesso opportunità nascoste o
    spazi per la crescita personale e professionale. Mantieni uno sguardo attento
    per individuare queste opportunità e concentrati su come puoi trarne
    vantaggio per migliorare la tua situazione.
  29. Pratica della Gratitudine:
    Anche in momenti di crisi, ci sono sempre cose per cui essere grati. Dedica
    del tempo ogni giorno alla pratica della gratitudine, riflettendo su ciò che hai
    di positivo nella tua vita e apprezzando le piccole gioie e le benedizioni
    quotidiane.
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  30. Visualizzazione degli Obiettivi:
    Immagina il tuo futuro ideale e visualizza gli obiettivi che desideri
    raggiungere. Mantieni queste immagini chiare nella tua mente e utilizzale
    come fonte di ispirazione e motivazione per mantenere la tua
    determinazione e il tuo impegno.
  31. Affrontare i Problemi con Ottimismo:
    Anche di fronte a sfide apparentemente insormontabili, cerca di affrontarle
    con ottimismo e fiducia nelle tue capacità. Sii creativo nel trovare soluzioni e
    affronta i problemi con una mentalità aperta e flessibile.
  32. Cura di Sé e del Benessere Mentale:
    Prenditi cura del tuo benessere mentale e fisico, facendo attenzione alle tue
    esigenze emotive, fisiche e spirituali. Mantenere un equilibrio sano tra lavoro
    e riposo, fare attività che ti piacciono e dedicare del tempo per te stesso
    sono tutti modi per coltivare un atteggiamento positivo e proattivo.
    Ricorda che la tua prospettiva e il tuo atteggiamento possono influenzare
    notevolmente la tua esperienza durante una crisi. Mantenere un
    atteggiamento positivo e proattivo non solo ti aiuterà a superare le difficoltà
    con maggiore facilità, ma ti permetterà anche di crescere e prosperare
    nonostante le sfide che incontri lungo il cammino.
    Gestire lo stress e l’ansia
    Durante periodi di crisi mondiale o di instabilità, è normale sperimentare
    livelli elevati di stress e ansia. La capacità di gestire efficacemente queste
    emozioni è essenziale per mantenere la chiarezza mentale, prendere
    decisioni razionali e mantenere la salute mentale durante tempi difficili. Ecco
    alcuni suggerimenti per gestire lo stress e l’ansia durante una crisi:
  33. Pratica della Consapevolezza:
    La consapevolezza, o mindfulness, può essere un potente strumento per
    gestire lo stress e l’ansia. Dedica del tempo ogni giorno alla pratica della
    consapevolezza attraverso la meditazione, la respirazione consapevole o
    altre attività che ti aiutano a centrare la tua attenzione nel momento
    presente.
  34. Mantenimento di una Routine:
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    In situazioni di crisi, la routine può fornire un senso di stabilità e controllo.
    Cerca di mantenere una routine quotidiana, anche se modificata rispetto alla
    norma, includendo attività che ti aiutano a rilassarti e a ricaricare le energie,
    come l’esercizio fisico, la lettura o il tempo trascorso con persone care.
  35. Limitazione dell’Esposizione ai Media:
    Le notizie e le informazioni negative diffuse dai media possono aumentare lo
    stress e l’ansia. Limita il tempo trascorso a guardare o leggere notizie,
    soprattutto se queste ti causano angoscia. Cerca fonti di informazione
    affidabili e bilanciate e mantieni una prospettiva realistica sugli eventi.
  36. Pratica della Respirazione Profonda:
    La respirazione profonda può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, rilassando il
    corpo e calmando la mente. Dedica alcuni minuti ogni giorno alla pratica
    della respirazione profonda, inspirando lentamente attraverso il naso,
    trattenendo il respiro per qualche istante e poi espirando lentamente
    attraverso la bocca.
  37. Raggiungimento di un Equilibrio tra Lavoro e Riposo:
    Durante una crisi, potresti sentirti tentato a lavorare senza sosta per
    affrontare le sfide che si presentano. Tuttavia, è importante trovare un
    equilibrio sano tra lavoro e riposo, assicurandoti di dedicare del tempo anche
    al relax e al recupero. Il riposo adeguato è essenziale per mantenere la tua
    salute mentale e fisica.
    Ricorda che è normale sentirsi stressati e ansiosi durante una crisi, ma ci
    sono modi efficaci per affrontare queste emozioni e mantenere la tua
    resilienza mentale. Sii gentile con te stesso, cerca supporto quando ne hai
    bisogno e ricorda che questa situazione è temporanea. Con il tempo e con le
    giuste strategie, sarai in grado di affrontare questa sfida con forza e
    determinazione.

Tecnica di respirazione
Ecco un esempio concreto di tecnica di respirazione profonda che puoi
utilizzare per calmare l’ansia durante una crisi mondiale:

  1. Trova un luogo tranquillo:
    Cerca un luogo tranquillo e privo di distrazioni dove puoi sederti
    comodamente.
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  2. Assumi una posizione comoda:
    Siediti in una posizione comoda, con la schiena dritta e i piedi appoggiati a
    terra. Puoi anche sdraiarti su un letto o su un tappetino se preferisci.
  3. Respirazione diaframmatica:
    Metti una mano sul tuo petto e l’altra sul tuo stomaco. Inspirando lentamente
    attraverso il naso, senti il tuo stomaco espandersi mentre il tuo diaframma si
    allarga. Prova a inspirare profondamente, riempiendo i polmoni di aria
    mentre conti fino a 4.
  4. Trattenimento del respiro:
    Trattiene il respiro per un breve momento, mantenendo l’aria nei polmoni per
    contare fino a 2.
  5. Espirazione controllata:
    Espira lentamente attraverso la bocca, sentendo il tuo stomaco contrarsi
    mentre il tuo diaframma si solleva. Prova a espirare completamente,
    spingendo fuori tutta l’aria mentre conti fino a 6.
  6. Ripeti il ciclo:
    Continua questo ciclo di respirazione profonda per almeno 5-10 minuti o
    finché non ti senti più calmo e rilassato.
  7. Focalizza la tua mente:
    Durante la pratica della respirazione profonda, cerca di concentrare la tua
    mente sul tuo respiro. Osserva la sensazione dell’aria che entra e esce dalle
    tue narici, e lascia che i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni si dissolvano
    mentre ti concentri sul momento presente.
    Questa tecnica di respirazione profonda può aiutarti a ridurre l’ansia e lo
    stress durante una crisi mondiale, permettendoti di ritrovare calma e
    tranquillità anche in momenti di difficoltà. Pratica questa tecnica
    regolarmente per ottenere i massimi benefici e per integrarla nella tua
    routine di gestione dello stress.
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    GUIDE PRATICHE:
    In questa sezione ci sono le guide pratiche che ti aiuteranno ad affrontare in
    modo efficace tutte le situazioni che ti troverai davanti.
    Come accendere un fuoco
    Ecco una guida generale su come accendere un fuoco in modo sicuro e
    efficace:
  8. Scegli il sito giusto:
    Assicurati di fare il fuoco in un’area aperta e sicura, lontano da alberi, arbusti
    e materiali facilmente infiammabili. Se possibile, utilizza un camino o una
    zona designata per il fuoco.
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  9. Prepara il terreno:
    Rimuovi eventuali detriti o materiale vegetale infiammabile dal sito del
    fuoco. Assicurati che il terreno sia asciutto e non soggetto a incendi
    sotterranei.
  10. Raccogli il materiale di accensione:
    Raccogli materiali infiammabili come rametti secchi, corteccia, foglie secche
    o carta straccia. Assicurati di avere una buona quantità di materiale di
    accensione a disposizione.
  11. Prepara il materiale da combustione:
    Raccogli legna da ardere di diverse dimensioni, dalla più piccola alla più
    grande. Cerca legno secco e ben stagionato, poiché brucia meglio e produce
    meno fumo.
  12. Costruisci il tuo fuoco:
    Esistono diversi metodi per costruire un fuoco, ma uno dei più comuni è il
    metodo a teepee:
  • Posiziona i rametti secchi o altri materiali infiammabili al centro del
    sito del fuoco, formando una piccola piramide o teepee.
  • Sovrapponi leggermente rametti sempre più grandi intorno al
    materiale di accensione, creando gradualmente una struttura a forma
    di teepee.
  • Accendi il materiale di accensione al centro del teepee, usando un
    accendino o i fiammiferi.
  • Aggiungi lentamente legna più grande mentre il fuoco prende,
    assicurandoti di non soffocarlo con troppa legna.
  1. Mantieni il controllo del fuoco:
    Assicurati di monitorare costantemente il fuoco e di mantenere a portata di
    mano acqua o sabbia per spegnerlo in caso di necessità. Estingui
    completamente il fuoco quando hai finito di usarlo.
    Ci sono diversi modi per accendere il fuoco senza accendini e fiammiferi,
    utilizzando tecniche più tradizionali e primitive. Ecco alcuni metodi:
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  2. Arco e trapano:
    Questo metodo prevede l’utilizzo di un arco e un trapano per generare attrito
    e creare una scintilla. Si deve utilizzare un bastone lungo e robusto come
    trapano e un pezzo piatto di legno come base. Con l’aiuto dell’arco, ruota il
    trapano rapidamente avanti e indietro sulla base finché non si genera
    abbastanza calore da creare una scintilla che accenda il materiale di
    accensione.
  3. Scintilla e percussione:
    Utilizzando una pietra dura e un pezzo di metallo duro (come acciaio), puoi
    generare scintille colpendo il metallo contro la pietra. Le scintille possono
    quindi essere dirette verso materiale infiammabile, come paglia secca o
    fieno, per accendere il fuoco.
  4. Lente di ingrandimento:
    Se hai una lente di ingrandimento, come una lente di vetro o una lente
    d’ingrandimento di occhiali, puoi concentrare la luce solare su un punto
    focalizzato per generare abbastanza calore da accendere materiale di
    accensione come carta o muschio secco.
  5. Pietra focaia:
    Questo metodo coinvolge l’utilizzo di una pietra focaia, che è una pietra ad
    alta concentrazione di minerali ferrosi, e un pezzo di acciarino in acciaio.
    Colpendo l’acciarino contro la pietra focaia, si generano scintille che possono
    essere dirette verso materiale infiammabile per accendere il fuoco.
  6. Spago:
    Utilizza un ramo molto secco e perfettamente asciutto e appoggialo su un
    tronchetto in modo che sia sollevato da terra. Metti sotto di esso l’esca. Tieni
    fermo il bastone con un piede e tira molto velocemente lo spago su e giù,
    fino a quando l’esca non prende fuoco.
    Ma se piove, cosa bisogna fare in caso di pioggia?
    I rami secchi ancora attaccati alla parte bassa del tronco degli alberi sono
    quasi sempre asciutti perché riparati dai rami più alti. Cerca legna asciutta in
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    tutti quei posti che offrono riparo dalla pioggia: sottovento, dietro grosse
    pietre, sotto grossi tronchi abbattuti o in mezzo alle cataste.
    Quando la pioggia è recente, i tronchetti un po’ più grandi sono bagnati solo
    in superficie e all’interno sono ancora asciutti.
    Questi sono solo alcuni esempi di tecniche per fare il fuoco senza accendini e
    fiammiferi. Ricorda che queste tecniche richiedono pratica e pazienza per
    essere padroneggiate, quindi potrebbe essere utile esercitarsi in condizioni
    non di emergenza prima di dover fare un fuoco in una situazione critica.
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    come segnalare la tua presenza :
  7. esiste un tipo di laser appositamente progettato per farlo realizzato da Greatland Laser che proietta un raggio piatto/lineare per migliorare la capacità di segnalazione: si sposta il “puntatore” orizzontalmente nella direzione dei soccorritori, con il raggio allineato verticalmente a ottenere un flash importante senza dover puntare con attenzione un singolo punto.
  8. Come filtrare l’acqua in modo naturale
    Ecco uno schema dettagliato su come fare la filtrazione naturale dell’acqua
    utilizzando materiali facilmente reperibili:
    Materiali necessari:
  9. Contenitore grande (ad esempio, un secchio o una bottiglia PET tagliata)
  10. Piccola pietra o ghiaia
  11. Sabbia grossa
  12. Sabbia fine
  13. Carbone attivo (può essere ottenuto bruciando legna e tritando i resti)
  14. Tessuto o garza
  15. Acqua da filtrare
    Procedura:
  16. Preparazione del contenitore:
    Pulisci accuratamente il contenitore che utilizzerai per la filtrazione
    dell’acqua. Assicurati che non ci siano residui o sostanze nocive all’interno del
    contenitore.
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  17. Strato di ghiaia o pietra:
    Aggiungi uno strato di ghiaia o pietra al fondo del contenitore. Questo strato
    servirà da base per la filtrazione e aiuterà a separare le particelle più grosse
    dall’acqua.
  18. Strato di sabbia grossa:
    Aggiungi uno strato di sabbia grossa sopra lo strato di ghiaia. La sabbia
    grossa aiuterà a filtrare le particelle più grosse e a stabilizzare il letto del
    filtro.
  19. Strato di sabbia fine:
    Aggiungi uno strato di sabbia fine sopra lo strato di sabbia grossa. La sabbia
    fine aiuterà a filtrare le particelle più piccole e a rimuovere le impurità
    dall’acqua.
  20. Strato di carbone attivo:
    Aggiungi uno strato di carbone attivo sopra lo strato di sabbia fine. Il
    carbone attivo è un agente di filtrazione efficace che può rimuovere sostanze
    chimiche e contaminanti dall’acqua.
  21. Strato di tessuto o garza:
    Posiziona un pezzo di tessuto o garza sopra lo strato di carbone attivo.
    Questo strato funzionerà da filtro aggiuntivo per rimuovere le particelle più
    piccole e per migliorare la chiarezza dell’acqua.
  22. Filtraggio dell’acqua:
    Versa l’acqua da filtrare lentamente attraverso il letto del filtro. L’acqua
    passerà attraverso i diversi strati di materiali filtranti e verrà purificata dalle
    impurità e dai contaminanti presenti.
  23. Raccolta dell’acqua filtrata:
    Raccogli l’acqua filtrata nel contenitore pulito posizionato sotto il filtro.
    Assicurati che il contenitore di raccolta sia pulito e sicuro per l’uso.
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  24. Controllo della qualità dell’acqua:
    Prima di bere o utilizzare l’acqua filtrata, verifica la sua qualità visivamente
    e, se disponibile, utilizza test di qualità dell’acqua per assicurarti che sia
    sicura da consumare.
    Utilizzando questa tecnica di filtrazione naturale, è possibile rimuovere
    efficacemente le impurità e i contaminanti dall’acqua, rendendola sicura da
    bere e utilizzare durante una crisi. Assicurati di seguire attentamente i
    passsaggi e di utilizzare materiali puliti e sicuri per la costruzione del filtro.
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    Come Trovare l’Acqua in Situazioni Estreme
    L’uomo è composto da circa il 60% di acqua, e normalmente ne deve
    assumere dai 2 ai 3 litri giornalieri. C’è da tenere conto che la richiesta di
    acqua aumenta, in presenza di clima caldo o umido e di fatica, anche fino ai
    5-8 litri al giorno.In caso di sopravvivenza è essenziale riuscire a bere almeno
    un 1 litro di acqua al giorno, razionandola e bevendola a piccoli sorsi,
    bagnandosi prima le labbra per sfruttare al massimo ogni goccia.
    L’acqua è sinonimo di vita se si può resistere senza mangiare anche fino a 40
    giorni, senza acqua si può durare solamente un paio di giorni in condizioni di
    riposo.
    Innanzitutto vediamo quali sono le cose da non bere anche se ci si trova in
    situazioni di sopravvivenza estreme:
    ● Bevande alcoliche: In clima freddi, bere alcol, all’inizio può dare un
    senso di calore ma successivamente si ha un raffreddamento corporeo
    più intenso di quello che si aveva prima di bere. In clima caldi, invece,
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    disidrata il corpo. Bere alcol inoltre diminuisce anche le capacità
    mentali e motorie.
    ● Urine: Contengono gli scarti del nostro organismo è seriamente
    sconsigliato bere la propria urina o quella degli animali. Tuttavia, in
    situazioni estreme, se non si trova nessuna fonte d’acqua, si può bere.
    Considerarla comunque come ultima risorsa.
    ● Sangue: può causare diarrea, infezioni, problemi gastro-intestinali o
    altri problemi al metabolismo.
    ● Acqua del mare: contiene troppo sale, in caso di mancanza d’acqua si
    può resistere più a lungo restando senza bere che bevendo acqua di
    mare poiché l’acqua salata disidrata e provoca danni ai reni.
    ● Benzina o composti chimici come diluenti, detergenti ecc.
    ● Acqua stagnante di stagni e pozze.
    ● Ghiaccio o neve: faremmo consumare inutilmente del calore prezioso
    al nostro corpo, meglio scioglierla in un pentolino o in assenza di fuoco
    metterla in un recipiente scuro.
    ● Liquido biancastro, linfa lattiginosa di alcune piante: dal colore
    particolarmente brillante e amaro, potrebbe essere velenoso.
    ● Acqua sporca con schiuma e bolle e dall’odore nauseabondo (per
    esempio acqua dove all’interno ci sono animali morti o prodotti
    chimici).
    ● Acqua di colore strano o dove la vegetazione circostante è morta o
    mancante.
    L’acqua può trasmettere ogni sorta di virus e microbi. Sintomi derivanti
    dall’ingerimento di acqua contaminata sono: dissenteria, diarrea sanguinosa
    grave e prolungata, febbre, debolezza, virus e malattie (tifo, colera, ecc.) o
    presenza di parassiti nel corpo.
    I METODI PER TROVARE L’ACQUA
    Con acqua limitata cominciare a bere dopo 12 o 24 ore per sfruttare al
    massimo l’acqua presente nel nostro organismo.
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    LA PIOGGIA
    Si può raccogliere l’acqua piovana in recipienti puliti (più ne avete più acqua
    potrete raccogliere). Potete utilizzare come recipiente qualsiasi cosa che sia
    in grado di trattenere l’acqua (cortecce o grosse foglie, noci di cocco,
    sacchetti di plastica, indumenti impermeabili e così via…). Se l’acqua raccolta
    è sporca è necessario bollirla o purificarla prima di berla.
    Per raccogliere l’acqua piovana potete:
    ● Legare una maglietta o un pezzo di stoffa ad un albero, in modo che
    l’estremità del panno pendi verso un qualsiasi tipo di contenitore.
    ● Legare un panno assorbente appena al di sopra delle scarpe per
    raccogliere l’acqua piovana nell’erba.
    ● Costruire una tettoia con del bambù, posizionando una canaletta
    orizzontale per raccogliere l’acqua in un pentolino.
    ● Fare una buca e distendere sopra ad essa un grosso telo impermeabile
    creando un bacino per raccogliere l’acqua della pioggia.
    ● Tamponare con un panno una superficie bagnata e poi strizzare il
    contenuto in un pentolino.
    ● Con un indumento, si può raccogliere la rugiada presente su piante e
    pietre.
    GLI INDICATORI D’ACQUA
    Per trovare fiumi, laghi e corsi d’acqua bisogna seguire i punti dove la
    vegetazione è più verdeggiante o ad esempio seguire gli animali (uccelli,
    mammiferi, api, formiche, un sentiero battuto recentemente dagli animali o
    presenza di escrementi vicino a una crepa).
    Se si è circondati da una catena montuosa l’acqua solitamente si raccoglie
    nella base meno inclinata poichè lo scorrimento è meno veloce.
    Le grotte vengono create dall’acqua, ispezionandole fino in fondo si possono
    trovare rivoli d’acqua.
    Gole e crepacci stretti possono dare vita a piccole sorgenti.
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    Evitare di scavare in terreni porosi e friabili poichè l’acqua in quei casi si
    accumula troppo in profondità.
    SCAVARE PER TROVARE L’ACQUA
    Scavando in determinati luoghi (letti di fiumi secchi, laghi in secca, valli,
    terreni umidi, aree verdeggianti…) si potrebbe riuscire a far accumulare
    dell’acqua all’interno di buche oppure riuscire a far concentrare piccoli rivoli
    d’acqua; in questi casi occorre comunque bollire o purificare l’acqua.
    Ci sono alcune piante che amano l’acqua come salici, sambuchi, canneti,
    ninfee. Si può tentare uno scavo nelle loro vicinanze per trovare dell’acqua.
    Nelle zone erbose più verdi e brillanti dove gli steli sono alti e carnosi, si può
    tentare uno scavo sicuramente il terreno è umido e c’è la possibilità di
    trovare acqua. L’acqua dolce spesso si può trovare dietro le dune di sabbia
    lungo il mare.
    RACCOGLIERE L’ACQUA IN UNA PALUDE
    Lasciare riposare il fango per mezza giornata e poi bollirlo per 10 minuti
    o in alternativa filtrare con la tecnica del filtraggio (spiegata più avanti
    nell’articolo).
    L’ACQUA NELLA FLORA
    Si può ottenere acqua da molti vegetali, frutti, legumi, e piante. Ad esempio
    cocco, anguria contengono moltissima acqua, ma anche i frutti delle piante
    commestibili contengono una buona percentuale di acqua (limone, mango,
    avocado, ananas, kiwi, arance, e così via…).
    Alcune piante immagazzinano sia internamente, sia esternamente l’acqua (la
    cima di un cactus può essere pulita e spremuta).Le canne di bambù verdi se
    piegate possono fornire acqua.
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    OTTENERE L’ACQUA ATTRAVERSO CONDENSA
    E’ possibile utilizzare un panno o un sacchetto per bere l’acqua condensata
    su superfici come vetro, metallo, foglie di piante.
    ● SACCO TRASPIRANTE: Mettete un sacco di plastica intorno a un ramo
    di albero verde, sigillate e appendete un sasso o un legno alla base per
    far defluire l’acqua, ottenuta tramite condensa, verso il basso. Montate
    il sacco traspirante la mattina e raccogliete l’acqua a fine giornata.
    Utilizzate ogni giorno un arbusto diverso.
    LA DISTILLAZIONE
    Con questo sistema in 24 ore si possono ottenere dai 0,5 litri ai 2 litri d’acqua.
    Facendo più buche anche di più.
    Scavare una buca profonda e larga circa 1 metro, porre al fondo un
    recipiente con un tubicino che esce fuori dallo scavo (la cannuccia servirà
    per evitare di smontare tutta l’attrezzatura ogni volta che si vuole consumare
    l’acqua, tuttavia se non si possiede un tubicino se ne può fare anche a meno).
    Riempire il fondo della buca con vegetazione ricca di contenuto acquoso
    (foglie umide…). Coprire con un telo (ca. 2X2 m) in nylon o plastica
    bloccandolo ai lati con terriccio e pietre in modo da non far passare aria.
    Infine, si fa assumere al telo una forma concava ponendo al centro un sasso.
    Il depuratore funziona sia di giorno che di notte e produce acqua distillata
    poichè la temperatura all’interno della buca si alza e il vapore prodotto dalla
    vegetazione si attacca al telo che è più freddo e la condensa scivola nel
    recipiente sottoforma di goccioline.
    L’acqua distillata non ha sapore. Travasarla da un recipiente all’altro o
    mescolare velocemente per arricchirla di ossigeno e renderla più gustosa.
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    ACQUA DEL MARE
    Mai bere acqua di mare direttamente, il sale che contiene, a lungo andare,
    può anche portarci alla morte; è tuttavia possibile farla bollire e raccogliere il
    vapore generato dall’ebollizione con i propri vestiti per poi strizzarli o con un
    telo impermeabile o un sacchetto di plastica; esistono comunque sostanze
    atte a desalinizzare l’acqua marina.
    Un’altro metodo per depurare l’acqua salata consiste nel riempire una buca
    di acqua di mare e gettarci dentro delle pietre roventi, il vapore prodotto
    dovrà essere raccolto con un indumento o un panno, e poi strizzato in un
    recipiente per essere bevuto.
    COME POTABILIZZARE L’ACQUA
  25. Bollire: metodo classico, portare a ebollizione in un pentolino per 10
    minuti.
  26. Utilizzare sostanze come iodio o cloro: la tintura di iodio al 2% si
    ottiene con 5 gocce in un litro di acqua chiara oppure 10 gocce in
    acqua scura. Attendere almeno 30 minuti prima di bere; con le pillole o
    tavolette potabilizzanti da sciogliere 1 pastiglia per acqua chiara
    oppure 2 per acqua scura).
  27. Filtraggio: far filtrare l’acqua attraverso vari strati prima di
    potabilizzarla per pulirla da sporcizia e altre impurità.
    ○ Dentro un contenitore forato al fondo si creano diversi strati
    (partendo dal basso) di ghiaia o sassi levigati, carbone vegetale
    polverizzato ricavato dalla combustione di legno, sabbia o
    terriccio molto fino e infine di nuovo ghiaia.
    ○ Se non si possiede un contenitore si possono usare tre teli legati
    a un treppiede di 1 metro fatto con 3 legni. Sui teli mettere in
    quest’ordine (dall’alto) ghiaia, carbone e sabbia, oppure sempre
    in quest’ordine erba, sabbia, carbone.
    ○ Dopodichè bollire per 10 minuti.
    ○ In mancanza di recipienti si può utilizzare un calzino. Riempirlo
    di carbone vegetale, terriccio e sabbia fine.
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    ○ Dopo la filtratura si può aggiungere una goccia di urina e
    mescolare il composto. Una volta filtrata l’acqua dalle impurità,
    bollirla per renderla potabile.
    CONSIGLI UTILI
    Dove bevono gli animali, l’acqua è sicuramente innocua anche se non c’è la
    sicurezza che sia potabile.
    Masticando un filo d’erba o succhiando un sassolino umido si può alleviare
    il senso di sete per un po’ di tempo.
    Se non avete almeno un litro di acqua al giorno in un clima caldo non
    mangiate, questo serve per risparmiare le riserve d’acqua del corpo.
    In mare aperto la disidratazione del corpo avviene più velocemente (le cause
    sono: vento, salsedine e raggi solari che riflettono sul mare).
    Oltre alla fatica, al clima arido, umido, torrido o ventoso anche lo stress e la
    paura contribuiscono a fare sudare molto e quindi a disidratare il corpo.
    Per limitare il consumo di acqua nelle zone torride e umide marciare nelle ore
    meno calde (alba, tramonto, notte) e a ritmo regolare.
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    Come Generare energia elettrica
    Durante situazioni di emergenza o crisi prolungate, l’accesso all’energia può
    diventare limitato o interrotto. La disponibilità di fonti di energia affidabili è
    fondamentale per garantire il funzionamento di dispositivi essenziali, come
    comunicazioni, illuminazione, riscaldamento e sistemi di purificazione
    dell’acqua. In questo capitolo, esploreremo alcuni metodi alternativi di
    generazione e conservazione dell’energia che possono essere utilizzati per
    affrontare tali situazioni.
  28. Energia Solare:
    L’energia solare è una fonte rinnovabile di energia che può essere catturata
    utilizzando pannelli solari fotovoltaici. Durante un’emergenza, i pannelli solari
    possono essere utilizzati per generare elettricità per caricare batterie,
    alimentare dispositivi elettronici essenziali e fornire illuminazione. È
    importante disporre di un sistema di accumulo dell’energia, come batterie
    solari, per conservare l’energia prodotta per l’uso durante la notte o in
    condizioni di scarsa luminosità solare.
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  29. Generatori Portatili:
    I generatori portatili alimentati a benzina, diesel, gas naturale o propano
    possono essere utilizzati come fonte di energia di emergenza per alimentare
    dispositivi elettronici, elettrodomestici e altri dispositivi durante interruzioni
    di corrente prolungate. Assicurarsi di conservare combustibile sufficiente per
    il funzionamento del generatore e prendere le precauzioni necessarie per la
    sicurezza durante l’uso.
  30. Energia Eolica:
    Se disponibile, un piccolo aerogeneratore può essere utilizzato per generare
    energia utilizzando il vento. Anche se meno comune rispetto all’energia
    solare, l’energia eolica può essere una fonte di energia alternativa in aree
    con venti consistenti. È importante avere un sistema di accumulo
    dell’energia, come batterie, per conservare l’energia prodotta per l’uso
    quando il vento non soffia.
  31. Batterie Ricaricabili:
    Le batterie ricaricabili possono essere utilizzate per conservare energia
    prodotta da fonti rinnovabili, come pannelli solari o aerogeneratori, per l’uso
    quando è necessario. Assicurarsi di avere un’ampia gamma di batterie di
    diversi tipi e dimensioni per soddisfare le diverse esigenze di energia.
  32. Conservazione dell’Energia:
    Durante un’emergenza, è importante adottare misure per ridurre il consumo
    di energia e ottimizzare l’efficienza energetica. Ciò può includere l’uso di luci
    a LED a basso consumo energetico, l’isolamento termico delle abitazioni per
    ridurre la perdita di calore, e l’adozione di pratiche di conservazione
    dell’energia nei trasporti e negli spostamenti.
    Prendere in considerazione l’implementazione di una combinazione di queste
    soluzioni può aiutare a garantire un approvvigionamento affidabile di
    energia durante situazioni di emergenza e migliorare la resilienza alle
    interruzioni di corrente prolungate. È importante pianificare in anticipo e
    preparare adeguatamente gli strumenti e le risorse necessarie per affrontare
    tali situazioni.
    Per generare energia solare in modo efficace, è importante avere una
    comprensione di base dei principi fondamentali dell’energia solare e dei
    componenti necessari per creare un sistema solare funzionante. Ecco cosa
    devi sapere e quali strumenti potrebbero essere necessari:
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  33. Panelli Solari Fotovoltaici:
    I pannelli solari fotovoltaici sono il cuore di un sistema di generazione di
    energia solare. Questi pannelli trasformano la luce solare in energia elettrica
    utilizzando celle solari che contengono materiali semiconduttori come il
    silicio. È importante selezionare pannelli solari di alta qualità e capacità
    adeguata per soddisfare le esigenze energetiche previste.
  34. Regolatore di Carica:
    Un regolatore di carica, o controller di carica, è un dispositivo che regola la
    quantità di energia che viene inviata alle batterie solari per evitare
    sovraccarichi eccessivi e danneggiamenti. Questo componente è essenziale
    per la gestione dell’energia prodotta dai pannelli solari e per la sua corretta
    immagazzinamento nelle batterie.
  35. Batterie Solari:
    Le batterie solari sono utilizzate per immagazzinare l’energia prodotta dai
    pannelli solari per un utilizzo futuro quando non c’è luce solare disponibile,
    come durante la notte o in condizioni di maltempo. È importante selezionare
    batterie adatte alle esigenze energetiche del sistema e garantire una
    corretta manutenzione per prolungare la loro durata utile.
  36. Inverter:
    Un inverter è un dispositivo che converte l’energia elettrica prodotta dai
    pannelli solari (che è in corrente continua, DC) in energia elettrica utilizzabile
    (che è in corrente alternata, AC). Questo è necessario perché la maggior
    parte degli apparecchi elettrici domestici e commerciali funziona con
    corrente alternata.
  37. Struttura di Montaggio:
    È importante avere una struttura di montaggio robusta e sicura per installare
    i pannelli solari in posizione ottimale per catturare la luce solare. Le strutture
    di montaggio possono variare a seconda del tipo di tetto o terreno su cui
    vengono installati i pannelli solari.
  38. Cavi e Connettori:
    Sono necessari cavi e connettori per collegare i vari componenti del sistema
    solare, tra cui pannelli solari, regolatore di carica, batterie e inverter.
    Assicurarsi di utilizzare cavi di alta qualità e resistenza per garantire una
    connessione sicura e affidabile.
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  39. Strumenti e Attrezzature:
    Potrebbe essere necessario disporre di strumenti e attrezzature comuni come
    trapani, viti, chiavi elettriche, pinze elettriche e attrezzature di sicurezza per
    l’installazione e la manutenzione del sistema solare.
    È importante anche pianificare attentamente la posizione e l’orientamento
    dei pannelli solari per massimizzare l’efficienza e la produzione di energia.
    Prima di installare un sistema solare, è consigliabile consultare un
    professionista qualificato per valutare le esigenze energetiche, il sito di
    installazione e progettare un sistema solare su misura per le tue esigenze
    specifiche.
    Esistono in commercio delle POWER STATION PORTATILI che ti permettono
    di immagazzinare energia elettrica e portala con te in qualsiasi parte del
    mondo.
    Queste powerstation possono essere ricaricate con energia solare oppure
    tramite l’energia elettrica di casa.
    Sono strumenti professionali che permettono di dare energia elettrica a
    diversi apparecchi contemporaneamente.
    Tra le marche più affidabili c’è l’italiana Bluetti ed è possibile avere maggiori
    informazioni a questo link https://it.bluettipower.eu?aff=19
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