Costellazioni6 ottobre "il terapeutico dondolarsi in amaca"

6 ottobre “il terapeutico dondolarsi in amaca”

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Oggi parleremo ” Il segnale divino arriverà! Perché ne dubitate? Non vi siete ancora veramente risvegliati? Molti di voi, capisco, che non trovino la fiducia nella partecipazione del Divino al proprio fianco e non capiscono che molti giochi sono consentiti solo nel rispetto del nostro libero arbitrio e, pertanto, non possono essere così palesi ma che, comunque, i nostri fratelli ascesi non potranno abbandonarci, poiché riflessi della nostra crescita spirituale e fonte di continua ispirazione, enormemente cresciuta in questi ultimi tre anni. Eppure dubitate del segnale Divino che avvierà un reset che in molti neanche immaginate. Non sarà fra buoni e cattivi, fra alto e basso ne fra destra e sinistra ma sarà una terza via. Sarà fra dentro e fuori e fra fuori e dentro noi. Non saranno bestemmie, timori e fuochi d’artificio ma passione, purezza e dolcezza, con un pizzico, neanche tanto piccolo, di pura intelligenza. Se c’è stato anche solo, un piccolo segnale divino perché dubitate di uno più grande? AscoltiAmo. Buon giorno❤️

Il segnale divino arriverà! Perché ne dubitate? Non vi siete ancora veramente risvegliati? Molti di voi, capisco, che non trovino la fiducia nella partecipazione del Divino al proprio fianco e non capiscono che molti giochi sono consentiti solo nel rispetto del nostro libero arbitrio e, pertanto, non possono essere così palesi ma che, comunque, i nostri fratelli ascesi non potranno abbandonarci, poiché riflessi della nostra crescita spirituale e fonte di continua ispirazione, enormemente cresciuta in questi ultimi tre anni. Eppure dubitate del segnale Divino che avvierà un reset che in molti neanche immaginate. Non sarà fra buoni e cattivi, fra alto e basso ne fra destra e sinistra ma sarà una terza via. Sarà fra dentro e fuori e fra fuori e dentro noi. Non saranno bestemmie, timori e fuochi d’artificio ma passione, purezza e dolcezza, con un pizzico, neanche tanto piccolo, di pura intelligenza. Se c’è stato anche solo, un piccolo segnale divino perché dubitate di uno più grande? AscoltiAmo. Buon giorno❤️

Da come si presenta una persona si hanno un sacco di informazioni, bisogna saperle cogliere. Il problema sarà quello di ascoltare molto .Da come una persona si rivolge potete già cominciare a comprendere quelli che sono i suoi meccanismi fondamentali, qual è la sua distorsione, quali sono i punti oscuri della sua coscienza, e lo sentite dalla trazione che esercita , da come toglie il respiro, da come succhia la vita, dal tipo di problematiche che presenta e dal come le presenta. Non è assolutamente da sottovalutare questo aspetto, perché innanzitutto è direttamente terapeutico;  il semplice fatto di esporre, di tirar fuori,  sono dinamiche comuni, sono una serie di archetipi, e attorno a quelli  ci si ruota con infinite qualità. Quindi la possibilità di parlarne significa di fatto il creare dei canali che consentono l’affioramento di determinate energie che ordinariamente proliferano in quanto occulte, in quanto non viste, non sentite chiaramente, spesso anche non manifestate. Al di là di quello che si pensa, tanta gente non parla nemmeno, per cui gran parte del tempo nella terapia scoprirete che andrà dedicata a questo, al fatto che la gente viene e parla, bla bla bla…:”Come riesco a parlare con te non riesco a parlare con nessuno di queste cose”  voi chiaramente somatizzerete un attimo, ma già questo ha di per sé un valore terapeutico, senza contare il fatto che attraverso questo approccio avete la possibilità di crescere, nonostante per ora con fatica. Nel paziente sarà molto più evidente, perché crea in loro fondamentalmente disagio. Queste cose le provate anche con i vostri migliori amici, ma una persona che viene lì appositamente e vi paga, si sente nel suo pieno diritto di massacrarvi, e va anche bene ,ci sarà un atteggiamento abbastanza serio da parte del paziente, che si prende sul serio e prende sul serio la terapia e quello che state facendo, quindi sente il diritto di esporre molto seriamente le sue cose. A tutto questo dovrete assistere in modo impassibile e con distacco, ma con attenzione perché se volete cominciare ad individuare per poter poi aiutare la persona ad evidenziare quelli che possono essere i suoi meccanismi distorti, dovete non solo usare la parola, ma dovete avere anche la capacità di interpretare l’aspetto somatico gestuale, posturale, espressivo, fisico, ciò da’ la possibilità di vedere più o meno concretamente i vari aspetti sui vari piani. Non trascurate assolutamente quello che è l’aspetto fisico, perché la forma testimonia quella che è la qualità . Un corpo fisico racconta esattamente quello che c’è dentro, la spinta che ha, quello che l’ha portato in incarnazione, cos’è che ha risolto o deve ancora risolvere, quindi nell’atteggiamento fisico di una persona potete ricavarne tante informazioni. Poi anche l’aspetto verbale senza dubbio conta .  Su questo si può dire che l’esperienza che abbiamo fatto l’anno scorso credo che sia stata abbastanza significativa, se non altro a farvi vedere in pratica cosa significa esporsi, esporre, e vedere cosa questo provoca negli altri, come viene visto dagli altri, se gli altri sono attenti o non disposti ad assumere un ruolo ossequiante rispetto a questo comportamento,come avverrebbe invece nella vita quotidiana. A seconda del livello di coinvolgimento, si gioca più o meno in rimessa o più o meno ci si dà. Quindi quando il rapporto è abbastanza aformale, si dice che la persona rompe ,ma si sta al gioco, però se si è in qualche modo coinvolti si partecipa molto attivamente non rendendosi però conto delle dinamiche , ma in un rapporto terapeutico non può essere così. Quindi la capacità di comprendere quelle che sono le dinamiche ed i meccanismi deve poi andare di pari passo del sapere imporre, far accettare un grado di consapevolezza. E’ chiaro che non si può dire subito tutto quello che si sa e tutte le sue dinamiche alla persona , perché essa può non avere l’energia per affrontare tutta la verità. Quindi la capacità percettiva di ascolto e di comprensione vera, che vuol dire rendersi conto delle motivazioni, è  anche quella  di rendersi conto delle possibilità reali del paziente. Una tendenza molto sviluppata invece soprattutto agli inizi, quando si è facilmente preda del delirio di onnipotenza o della paura bestiale a seconda della polarità, è quella di dire tutto e anche qualcosa in più. Nel senso che tante volte diviene difficile valutare quelle che sono le proprie proiezioni della personalità e quindi ci si spinge oltre o si carica tutta la cosa di aspettative personali , di giudizi personali , per cui magari si vuole imporre al paziente, gli si vuole insegnare a vivere ma a modo nostro fornendo dei condizionamenti, perché si cerca di ,in chiaro o tra le righe, farlo aderire a tutti i costi all’idea che ci si è fatta di lui. Ovviamente tutto questo va ampiamente depurato quando è possibile. Poi è chiaro che come in tutti i rapporti umani sarà il prodotto di ciò che è possibile, quindi anche della naturale incomprensione, imperfezione, naturalità e delle resistenze, da parte di entrambi, sia del terapeuta nel fare quello che sta facendo che del paziente nel cercare di vivere questo processo di trasformazione. Non si deve dimenticare che questo processo di trasformazione e di terapia riguarda sempre entrambi, lo verificherete, ma anche concettualmente fatevi questa idea, cercando di guarire, di aiutare gli altri guarite ed aiutate voi stessi. E’ una questione molto pratica per tanti motivi, perché l’esperienza  nel vedere tanti meccanismi della coscienza, aiuta innegabilmente tantissimo nella comprensione di voi stessi, inoltre si può constatare che la qualità del paziente è sempre funzionale al tipo di energia che irradia il terapeuta, che perciò attira sulla base di quello che è. Le persone che arrivano sono quelle giuste , poiché la vita è precisissima al riguardo. Si vedranno poi le persone a distanza di tempo cambiare le loro modalità ed ammorbidirle , questa sarà l’unica soddisfazione , ma anche l’unica conferma , perché tutto il resto rimane un po’ sul mistero. Va sempre tenuto presente  che è un rapporto di potere, ed il potere lo deve tenere il terapeuta . Il discorso ,anche della valutazione da un punto di vista pratico è legato anche a questo, cioè al voler creare delle dipendenze, e anche dal punto di vista economico. Quelli che quando cominciano e si vergognano e non chiedono i soldi, lo fanno per legare gli altri, sono modi in realtà per accattivare, per catturare. Nel momento in cui ci si rende conto che siamo uno strumento offerto si realizza un equilibrio ed un bilancio anche dal punto di vista economico, allora si è chiari da ogni prospettiva essendo un mezzo della vita. Questo è un momento molto importante ,perché può anche diventare un momento di scontro, ma deve sempre reastare chiaro che il sapere , che è potere appartiene al terapeuta, altrimenti sarebbe lui a dover andare dal paziente . In questo non c’è un preconcetto a priori, ma perché è obiettivamente così, se si fa quello, si presuppone che quello deve essere fatto e ciò discende da un’esperienza che permette di essere depositari di quel sapere e di quel potere. Il discorso di quanto si riesce ad essere impersonali nella gestione di questo è relativo al livello di evoluzione che uno ha raggiunto, più è alto, meno personalità ci sarà.  E’ semplicemente la manifestazione del potere della vita con modalità più o meno perfette. Questo palpito è alternanza di espressione di quella che è la realtà del paziente e di quelle che sono le possibilità di manifestazione di chiarezza e di indirizzo alla comprensione che il terapeuta deve esprimere. Sempre accade di essere un po’ annebbiati, tenete presente che il processo di differenza di potenziale che c’è fra il terapeuta ed il paziente, è attivo sempre con differenza di quantità,quindi il terapeuta è sempre soggetto ad abbassamento della sua frequenza , cioè annebbiamento. Per assurdo se lui  non fosse soggetto alle resistenze che comporta un gruppo di  persone, se non fosse soggetto alle resistenze che comporta un corpo fisico, se non fosse soggetto nella resistenza planetaria che è quella che è in questo momento, se  per assurdo potesse vivere sul piano a lui confacente, l’espressione della vita sarebbe  per lui sicuramente qualcosa di più luminoso. Ovviamente questo è assurdo, perché la vita è sempre relazione e dinamica.  “Non esisti solo tu, come individuo punto e basta. “ Questa è l’illusione di separatività dell’uomo, che si ritiene separato perché ha la percezione di separatezza, e vive in quel tipo di illusione.  ”Non ti rendi conto che la vita è una, che tutte le forme sono uno, sono collegate”   La vita è reazione, intreccio, per cui quando uno se ne rende conto lo vive coscientemente, e questa è l’espressione della legge di sacrificio, cioè il rendersi conto che si vive sempre con i piedi in due mondi, con un piede verso l’alto e con uno verso il basso ma perché la catena della vita è fatta così. Chi più ha, più dà, devi sempre essere rivolto verso ciò che sta sotto, poi questo diviene anche un fatto molto concreto, e si manifesta anche attraverso episodi caratteristici; l’annebbiamento di cui si parla, è un fatto abbastanza ordinario quando ci si avvicina a certe zone della coscienza  che non si possono penetrare perché non si ha ancora l’energia per farlo. A volte può capitare di avere un’intuizione riguardo a certe attitudini, e poi vederla sparire, puff, scappa via, oppure in quel momento viene su una nebbia tale per cui si è annebbiati A volte questa cosa è molto forte perché produce un’inquietudine molto profonda, alla faccia dell’ipnosi regressiva, infatti penetrare quelle zone è possibile solo quando c’è l’energia. Per questo è importante la valutazione di quello che si può dire o non dire, di che cosa può essere reso partecipe il paziente, perché non gli si può vomitare addosso tutto, oppure provate a farlo e poi ne vedrete le conseguenze, se va bene vi si rivolta contro e non viene più e non avrete fatto un buon servizio. Ma l’annebbiamento c’è sempre, perché quando ci si addentra in certi punti, di fronte a certi angoli della coscienza l’annebbiamento prende il paziente potentemente e siccome è manifestazione di una radianza, essa è avvolgente e pervadente, per cui si fa fatica a rimanere attaccati al pensiero, all’intuizione che si è avuta, è molto difficile. Vi renderete conto dell’importanza e della potenza dell’attenzione, perché è un’energia e se riuscite a stare concentrati riuscite a vincere l’annebbiamento, se non riuscite,rimanete annebbiati,  è molto pratica questa cosa. Poi parlando nel corso della terapia, ovviamente sulla base di quelle che sono le caratteristiche della vostra personalità, avrete modo di interagire con la persona che avrete davanti, però tenete presente che avete un ruolo ed è perciò molto importante il come ci si relaziona ed in quei momenti bisogna trovare le modalità giuste per cominciare a mettere la persona davanti alle sue responsabilità. Quindi il cominciare a mostrare, proprio attraverso l’uso del linguaggio, come parla una persona, farle vedere che se succede questo non è che dipenda dalla nonna, dalla suocera, dalla zia.  Questo è il primo passo, cominciare non dico a comportarsi di conseguenza, ma ad accettare mentalmente che è possibile una cosa di questo tipo. Le lamentele che vedrete, che non mancano, perché manifestate dagli altri, vi muoveranno , e comincerete a rendervi conto, perché un conto è se vi lamentate così voi, contro la vita, contro il cielo, ma quando comincerete a sentire queste cose rivolte verso di voi sentendo soprattutto la qualità dell’energia che ci sta dietro che non è particolarmente gratificante, perché idrovora…. Sentirete quanta pesantezza c’è nel tentativo di coinvolgimento in queste dinamiche, sentirete concretamente cosa significa il togliere la vita invece che dare, quanto le persone si rapportino in modo negativo nei confronti della vita, succhiare, succhiare, immobilizzare gli altri, deprimerli, immobilizzarli e quando questa cosa vi si rivolge contro, lo vedete benissimo, e siccome vi dà fastidio, vi irrita, o quantomeno sentirete un innato bisogno di tirare il fiato, di sopravvivenza, allora vedrete che cominciate a trovare le modalità per iniziare a mitigare questa cosa. Però siete particolarmente esposti, nel senso che siete lì apposta per farveli rompere i marroni, però vedrete che la posizione stessa vi mette nelle condizioni ottimali per comprendere e per cominciare a rendervi conto, quindi anche per cominciare ad aiutare la persona a riorientarsi. Basta lamentarsi, bisogna cominciare ad accettare il fatto che se ci succede qualcosa nella vita è perché la si sta attirando.  Allora o la persona lo accetta o non si farà più vedere . C’è sempre un legame tra paziente e terapeuta, più o meno profondo, un legame sottile, che è quello che vi ha portato qua per esempio, un legame con l’Ashram, con forme di vita più grandi. Quindi attraverso di voi ,sia pure obiettivamente in un modo distorto ed  empirico, potete  riconoscere il fatto che siete un punto di contatto con qualcosa di più elevato, poi che sia idealizzato da bestia, che sia una cosa che manifesta bisogni, arroganza, tutto quello che vi pare, però questo filo c’è. Il problema che ci si pone come terapeuti è di far sì che questo filo sia sempre più pulito, impersonale. Nel lavoro esoterico non c’è niente di personale, anzi più è impersonale e più è efficace, poi il discorso del persone e di attrazione di coscienza è un’altra cosa, che molto spesso diviene una questione personale, ma lo diverrà sempre meno perché l’espansione della coscienza produce la consapevolezza della partecipazione del sé ad una vita più ampia. Allora ci si pone il problema del tutelare la vita più ampia, dell’essere nella vita più ampia, non dei propri piccoli voleri, dei quali ci si lamenta continuamente, del proprio piccolo mondo che deve succhiare continuamente dalla vita.  I pazienti vi aiuteranno molto a vincere questa cosa, vi renderete  conto di che cosa vorrà  dire quell’esperienza per voi e per la vostra evoluzione. E’ di un valore incalcolabile e veramente alla fine se farete il bilancio vedrete di avere ricevuto più voi,che i vostri paziente, senza ombra di dubbio, non ci sono mai dei rapporti dispari della vita. Attraverso l’uso della parola e quindi delle modalità attraverso le quali si manifesta il paziente che avete davanti proprio cogliendo quelle che sono le sue modalità chiave, dovete fare leva su quelle, per mostrargli le contraddizioni che sta manifestando, con la possibile delicatezza, cioè non con l’intento di affermare un potere , perché anche questo viene sentito, perché si può essere anche molto duri, si può anche alzare la voce, si può esprimere un’energia molto potente, ma viene percepito se questo viene fatto con intento personale, con rabbia, e volontà in un qualche modo di affermazione del proprio potere e basta, o se invece viene fatto perché è necessario, perché deve rompere un’energia e superare una resistenza, quindi imparerete a rapportarvi in questo modo, il limite è dato da ciò che è possibile. Voi dovete affermare dei punti chiari, perché si capisce subito che aria tira; è bene che i punti attorno ai quali si va a lavorare e a costruire siano chiari, difficile è dosare nel rapporto personale, quello che può essere accettato dalla persona, soprattutto dal punto di vista personale, guardate che già accettare dei parametri diversi da parte del paziente è già tanto, se poi all’interno di quei parametri diversi che sono il karma, la meditazione, la responsabilità, ci andate a ficcare dentro :l’eteroscopia, che avete fatto,e il ‘perché tu fai così, sei fatto colà….’ attenzione. Può darsi che la corda sia troppo tirata, deve essere sempre in tiro, ma non troppo, e anche qua metteteci pur dentro alcuni errori, naturali, ma se non li fate non sentite dove le corde si rompono, e li  farete e rifarete, e sono le cose più utili, perché senza quelli obiettivamente non riuscite a valutare quando una corda è troppo tirata e quando rischia di spezzarsi, quindi ben venga che vi mandi a cagare, vi sparisca sotto il naso….ma poi vi richiama,è un’esperienza necessaria.

La persona che viene da voi, vi avrà pur detto perché è venuta….: Può avere come problema una malattia, oppure può essere la persona che le ha provate tutte e che è all’ultima spiaggia, o la persona che è arrivata per suo conto a capire che la vita va compresa, trasformata ed integrata, e che la vita quindi ha un senso, e sono sempre di più. Bisogna valutare un po’ che cosa abbiamo di fronte, la soluzione e l’esito è sempre quello, quello che cambia è un po’ l’approccio iniziale. Una persona che venga in terapia ma che stia già meditando, facendo dei corsi, richiede un po’ meno attenzione di carattere generale , è una persona che sa già da che parte tira il vento e con la quale potrete avere un po’ meno riserbo e più chiarezza su quello che c’è da fare, cioè meditazione e consapevolezza (sempre lì siamo), con una persona che le ha provate tutte, diciamo che siamo ad un lavoro di tipo iniziale ma che può consentire un buon punto di partenza, la persona che non ha ancora avuto esperienze di lavoro su di sé ma che ha provato l’omeopata, lo psicologo, il macellaio, i rimedi della nonna, o ha qualche sintomo specifico, ma generalmente soffre del male di vivere, quindi è coinvolta in quel tipo di turbolenza, e di confusione che caratterizza l’aspirante, che è colui che sta cominciando un cammino di trasformazione, e che quindi è attratto in un modo generico, incomprensibile alla persona stessa da qualcosa d’altro, sa che c’è qualcosa d’altro, se gli chiedete cosa non ve lo sa dire però c’è qualcosa che va al di là. Terribile la nonnina con la sciatica, o comunque di quella persona che viene lì con l’illusione di risolvere il proprio problema sintomatico, perché c’è un lavoro ulteriore da fare, e poi entriamo nello specifico dell’eteroscopia, perché questa persona è probabile che sia ad un punto che gli può consentire l’inizio di un lavoro di trasformazione, è probabile che debba girare ancora, dipende da quanto riuscirà a voltare cioè riorientare questa sua attenzione nei confronti di se stessa, e di questo suo sintomo fisico, non che non sia legittimo, va anche affrontato, ma diventa un po’ più difficile riuscire a cominciare a mostrare la complessità del funzionamento della vita perché quella persona deve essere distaccata da quel sintomo progressivamente, ed è difficile impostare un lavoro esoterico che sia semplicemente legato al sintomo, perché non funziona così, perché non che non si debba anche lavorare sul sintomo, ma è l’aspetto meno rilevante e che frustra il delirio di onnipotenza del terapeuta, mentre il lavoro vero è quello di riorientare la coscienza, e quindi casomai mettere poi la persona in grado di rendersi conto che se ci sono sintomi, è perché si sono cause, e che queste cause vanno viste nella loro giusta prospettiva come situazione di una coscienza che non può essere modificata solo dal punto di vista di un tassello, qua c’è qualcosa che non funziona, ok, possiamo accettare il fatto di andare oltre il sintomo, siamo già oltre la medicina tradizionale, dove quando c’è un sintomo lo copriamo, cerchiamo di risolverlo più o meno realmente, qui andiamo oltre, andiamo sul piano della cause. Ma non possiamo illuderci  di  tirare via quel blocco e sostituire quella causa. Non funziona così. Cambiare se stessi significa mettere in gioco la propria vita non quel pezzettino, per potere annullare quel sintomo, la vita deve essere compresa, nei suoi funzionamenti,  questo può produrre modificazione delle cause e risoluzione del sintomo eventualmente. Poi valuteremo l’eventualità e la funzionalità del concentrare anche gli sforzi sull’alleviare il sintomo, questo è un altro discorso, ma bisogna rendersi conto che le persone che vengono da voi vengono non magari partendo da questa prospettiva, ma devono arrivare a vivere questa prospettiva, quindi capite che si tratta di aiutare le persone a riorientarsi nella visione del mondo. Quindi se uno parte che in un qualche modo è già dentro questo tipo di visione facciamo prima, meno fatica, se uno ha un atteggiamento sintomatico e vuole semplicemente risolvere il sintomo siamo un po’ distanti, lo verificherete, e vedrete che difficoltà ci può essere, e comunque va chiarito da subito secondo me per la mia esperienza che non si può lavorare solo in questo modo, anzi spesso le aspettative vengono frustrate da questo punto di vista, perché magari il sintomo è anche funzionale,  è meglio stare un po’ male che rompere i coglioni, in quel momento  anche se abbiamo individuato la causa, poiché questa è generalmente karmica, è di difficile soluzione. Infatti  bisogna vedere che quantitativo di energia sovrintende quella causa e di quale qualità e quindi che cosa significa e comporta esaurire quell’energia ? E’ quasi un fatto idraulico !

Risolvere quel tipo di energia non è semplicemente cauterizzare uno spazio della coscienza, ma significa che quel punto della coscienza che inevitabilmente è in relazione con il resto della coscienza produce una deformazione della coscienza, quindi il problema qua è di cominciare a favorire la possibilità di flusso, di manifestazione di qualcosa che ancora non è molto attivo.

Detto in altro linguaggio è il sentire di coscienza  che ampia se stesso superando una sua limitazione .

Si può dire che la vera terapia esoterica è il processo evolutivo che porta l’aspirante a divenire discepolo e poi iniziato e poi maestro. Lungo questo percorso ci si cura e si diviene ovviamente sempre meno soggetti alla manifestazione sintomatica, perché complessivamente sul piano delle cause, si hanno sempre meno fattori di distorsione e quindi distruttivi.

Questo non vuol dire che non si possa intervenire anche specificamente sui sintomi, alleviando a volte risolvendo quando l’energia in ballo lo consente, però deve essere chiaro questo, che se non c’è questo atteggiamento ci si illude inutilmente, siete illusi voi che proponete qualcosa che poi di fatto non è, è illuso il paziente che ha delle aspettative che di fatto non possono realizzarsi. Questo non ha niente a che vedere con la risoluzione o meno del sintomo che può avvenire o non avvenire. Quando questo è chiaro da subito allora la gente è libera di scegliere e di dire: “Ok, mi sembra una cosa strana però comincio a sperimentare lo stesso “ . Non dovete nemmeno pretendere che la persona accetti in toto perché gliel’avete detto voi;  tante volte si fa un’opera santa indirizzando le persone altrove, mandandole da un buon pranoterapeuta, per esempio. Se  volete operare anche semplicemente sul piano del sintomo ,potete farlo gli elementi li avete, per esempio la Terapia Magnetica ,  però siate consapevoli che state facendo quello. Se invece volete operare in un modo più completo e complesso sulla base di quello che è stato detto, allora si deve essere chiari, e si può anche indirizzare la persona altrove se è il caso.

Questa è una valutazione che si fa poi sulla base della risposta che si ha, per questo è importante rendersi conto di che tipo di attitudine la persona ha e di quello che si può fare.

Il rapporto futuro poi sarà in rapporto all’evoluzione, nessuno è in grado di stabilirlo, però nel momento dell’incontro bisogna essere in questo senso il più chiari possibile, ma dovete essere chiari voi, non dovete pretendere chiarezza dal paziente, chiari nel recepire quello che è possibile e manifestare quello che grossolanamente il paziente si può aspettare da voi. Detto questo si valuta se è il caso di intraprendere un lavoro insieme, un percorso. Di fronte a situazioni che sono complessità di coscienza, o c’è un apporto della coscienza e quindi di comprensione,  io stesso consiglio che sarebbe meglio farsi i cazzi proprio, perché si tende molto a farsi i cazzi degli altri. Si può mandare luce su tutto il mondo eccetera, ma tenete presente che le persone maggiorenni e vaccinate bisognerà che si diano una mossa loro. Fin dove arriva la personalità? Il bisogno di imporre agli altri di stare bene? Perché attenzione che uno ha tutto il diritto di stare male, perché se la sua anima ha previsto che quella persona può capire solo attraverso quel tipo di sintomo, quello che finite per  fare è d’interferire con il volere dell’anima di quella persona. Se ve la sentite fatelo pure, ma , a meno che non siate in grado di valutare quello che si può fare e come, questo dipende dal vostro livello di consapevolezza,  vi consiglio di farvi abbondantemente i cazzi vostri. Il piano delle cause rispetto all’85% della malattie sul piano fisico è l’astrale, questo poi trova a sua volta corrispondenza sul piano causale perché l’anima per essere attivata in determinati settori ha bisogno del risolversi di determinate tensioni sui piani inferiori,  però il punto focale dove avviene la distorsione è l’astrale che è causa rispetto al fisico e all’eterico. L’anima quindi ha bisogno di quelle esperienze, perché quelle possono essere comprese e le tensioni risolte soltanto all’interno dei campi inferiori di coscienza.  Quell’energia distorta non può risuonare sul piano dell’anima, quindi quella parte dell’anima non può essere nutrita, perciò solo quando quello, che è vissuto  come emozione negativa e che produce il sintomo fisico, sarà trasmutato nella sua qualità opposta, allora quella qualità più elevata potrà vibrare sul piano dell’anima. Finché quell’energia della coscienza è accentrata sull’aspetto distruttivo ed è bloccata sul piano astrale, l’anima non potrà vibrare con l’aspetto più elevato di quella energia. Abbiamo  visto tre tipologie di pazienti, che presentano gradi diversi di difficoltà, ma dopo aver ampiamente valutato nel giro di 5/7 minuti le possibilità di intervento, poi bisognerà passare al lavoro vero e proprio.  Dopo che esso ci ha parlato di sé andiamo in primo luogo a vedere di analizzare il suo campo di coscienza. Fate ora un’eteroscopia, senza questa non si va più avanti;  in genere questo può avvenire nel primo incontro. L’intento è quello di provare a estrapolare una visione il più possibile completa di quella che è la realtà del supposto paziente, per cui si guarda subito il karma, poi Kundalini, poi i chakra, l’aura su tutti i piani, e poi i vari apparati e sistemi del fisico a uno a uno, dopo di che stendete il paziente nel senso che gli raccontate quello che avete visto, ovviamente avendo un po’ di tatto, tenendo presente che saranno un po’ tutti ad un punto di svolta nelle loro vite e questo sarà ampiamente rilevabile da un certo disordine nella loro struttura, ma tenete presente che sarà comunque una situazione migliore di quella dell’uomo medio, quindi dovete anche rassicurare il vostro paziente che non è una chiavica semplicemente perché rilevate una situazione che presenta ovviamente diversi aspetti anche oscuri, limitati, ossidati, e soprattutto cercate poi di portare l’attenzione sugli aspetti positivi, ciò che si può comunque realizzare, ciò che è a disposizione, e il fatto che l’espansione della coscienza, prevede il radicamento di luce eccetera. Questo è il primo incontro, dopo di che il paziente non viene più, se malauguratamente avesse intenzione di continuare, bisogna passare alla fase più propriamente terapeutica. L’eteroscopia sarà basata sulla vostra capacità percettiva, però è inevitabile che non possiate avere una precisione accurata, ma non sottovalutate il fatto che avete davanti una mole di informazioni, se semplicemente aprite l’orecchio, se siete disposti ad ascoltare, che saranno ampiamente sufficienti, per cominciare un lavoro adeguato al livello di coscienza della persona che avete davanti. State pur tranquilli per la maggioranza dei casi la precisione non è in realtà necessaria, perché c’è bisogno di un lungo periodo di sgrossaggio. Inizia la terapia precisate subito che comandate voi,  ma tanto farà quel cazzo che gli pare lo stesso, però ovviamente visto che stiamo tentando di chiarire il concetto che terapie di tipo esoterico in realtà coincidono con l’evoluzione della coscienza e quindi comprensione di sé, va da sé che quella persona deve essere responsabilizzata, rendersi conto che deve fare qualcosa lei per se stessa, diventando attiva nella sua coscienza, quindi questo comporta che da subito voi cominciate a fare terapia e lei cominci a meditare.  Voi dovete manifestarvi non con violenza, prevaricazione, presunzione, ma dovete manifestare con decisione il fatto che : “Vuoi cambiare? Capire? Cominciare a guarire?”  Questo è quello che c’è da fare, se non vuoi vai da un’altra parte. Ovviamente vi troverete davanti qualche resistenza,  ma comunque il rapporto sarà proficuo, perché è un rapporto di flusso di energie elevate che trasforma  ,quindi vedrete che succederanno delle cose anche se le persone non meditano in realtà, però dovete ovviamente chiarire da subito questo fatto, perché si va nella direzione della responsabilizzazione della persona, che deve da subito assumersi le sue responsabilità.

L’eteroscopia vi darà e vi dirà al di là della vostra precisione, un sacco di cose, valutate quello che sentite che è possibile comunicare alla persona nei limiti di ciò che può essere veramente utile, ciò che può capire. Quindi:  Meditazione poi l’utilità di un Diario spirituale . Altro non è che la disponibilità a vedere i moventi delle proprie azioni ed è un momento focalizzato che ti mette nella condizione, ti obbliga in un qualche modo, a quella disciplina…. Quindi la persona deve mettersi in questa disponibilità, perché se non c’è questo intento, si fa fatica, bisogna essere disponibili a vedere i moventi delle proprie azioni perché è solo così che pian piano si è in grado di ascoltare se stessi, di ascoltare la vita e di capire cosa c’è al di là della forma. Ecco questi sono i due aspetti pratici che la persona deve poi cominciare ad analizzare; poi c’è l’aspetto terapeutico. E’ chiaro che un lavoro di questo tipo richiede un impatto minimo che duri un po’ nel tempo, mi viene in mente all’epoca, consigliavo almeno di fare 10 incontri, poi magari quella persona fa il corso, tenendo presente che si può andare da un minimo di qualche seduta ad una terapia che dura tutta la vita, dipende da quello che uno fa, da come si svolgono le cose, è chiaro che ad un certo punto è forse meglio indirizzare le persone a fare un lavoro di gruppo. Uno poi viene da voi perché c’è un impulso energetico che lo aiuta, non deve essere fondamentalmente malato, è chiaro anche che dovete fare capire alla persona che se viene due volte poteva stare a casa, se vuole che si crei un movimento discreto bisogna che la terapia sia di almeno tot di terapie,  al di là delle forme quello che è importante è che quando uno comincia questo tipo di lavoro è qualcosa che ha a che fare con strutture più ampie , con lo yantra , quello che fa la differenza è essere in contatto con quella forma di vita , o esserne al di fuori o girarci intorno , quindi il fatto della presenza vedete anche voi che fa la differenza.       Adesso comincia la terapia :                        Tenete presente che una persona che viene da voi avrà comunque bisogno sempre di parlare, quindi lasciate pur che parlino, però ricordatevi quello che ad un certo punto  bisogna che applichiate qualche tecnica, perché in questo modo  la terapia comporta il fatto che grazie al contatto del terapeuta con la sua anima e al fatto che veicola questa energia attraverso la sua coscienza sul campo di coscienza del paziente, aiuta il paziente a veicolare l’energia della sua anima .  Il punto CARDINE di tutta la terapia è che :il Rapporto Aurico anche non focalizzato è qualcosa che proprio per la differenza di potenziale  produce trasformazione, cioè la persona viene e sta meglio…ammesso che sia messa peggio di voi, altrimenti starete meglio voi. Questo non è da escludere a priori, ma siccome si attira sulla base di quello che si è, diciamo che è abbastanza improbabile, e attirerete certe ciofeche….e quindi normalmente la persona viene da voi e le auree più o meno in contatto permettano una circolazione di energia tra i due campi di coscienza. Questo è già di per sé terapeutico, quindi la persona va via alleggerita anche solo per il fatto di aver parlato e di essere stata lì. Anche voi avrete somatizzato un po’, ciò è un problema vostro. Per questo è bene quando si fa terapia, prima di cominciare, rivolgersi ad una catena di luce, lo Yantra, i maestri, se volete potete anche meditare brevemente, ha anche un po’ il significato di aiutarvi a spersonalizzarvi mentalmente, cioè mettervi nella condizione di dire: Ok, non sono io che guarisco, io non guarisco nessuno, sono uno strumento che consente di tentare di armonizzare certi flussi energetici. Ciò abbassa l ’enfasi su se stessi ed il fatto di ricordarselo quando si comincia è buona norma, aiuta a stare un po’ più bassi, così come alla fine può essere utile dopo le vostre terapie giornaliere, dedicare qualche minuto a purificarsi . Riguarda all’aspetto più terapeutico potete cominciare con le tecniche descritte, in modo particolare con la terapia radiante, cioè questa triangolazione chiusa  Anima – cervello – cuore , e da lì poi indirizzate l’energia al chakra o ai chakra corrispondenti e da qui al chakra del paziente.

Spesso può essere utile fare una pulizia completa dei chakra, che consiste nel lavoro di trasmissione di energia chakra per chakra a tutti e sette i chakra, dal basso all’alto e dall’alto al basso, questo poi s’impara a sentire. Dal basso all’alto si favorisce  la risalita dell’energia Kundalini, ovviamente con calma, dall’alto al basso si favorisce  la discesa di energie più elevate, quali per esempio quelle dell’anima, od altro di quel tipo. Normalmente pulire i chakra dal basso all’alto può essere più utile.

RIEPILOGO e  SINTESI

I momenti quindi sono questi:

  Primo rapporto con la persona in cui ci si racconta, ovviamente non è che si racconta solo la persona, ma anche voi; poi

2°  L’eteroscopia che è il momento diagnostico della persona,

  Cominciano le tecniche terapeutiche : a) Alla persona s’insegna la meditazione e l’ ascolto di sé. b)  Voi quando è possibile  il lavoro di trasmissione dell’energia attraverso i chakra e così via. Ovviamente la casistica è infinita, sarà l’esperienza che vi forgia e non si può pretendere di poter affrontare la varietà infinita dei casi, però è sempre da ricordare che ogni problema è legato al o ai chakra. La pratica darà la possibilità di essere sempre più precisi, e vedere come questo è ampiamente campo di esperienza. Fondamentale è imparare a distaccarsi mentalmente  subito dai propri pazienti,  perché sennò vi rovinate la vita,  vi ci vorrà un po’ di tempo, perché all’inizio penserete che la compassione comporti il fatto che dovete stare tutto il giorno a pensare a quello o a quell’altro, ma vedrete quanta energia è necessaria, e quando vi troverete stesi sul tappeto vi renderete conto che non è questione di compassione eccetera, ma di esserci quando è ora e basta. Mentre la cosa ottimale è  arrivare a sera e quando avete finito mollare la cazzuola come fanno i muratori; la mattina la riprendete da lì, perché bisogna sempre ricordare che l’energia segue il pensiero. Quando ci sono dei pazienti ,che ti mandano il messaggino : “Sto male…”, bisogna imparare a valutare, tenendo presente una cosa: il paziente è un vampiro; il paziente vuole instaurare una dipendenza, allora è proprio attraverso la prassi che gli devi insegnare l’autonomia. Ho visto negli anni : Uno chiama, sento il messaggio dopo tre giorni  lo richiamo allora lui risponde :  “ Sai adesso sto bene, tre giorni fa stavo male ,poi mi è passato tutto “. Questo vuol dire che se una persona la lasci per suo conto se la cava, non è che è in pericolo di vita, mentre l’errore del terapeuta è quello di manifestare la sua onnipotenza, e di cadere nel trabocchetto del paziente, che vuole instaurare dipendenza, ma anche tu con il tuo modo di fare alimenti quella dipendenza che giustifica il tuo potere. S’impara poi a valutare, ci può essere un caso su mille in cui effettivamente il tuo aiuto può essere utile, perché magari effettivamente la persona è ad un livello anche di sofferenza nel quale la tua parola, il tuo intervento anche energetico può aiutare. Però sono la minoranza dei casi, nella maggioranza dei casi bisogna lasciare che le persone crescano per suo conto, che è la cosa più importante, perché nessuno guarisce nessuno, nessuno insegna niente a nessuno, siamo dei cartelli stradali, degli indicatori. Deve crescere l’autonomia. E’ proprio per ragioni di pratica economia che bisogna limitare al minimo questo tipo di rapporti, altrimenti non ci se la fa più a reggere . Negli anni, si sperimenta come di pari passo con la trasformazione della propria consapevolezza, si riduce la socialità e  l’immersione nei gruppi. Quando non ci se la fa più si capisce che bisogna  cominciare a mettere dei paletti, c’è anche la propria vita, ed è funzionale al lavoro che facciamo avere dei tempi di recupero. Naturalmente i legami vanno ben oltre, però ci deve essere la propria vita e in una qualche misura la possibilità di gratificarsi e ricaricarsi in modo tale che quando ci siamo ci siamo  .

INDICAZIONI  SULL’ETEROSCOPIA

Karma: generalmente io l’ho sempre guardato come un disco sul quale si possono vedere i segni significativi del karma; vi do un’indicazione….generalmente le persone che vengono in terapia e che vogliono incominciare hanno una situazione di questo tipo, facciamo che questo sia il presente, che questa sfera rappresenti il passato e che qua ci sia il futuro, con poi anche le tendenze ma normalmente è questa parte che si vede più chiaramente, per cui i segni che sono come delle radici su quello che dovrebbe essere un disco luminoso, il karma viene visto come delle radici oscure, dei segni, dei settori che possono apparire più o meno oscuri, poveri, incavati, segni che emergono dal mozzo della ruota del karma; generalmente le persone che capitano da voi hanno sul presente con un’estensione sul passato e per un certo periodo sul futuro, delle situazioni abbastanza travagliate, cioè si stanno particolarmente accentrando in quel momento dei movimenti karmici che sono alla base del cambiamento, è difficile che uno cambi se si sente più o meno stabile, sicuro della sua vita, dei suoi punti di movimento, bisogna che uno sia in una fase di movimento e di travaglio, quindi in una condizione generalizzata e necessaria, e l’osservazione attenta del settore e della qualità energetica vi può dare informazioni più dettagliate, questo poi dipende sempre dal vostro livello di percezione. Ovviamente l’entità, la qualità, la quantità…qualcosa può essere stato generato, segni del passato che vi indicano quando sono cominciati, quando sono finiti.Più facilmente potrete vedere delle linee che indicheranno le difficoltà della persona future, ma che progressivamente tenderanno a schiarire, quindi una persona continuerà ad evolversi fino ad arrivare all’illuminazione .Questo vi può dare una prima valutazione, è la prima cosa che guardavo perché ci si rende subito conto di come siamo messi, se si vede che è una cosa di questo tipo, molto scura, molto travagliata, sarà probabile che quella persona non continui ma perché deve ancora sperimentare, risolvere un sacco di cose prima di avere la leggerezza necessaria per affrontare un percorso di consapevolezza. Riguardo alle tendenze quello che vi dà effettivamente la possibilità, ammesso che ci sia l’energia per farlo, il livello per poter penetrare quel tipo di informazione è l’attenzione semplice, per cui da un segno mantenendo l’attenzione comincerete a sentire che qualità ha, che cosa riguarda, che tipo di sviluppo avrà eccetera. L’unica cosa dovrete essere il più impersonali possibile, il proiettare il meno possibile, meno desiderio, meno aspettative sia in positivo che in negativo, niente voler vedere a tutti i costi, e niente ritenere di non voler vedere niente, perché concretamente nell’aura si materializzano degli ostacoli alla visione.

Kundalini : dove si attacca? Si attacca su Muladhara, possiamo immaginare sulla Terra questo grande serbatoio di fuoco di questo tipo di energia, e da qui altri piccoli serbatoi relativi ai vari esseri che si muovono sulla faccia della Terra, e che sono il potenziale individuale che alimenta l’essere qualsiasi tipo di essere. Allora il fuoco serpentino si attacca in Muladhara chakra, che possiamo visualizzare come un cono, in realtà il chakra è sempre una sfera, un sole più o meno luminoso, e più o meno oscuro, però il vortice di Muladhara, è questo vortice proiettato verso il basso, dove fluisce l’energia Kundalini. In quello potrete vedere alcune cose caratteristiche, quanto fluisce l’energia, quindi un vortice perfettamente pieno e luminoso, dà l’idea di una persona perfettamente aperta alla vita, alimentata da Kundalini e allora non si capisce cosa cazzo è venuta a fare….probabilmente avete trovato il vostro maestro, anzi nemmeno, perché ad un certo punto non si è più alimentati da questo ma da energie che vengono dall’alto. Normalmente si vede la parte destra della persona, sinistra rispetto a voi, più oscura, di minore scorrimento, meno diffuso il viceversa, cioè la parte sinistra della persona, e destra rispetto a voi, oppure addirittura vi potrà dare l’idea di essere ampiamente cristallizzato il tutto, di essere biancastro come un cristallo sporco, oppure vedrete che passa un filino di energia e ci dicono di fatto come questa persona ha la possibilità di essere nutrito dall’energia femminile, la coscienza, Shakti. Perché generalmente è bloccato a destra? Perché gli esseri umani soprattutto nella nostra civiltà sono ampiamente squilibrati, e si ha un’iperattività dell’emisfero sinistro quindi razionale e logico prevalentemente, rispetto a quello dell’emisfero destro più coinvolto negli aspetti emotivi, intellettivi, eccetera, per cui è normale che questa situazione di rigidità mentale, sia quella che produca maggiore stress, blocco, paralisi, o viceversa, non è infrequente neanche quello, che la situazione abbastanza conflittuale e contraddittoria bloccata rispetto alle emozioni, alle intuizioni, produca una situazione conflittuale sulla parte lunare del corpo. Surya e Chandra, le due polarità che sono governate dai due emisferi opposti, cioè il cervello nei due emisferi, in gran parte controllano la parte opposta del corpo, quindi c’è un incrocio, la mano sinistra è controllata dall’emisfero destro e viceversa. Anche dal punto di vista funzionale degli organi c’è questa suddivisione quindi ricordatevi questo fatto perché vi aiuterà a comprendere tante cose.

Muladhara dà l’idea del radicamento nella vita, quanto questa persona ha i piedi per terra, non è infrequente trovare dei blocchi non totali ovviamente perché altrimenti uno è morto, quindi Kundalini fluisce anche se poco, ma sempre, però l’impressione potrà essere quella di un chakra ampiamente bloccato, e questo dà l’idea di una persona che relativamente ai suoi istinti, alla tua terrenità se si può dire, è una persona molto proiettata su altri piani, che non ha un buon rapporto con la sua fisicità, vedrete anche nelle gambe canali oscuri. Effetti pratici, l’inciampare, spesso è dato da problemi legati allo scarico di energie oscure che tendono a radicarsi nell’intestino, ordinariamente invece al fatto che la persona non guarda dove mette i piedi, ed io ho avuto spesso problemi di questo tipo perché ero tendenzialmente più proiettato verso la mente….Talete per guardare la luna finì nel pozzo, no? L’intuizione fa parte dell’emisfero destro nei suo aspetti inferiori , infatti poi nell’emisfero destro guardando i chakra, anche qua in un modo grossolano, troveremo una connessione di questo tipo; qua c’è una connessione importante con Anahata chakra, nella parte centrale, la quale è poi relativa ad un chakra superiore di cui non parliamo, poi le connessioni dei chakra al di sotto del diaframma, le troviamo in questa zona, che sono più legati agli aspetti emotivi della personalità, capite poi che stiamo parlando di universi, quindi è una cosa molto più diramata e complessa, mentre gli aspetti superiori li troviamo da questa parte, cioè le funzioni legate ad i chakra superiori le troviamo da questa parte. Per cui già guardando Sahasrara chakra ci possiamo trovare davanti a questo.

Toglietevi l’ansia, l’angoscia, state tranquilli, innanzitutto bisogna accettare una certa imprecisione, e vi renderete conto che non serve più di tanto quella precisione, perché l’importante è che lui poi per 20 minuti e per due volte al giorno reciti OM SHANTI ed è già una gara dura….

Chakra: ne avete già visti due il primo e l’ultimo, passate agli altri cinque.

Ajna chakra è un tromboncino di questo tipo, quindi abbiamo il chakra che si trova all’interno, dietro lo spazio tra le sopracciglia, poi dal chakra si diparte un canale energetico che alimenta l’occhio, qui si possono vedere varie cose, Ajna chakra assieme a Sahasrara sono un centro elevato di controllo della coscienza, e vedrete che normalmente non c’è una grande attività sui chakra, vedrete una situazione generalizzata che riprende quella laterizzazione di cui vi parlavo quindi tenderete a vedere una certa separazione da destra a sinistra, sia sul piano dei chakra che degli organi, qua è probabile che vediate dei segni, canale vuoto, ossidato, oppure si intuisce che un tempo funzionava meglio e adesso c’è un segno molto chiaro preciso, che dà l’idea del fatto che per esempio su quella persona che magari aveva sviluppato una certa chiaroveggenza, è stato messo un fermo perché l’ha usata male e quindi deve risolvere altre cose prima di poter accedere a quel tipo di possibilità, che magari aveva sul piano astrale, tipico di streghe o stregoni.

Quando c’è una certa possibilità di affermazione dell’occhio, si vede proprio davanti all’occhio un cristallino, in senso geologico, più questo è puro, brillante più quella persona si sta avvicinando alla possibilità di vedere la vita, quindi ad un certo livello evolutivo, non è molto diffuso, poi informazioni pratiche le avrete via via.

Visuddha, collegato a Svadhisthana, da qui desumente innanzitutto come sono alimentate le varie zone del corpo sul piano fisico ed eterico, per cui un Visuddha che è anteriormente mascherato…..ma si può vedere di tutto di più, quindi qua la fantasia non è sufficiente, può essere svuotato, oppure dà l’idea di una palla svuotata. La parte anteriore di una chakra è quella più direttamente deputata alla manifestazione di sé nel mondo, esteriore, la parte posteriore è quella dedicata all’introspezione, alla riflessione, alla metabolizzazione. Allora troveremo ad esempio la parte anteriore che alimenta la tiroide, oggi sede di grandi disfunzioni, ci dà l’idea che quella persona non ha un gran rapporto con il mondo con la manifestazione di sé nel mondo, quindi la cosa più banale che gli potete dire è che non è molto soddisfatto del suo lavoro.

Tenete presente poi che ogni volta prima di cominciare il vostro lavoro terapeutico è bene che almeno un rapido excursus dei sette chakra lo facciate se non altro per vedere che cosa sta succedendo.

Anahata è legato in un qualche modo alle attività del mentale anche se ricordate sempre che ogni chakra è poi suddiviso nei sette sottopiani, però grossomodo possiamo dire che questo piano corrispondente all’elemento aria è particolarmente in connessione con il corpo mentale, poi dal punto di vista pratico, alimenta la zona del torace, polmoni e cuore, è legato a manifestazioni di gioia o di tristezza, quindi vedete un po’ le attitudini mentali della persona, vedete l’attitudine relativa ad un suo rapporto con la vita, rapporto che può essere o manifestazione di nebbia su questo piano, o anche una certa oscura rigidità che tende a reprimere i polmoni che poi vedremo guardando gli apparati, o che tende ad inibire le funzioni vitali del cuore. Comunque quello che diciamo in primo luogo vi interessa è l’impressione che il chakra vi comunica, quindi voi dovete abituarvi a sentire che cosa vi comunica, ed io vi sto dicendo alcune cose ma voi dovete imparare a sentirle perché i motivi possono essere infiniti, ognuno ha la sua storia, quindi capite che generalizzare è abbastanza difficile.

 Manipura, è legato a tutta l’attività addominale grossomodo, apparato digerente, con altre interconnessioni, alcune parti sono più governate da Svadhisthana, quindi un intreccio di cose, ed è legato anche all’affermazione di sé nel mondo, particolarmente legato al corpo astrale questa zona della coscienza.

Svadhisthana per antonomasia è diciamo così, il calderone del karma, è il chakra legato maggiormente alle pulsioni….certe immagini le potrete vedere su Svadhisthana, su Visuddha, su Anahata, o anche su Manipura, però Svadhisthana…queste acque, il simbolo è il coccodrillo che nuota sott’acqua e si acquatta nel pantano. Il karma nel senso più umorale e viscerale risiede qua e vedrete che gran parte delle rogne che anche voi vi trovate a vivere su questo piano e prova ne è le varie somatizzazioni che vivete.

In particolare è in connessione con la sfera genitale, riproduttiva, reni, e questa cosa è legata a quelle che sono energie fondamentali, anche qui, la riproduzione non è semplicemente una questione di mantenimento della specie, comunque è molto importante come impulso, e deve veramente avere una forte spinta, una forte energia, ma c’è una metabolizzazione molto più ampia legata a questo, l’energia sessuale è direttamente connessa al piacere e alla distorsione di questo piacere è direttamente connessa all’energia Kundalini, che poi abbiamo anche lì guardando la colonna vertebrale dal punto di vista energetico si vedono cose strane, magari Kundalini arriva al secondo chakra….ho visto situazioni in cui l’energia schiva letteralmente un chakra e si connette a quello dopo, cioè quel mondo vuole rimanere molto isolato, avrà comunque dei flussi energetici, ma vedere questa specie di tangenziale, dà l’idea del fatto che lì c’è un problema, lì c’è un feudatario che ha radicato grandemente il suo potere, lì ci sarà un’immagine karmica molto consistente, che è in antitesi con l’energia vitale di kundalini e che ha prodotto questo allontanamento con un metabolismo interno distorto suo molto forte.

Quindi poi pian piano sciogliendo un po’ le scorie, lavorandoci sopra sarà possibile ripristinare, e riportare un po’ alla vita certe zone della coscienza; compito vostro sarà alleggerire la situazione di un po’ tutti i chakra, il contributo terapeutico diviene proprio questo.

Le ghiandole collegate…le surrenali a Muladhara, poi anche queste sono generalizzazioni perché la coscienza è molto complessa, e mi piacerebbe dedicarmi alla costruzione di un atlante più preciso, però grossomodo, i nadi principali e le alimentazioni principali sono le seguenti:

  • surrenali: sono legate a Muladhara,
  • gonadi: Svadhisthana
  • pancreas: Manipura
  • timo: Anahata
  • tiroide e paratiroidi: Visuddha

per quello che riguarda Ajna e Sahasrara troverete a volte delle attribuzioni diverse con le ghiandole pineale o pituitaria, però c’è da dire una cosa, che sono talmente interconnesse le funzioni di queste due ghiandole che possiamo considerare le più importanti dal punto di vista del sistema ormonale, che ho sempre fatto molta fatica a dare un’attribuzione precisa, per cui io considero per quanto riguarda i chakra della testa un gran lavoro di sincronia, e di interazione, per cui è difficile dire che Ajna chakra è più legato alla ghiandola pineale, che da un certo punto di vista è vero, ma è anche vero che quando cominciano ad attivarsi certe funzioni pineale e pituitaria, Sahasrara e Ajna assieme anche a Visuddha, all’Alta major e ad altri chakra superiori, devono lavorare in modo sincrono, e questo si vede anche dall’insieme di Nadi, che collegano queste varie strutture.

Quindi direi che è abbastanza difficile dare un’attribuzione precisa.

Aura: dopo aver preso in rassegna i chakra si passa all’aura, ovviamente in tutta la sua estensione e su tutti i suoi piani, per cui guarderete l’aura eterica particolarmente connessa con l’attività dei chakra sul piano fisico, che può essere da pochi pochi centimetri, a diversi centimetri, e vi dà l’idea della qualità eterica, quindi anche della salute del corpo fisico che dovreste già avere intuito dai chakra e passando potreste anche vedere i punti dove ci sono delle carenze; questo poi ovviamente si ripercuoterà su tutti i piani, dai piani più elevati al fisico, e ricordate sempre che l’aura è una radianza che di fatto fa parte dei corpi, ma è una radianza, manifestazione di quella che è l’attività dei chakra su quel piano.

L’aura astrale sicuramente ce l’avranno tutti; l’intento che dovrete esprimere è quello di percepire il colore fondamentale, che è qualcosa di diverso rispetto al colore transitorio, o ai colori transitori, l’aura astrale cangia rapidamente a seconda dello stato d’animo, ma c’è un colore di base che si identifica volendo andare a vedere quello lì, e si fa esprimendo semplicemente l’intento, per capire un po’ le qualità presenti nella persona. I colori abbastanza diffusi per l’astrale sono il giallo/verde, nelle varie tonalità: giallo di solito indica una certa propensione verso l’intelletto, se sporco un intelletto molto personalistico, verde indica una propensione terapeutica, quindi a prendersi cura degli altri, terapeutica in senso letterale soprattutto se vedete un forte alone verde intorno alle mani, se questo verde è striato di nero è una persona che pensa abbastanza a se stessa, più che agli altri, quindi può manifestare una tendenza altruistica ma è ancora molto avviluppato nell’egoismo suo, accentrato su se stesso; in genere l’aura astrale è quella più estesa come proporzione, chiaramente il mentale se spunta dall’astrale è perché ha una radianza più estesa, perché tenete presente che la radianza spunta dal corpo e che attraversa le altre, però in genere sicuramente quella astrale è la più ampia perché gli uomini sono maggiormente focalizzati sull’astrale.

Il mentale tende ad essere un piano ancora non necessariamente frequentato dalla coscienza umana e mentre l’astrale è caratterizzato da una discreta volatilità, il mentale in teoria lo è ancora di più, ma in genere si presenta più rigido, con fasce scure soprattutto sui bordi, i piani che dovrebbero essere i più elevati sono ancora poco attivi, poco vivaci, il blu è un colore abbastanza diffuso, che dà l’idea di una propensione di tipo spirituale, ma quello che determina è sempre la qualità del colore; ovviamente più i colori sono brillanti, meno sono permeati di aspetti personalistici, più sono scuri, danno l’idea del denso, del rigido, del nebbioso, più vivono ancora nelle loro qualità più basse.

Che ci sia un’aura causale è possibile ma improbabile, nel senso che è ancora poco diffusa tra voi, quindi proprio per una questione di polarità, di attrazione, è difficile che attiriate persone di livello spirituale più elevato di quanto non siete voi. ovviamente voi osservate e registrate quello che vedete, tenendo presente che i pregiudizi distorcono, quindi evitate per rassicurarvi nel vostro punto di vista, evitate di farvi dei preconcetti, ed è per questo che in genere è più facile essere più accurati con persone che non si conoscono affatto, perché proprio non hai nessun elemento sul quale basarti, e questo in realtà è di aiuto, perché invece su se stessi e su persone alle quali si è legati, è probabile che entrino in gioco i legami con quella persona, i preconcetti, le idee che si hanno, quindi quello che dà la maggiore precisione è l’essere il più distaccati possibile, e la volontà è sempre una caratteristica da tenere molto a freno soprattutto nell’aspetto terapeutico vero e proprio, perché non è che a priori non potete mandare luce alla gente, siamo qua apposta, però ricordatevi sempre che la vostra volontà per quanto possa essere una qualità che svilupperete con maggiore dignità, la volontà può essere per voi una fonte di guai in questo periodo e fonte di guai anche per gli altri, quindi è il caso di limitarla.

Il desiderio e la volontà di piegare le cose al vostro volere e vi capiterà, va utilizzata solo quando si sa esattamente quello che si sta facendo, e anche allora è difficile valutare accuratamente tutti gli elementi in questione, quindi state sorati!

Tenete presente che in un’ora dovreste fare l’eteroscopia e spiegarla…mi saprete dire.

Fisico: poi passiamo agli aspetti fisici, ordinariamente quello che facevo era prendere in considerazione il sistema osseo, il sistema nervoso, il sistema circolatorio, il sistema linfatico, sistema endocrino, apparato respiratorio, digerente, escretore, genitale, eventualmente anche i tessuti.

Sistema osseo, e l’avete visto, tutto il vostro scheletrino, che è collegato in particolare con Muladhara, e ha un’attività abbastanza interessante come ben sapete, e dà alcune informazioni sempre collegate all’attività del chakra, che possiamo desumere dall’aura, dai chakra e che quindi abbiamo già visto, però vediamo come quella situazione è arrivata se è arrivata sul piano fisico, perché può darsi che abbiamo una situazione del chakra che non è ancora arrivata e non arriverà mai in toto sul piano fisico, certo è che una funzionalità corretta fisica è abbastanza improbabile, il corpo fisico man mano che si modifica la coscienza viene modificato, e va verso una funzionalità sempre maggiore; il sistema osseo è spesso più o meno demineralizzato, quindi depauperato energeticamente perché non c’è una forte attività, Muladhara era più radicato nei selvaggi, più attivo nei selvaggi, oggi per vari motivi siamo poco radicati, poi anche per quello che riguarda l’attività correlata al sistema circolatorio, è una notevole produzione di globuli rossi per esempio nel sistema osseo, va bene? Quindi dovete imparare a riconoscere la sensazione che vi comunica, innanzitutto a vederlo, e cosa ti dice mantenendo l’attenzione quello che vedi. Per voi è ancora difficile, sarete ancora incerti e fate da un certo punto di vista bene, perché ovviamente una personalità attiva è una personalità che tende a confondere, però nello stesso tempo bisognerà pure accettare che ci sono degli aspetti positivi e reali e quindi bisognerà che abbiate un minimo di fiducia nelle vostre possibilità.

Sistema nervoso, fondamentale, è legato all’attività di tutti i chakra e a Sahasrara in particolare; il sistema nervoso e sistema endocrino sono i tre aspetti fondamentali di correlazione tra chakra e fisico, perché l’attività dei chakra si riversa principalmente ed immediatamente nel sistema nervoso e si manifesta quindi attraverso il sistema nervoso e sistema endocrino, le ghiandole endocrine anche fisicamente sono collocate nella zona relativa ai chakra, e anche qua il sistema nervoso se si sa come è fisicamente fatto, quindi si è studiata un po’ di anatomia, l’immagine che si ha diviene supporto della visione e non dimenticate mai che la vostra mente tenderà anche a drammatizzare le cose sulla base di quello che per voi è possibile, quindi vi creerete tutto un mondo simbolico e di interpretazione che è il vostro, che sarà magari sempre relativo a cose reali ed oggettive ma che un altro magari interpreta attraverso un’altra griglia di riferimento, un altro codice.

Il sistema nervoso tende ad essere abbastanza molliccio, potete vedere se c’è per esempio uso di farmaci, a volte sovraeccitazione, o a volte l’impasto che le sostanze stupidofacenti determinano sulla coscienza è percepibile sul sistema nervoso, trovare sistemi nervosi tonici è praticamente impossibile compresi i vostri che esauritissimi, e non è che è richiesta la conta delle cellule nervose, o cose di questo tipo, io sto parlando sempre un’impressione generale dell’apparato ed eventualmente degli organi che stiamo osservando per sentire se ci sono degli aspetti che possono essere preoccupanti, di grave somatizzazione, altrimenti un sotto funzionamento è la norma, quindi dovete imparare anche a distinguere tra quello che è appunto patologia e quindi somatizzazione di tensioni che avete già verificato sui piani superiori, e quanto invece corrisponde ad un normale funzionamento di un normale corpo fisico in questa epoca di decadenza.

Il sistema endocrino quindi ipofisi, epifisi, tiroide, timo che normalmente si atrofizza a partire dalla pubertà, ma che da un punto di vista esoterico invece si riattiva, pancreas, gonadi, ovaie e surrenali.

In realtà non sono gli unici produttori di ormoni nel corpo, l’avanzare dello studio biologico mette in evidenza l’intreccio anche dal punto di vista biochimico della produzione dei vari tipi di cellule o sostanze all’interno del nostro corpo, però ovviamente il sistema endocrino che ha una funzione più lenta, che secerne gli ormoni, dà l’idea del tipo di equilibrio o di omeostasi che bene o male possiamo avere nel corpo, quindi l’attitudine del corpo in relazione agli squilibri di tipo emotivo o mentale che possiamo verificare sul piano dei chakra, quindi tiroide….e problemi annessi alla tiroide sono in relazione a quello che dicevamo prima, e anche qua imparerete a valutare se c’è effettivamente una patologia o se è un normale sotto funzionamento, e bisogna che anche voi vi togliate e togliate a chi viene da voi, per cui siccome lui è chiaroveggente non gli dico niente perché sa lui e deve dire tutto lui….siete lì con quella persona e questo vi indirizza ad osservare e a ricercare in particolare, poi con l’esperienza imparerete anche a comparare, quando ne hai viste 100 di tiroidi, comincerai a capire quando si presenta in un modo che mi fa capire che è patologica o quando posso dire che è una tiroide che funziona normalmente.

Ipofisi ed epifisi, sono collegate alle attività dei chakra superiori quindi sono di difficile interpretazione, sono piccole tra l’altro e sono praticamente l’equivalente di Sahasrara, cioè la loro attività ha una funzione di coordinamento di tutto il sistema endocrino, e quello che potete rilevare è secondo me il tipo di situazione, se si presentano molto rigide, inattive, siamo in una situazione patologica? C’è un cancro all’ipofisi?

Il timo è collegato all’attività del sistema linfatico, e anche alla produzione di anticorpi, ma anche questo secondo me non vi darà molte informazioni, quello che potete fare è approfondire a questo punto i vostri studi di anatomia e di fisiologia, con la legge di analogia, cioè cercando di sentire….devo dire che fare letture di tipo scientifico, mi stimola sempre grandemente l’analogia, e quindi è in questo modo che imparate a valutare che potete avere delle intuizioni, che vi danno delle rivelazioni relative ai funzionamenti, alle reali funzioni.

Più facilmente individuerete situazioni pancreatiche, pancreas che è legato al metabolismo della dolcezza, quindi è un’importante legame con la sfera affettiva, collegato poi all’attività della cistifellea per esempio, generalmente è abbastanza sotto tono, con un’energia che tende ad essere un po’ avida, però un conto è questo livello e un conto è vedere dei pancreas….in genere quando c’è patologia sono pancreas secchi, radianti, ma incazzati, allora questo magari segnala un diabete, o viceversa una situazione di gonfiore.

Le surrenali sono un po’ l’indicatore delle riserve energetiche, per cui generalmente voi vedete i vostri renetti, con le capsule surrenali, sempre in modo lateralizzato, potrete vedere come sia abbastanza normale che siano come vuote, svuotate, quasi evanescenti, o a volte anche riprendendo la struttura dei reni, siano come cristallizzate; come energia proprio a livello di istinto quella usata dal corpo fisico per reagire, per essere in attività è depauperata, lo stress vissuto oggi, tende a svuotare le potenzialità delle surrenali e sempre in modo lateralizzato, cioè in relazione a quell’attività del cervello di cui parlavamo questa mattina.

Attorno invece alle ghiandole sessuali ci ruota un mondo, e collegate prevalentemente all’attività di Svadhisthana, un calderone karmico, per cui veramente lì tendono a scaricarsi molte tensioni, che sono a loro volta precursori di tensioni che si manifesteranno in seguito, prima si muovono determinati umori, determinati aspetti emotivi, poi si muovono determinati aspetti legati alla creatività, poi alla mente, per cui se avete le ovaie che non funzionano è normale…..con tutto quello che è legato alla sfera sessuale, e siccome ridendo e scherzando sono 3 anni che ne parliamo non mi dilungo, però guardate che obiettivamente gran parte della vostra vita, emotività legata al sesso passa necessariamente attraverso questi organi, in un modo più completo di quello che non pensiate, quindi anche la fisiologia per esempio e la meccanicità del vostro atto sessuale e quindi dell’uso che fate dell’organo sessuale, e la possibilità che avete di provare piacere, secondo determinate modalità eccetera, è estremamente legato alla coscienza, quindi problemi di difficoltà di orgasmo, sono legati ad una fisiologia, ad una possibilità percettiva che coinvolge poi tutta la zona dal punto di vista nervoso, del metabolismo cellulare, che è legato alle tensioni che troviamo su Svadhisthana e che si manifesta attraverso queste vie di scorrimento della coscienza.

Il sistema circolatorio: sangue è vita; è in relazione al cuore e una certa vitalità eterica fluisce attraverso il sangue, collegato con il cuore anticamente si facevano sacrifici umani, di sangue proprio per questo fatto. In relazione in particolare ad Anahata chakra, all’attività del cuore e dei polmoni; sappiamo che al giorno d’oggi per esempio tante malattie cardiovascolari sono in relazione alla vita che si fa, e a certe attitudini mentali oltre che emotive, del vivere ad un ritmo che poi non si è capaci di sostenere, alle evocazioni di energie che poi non si è in grado di metabolizzare, di far fluire, il problema non è poi l’attività in sé e per sé, non è di quanto si fa ma di come si fa. Una persona fluida che ha risolto blocchi e tensioni fa tantissimo, e per questo non ricava danni, cioè l’apparato nel suo complesso è come se fosse perfettamente oliato, funzionante, per cui riduce al minimo le tensioni e le frizioni; un meccanismo anche nuovo ma che ha dei punti di frizione e di tensione elevati si rompe presto. Il nostro corpo è un meccanismo fatto per durare, di una precisione infinita, il problema sono le distorsioni che immettiamo all’interno di questo meccanismo, e le distorsioni non sono fisiche o genetiche a priori, ma divengono fisiche e genetiche o di tradizione di vita, di karma nella misura in cui sono introdotti degli elementi causali, e per causali intendo rispetto al piano fisico, quindi possono essere anche eterici, astrali, mentali, di quanta sostanza irritante e potenziale distruttivo manteniamo nel nostro campo di coscienza, che è in grado quindi di produrre il mal funzionamento del nostro veicolo fisico, viene corroso….il tumore ne è un esempio, è altamente corrosivo, distrugge i tessuti, altera la proliferazione cellulare, e contemporaneamente il nostro veicolo fisico ha una grande capacità di auto riparazione, infatti avrete grandi soddisfazioni da questo, cioè la gente guarirà per suo conto più di quanto non curiate obiettivamente e questo viene progressivamente scoperto perché sono caduti i tabù relativi alle cellule nervose che non possono rigenerarsi, cardiache che non si possono rigenerare, il nostro corpo ha potenzialità illimitate, basta che disponga di un’armonia efficace sul piano della coscienza.

Del sangue potete contare le piastrine, lo stato dei vasi…..questa persona è sclerotica? Le vene e le arterie sono rigide, tendenti alla cristallizzazione? I tessuti venosi devono essere morbidi, elastici, devono essere facilmente comprimibili; il cuore? Bisogna conoscerlo però un minimo altrimenti vedere delle placche di grasso nelle coronarie e dite che questo è normale e questo due giorni dopo ha un infarto! Per imparare a riconoscere bisogna anche sapere, potete vedere il flusso sanguigno, cosa si può vedere? Diventa abbastanza diffuso vedere proprio delle particelle di grasso; se avete la possibilità di stare attenti, avete proprio la percezione diretta, se però non avete il codice di interpretazione, cioè se non sapete che esiste il colesterolo, che esistono i globuli bianchi ed i globuli rossi e per quanto l’anima si sforzi di dirvi che cos’è non avete il supporto mentale, per questo è importante avere dei codici dei linguaggi sul piano fisico, razionale, per questo è importante lo studio, oh voi che già lo sapete comunque, perché altrimenti vedete e non capite.

Il sistema linfatico è ovviamente in correlazione con il sistema circolatorio, ed ha funzione di drenaggio e produzione di anticorpi, un po’ un sistema spazzino all’interno del nostro corpo e ricavate le informazioni corrispondenti; quindi sapete anche voi, il sistema linfatico gonfio ed inquinato, è perché ha aumentato la sua attività, sta drenando, producendo anticorpi, è in iperattività, perché è stato indotto dal mantenere l’omeostasi in questo super lavoro.

Apparato respiratorio….capite che io sto solo cercando di tracciare poche linee, poi è l’esperienza vostra che deve supportarvi, e darvi la conoscenza; l’apparato respiratorio inizia dal naso e finisce con bronchi e polmoni, e poi nelle cellule in definitiva; come dicevano è legato all’attività di Anahata chakra e soprattutto all’attività introiettiva del chakra, legata all’aspetto anche mentale.

I polmoni al di là del fatto che si fumi o no, ovviamente il fumo non aiuta, ma tendono a non essere molto brillanti dal punto di vista energetico, perché non c’è molta gioia nel mondo, manca questa vibrazione, per cui la gente vive in un modo automatico un po’ dentro questa nebbiolina, per cui i polmoni sono sempre un po’ sfittici, respiriamo poco e male.

La carenza di ossigeno nell’atmosfera io la vedo direttamente proporzionale alla carenza di gioia nell’umanità, cioè l’inquinamento atmosferico che è una manifestazione molto tangibile e fisica, perché ti rendi conto di come si toglie il respiro, si toglie la gioia, attraverso queste modalità.

E’ normale che vediate dei polmoni grigini, se all’interno però di questo vedete delle chiazze nere o dei buchi, allora è il caso di cominciare a portarci più l’attenzione, zone rosse nerastre, perché potrebbero essere situazioni patologiche ma attenzione, né a spaventare, né a confondere, perché può darsi che stiate vedendo una situazione povera dal punto di vista energetico che non è ancora ben somatizzata, siete lì tra eterico e fisico quindi sono situazioni che possono essere ampiamente aiutate, attraverso un lavoro di armonizzazione di sé.

Apparato digerente….comincia in bocca e finisce più giù. A gradimento però un minimo vedrete che con l’abitudine vi sembrerà di essere degli scanner….bocca, esofago, stomaco, ma è un universo questo, imparerete a vedere stomaci allungati, dilatati, contratti, lacerati, tesi, molto lassi, poco alimentati, ipotonici e poi da lì giù al duodeno generalmente infiammato anche se uno non lo sente, c’è proprio l’anello dove ci si immette la cistifellea e il dotto pancreatico che sono antagonisti, e lì anelli scuri quando va bene, spesso arrossati, gastrite, ulcera, poi c’è il fegato, ipotonico,  a volte un po’ contratto con macchie scure dentro, la cistifellea gonfia, tesa moscia, calcoli dentro, calcoli di grasso, calcoli sul piano eterico che non sono ancora cristallizzati sul piano fisico allora vedete una tendenza alla cristallizzazione che cos’è, rabbia inespressa, rimane lì, viene trattenuta, cristallizzate.

E poi giù tutto l’intestino, colon che risale, attenzione alle anse del colon sono punti di scarico abbastanza frequenti, di metabolizzazione di energie profonde, per cui essendo tra Manipura e Svadhisthana tendono a scaricare molto e giù fino al buco del culo che ha anche lui i suoi problemi con le emorroidi, eccetera, ma perché c’è tendenza al ristagno, non sempre c’è un buon rapporto con l’assimilazione del cibo e con l’espulsione del cibo, c’è chi non molla neanche la merda….se la vuole tenere, e vedendolo negli altri capirete anche meglio voi stessi.

C’è un mondo qua dentro che imparerete a districarvi, un mondo di emozioni.

Ogni cellula è manifestazione della coscienza figuriamoci gli organi, gli organi sono coaguli di coscienza, parti della nostra coscienza, e non esiste niente che non sia regolato dalla nostra coscienza, il discorso che vi facevo relativo all’attività sessuale, vale per ogni aspetto, dal come masticate il cibo, dal come respirate, da come il vostro sangue fluisce nelle vostre vene, all’alchimia che avviene a livello di assorbimento dei nutritivi, al tipo di sensibilità fisica che avete, figuriamoci a livello vaginale, penale e anche civile. Tutto è manifestazione della vostra coscienza.

Apparato escretore, i reni, prostata per chi ce l’ha; i reni sono legati all’attività di Svadhisthana e manifestano molto chiaramente le paure, più o meno consce o inconsce, quindi localizzate più o meno a sinistra o a destra, reni più o meno attivi spesso tendenti alla cristallizzazione, vedete spesso degli ovetti di cristallo con dentro l’immagine della paura, qual è la situazione che in quel momento la preoccupa, la blocca, magari non ne è conscia, però se è manifesta sul rene destro non è coscia ma fino ad un certo punto, cioè è lì che preme per manifestarsi, se invece è manifesta sul rene sinistro sarà più profonda come paura, più viscerale, emotiva.

I reni entrano anche nella dinamica dei liquidi e sono una porta del cuore, è per quello che poi contribuiscono poi anche alla regolazione pressoria dei liquidi all’interno del corpo.

L’apparato genitale facciamo come se non ce l’aveste….lì qualcosa c’è sempre, cominci a guardare l’utero, le ovaie, la vagina, qua ci sono dei canali che arrivano dritti da Svadhisthana e come vi dicevo questo è un mondo particolarmente stimolato ed eccitato, ne è riprova anche il fatto di quanto poi effettivamente anche a livello di sala operatoria si intervenga soprattutto a livello femminile su questa zone, in effetti è un po’ più complesso come apparato, perché vengono veramente metabolizzate un sacco di cose, cisti ovariche e utero policistico sono cose abbastanza diffuse, così come normale è la disfunzione del ciclo, siamo ancora nella norma.

Lavorandoci sopra vedrete che ci sarà la tendenza al miglioramento, anche se vedrete che come spesso accade smuovere delle situazioni che sono consolidate da tempo, occultate e cristallizzate, può anche produrre degli sblocchi e questo è vero per tutto che possono produrre più o meno temporaneamente la manifestazione di sintomi, o l’accentuazione di sintomi, come può darsi che abbiate sperimentato che smuovere le energie significa farle fluire, quindi significa muovere un potenziale che è anche distruttivo. E’ per questo che è tutto sommato funzionale e utile non ricercare la guarigione e soprattutto la guarigione immediata a tutti i costi, ma bisogna cavalcare dei processi, bisogna divenire consapevoli dei processi, muovere le energie della coscienza produce necessariamente il venire in contatto con sofferenza, e questo è a volte è più economico e il modo migliore, dettato da una scelta dell’anima per smaltire determinate energie, quindi si potrà tentare di alleviare, in un qualche modo di arginare, ma bisogna imparare a valutare l’entità delle energie in gioco per poter valutare cosa effettivamente si può fare e quello che può essere l’esito dei processi.

Ciò con cui vi troverete a trattare sono condizioni mediamente normali, mediamente non troppo distruttive nell’ambito di quello che vivete voi.

Un capitolo a parte è in merito al fatto vi capiterà di vedere dei segnacci strani, tipo Svadhisthana con uno spillone, oppure della roba tutta batuffolosa come dei capelli con delle uova dentro, sono malocchio, quindi vi troverete anche di fronte a situazioni di questo tipo e ovviamente sarete un po’ inesperte sulle prime e anche questo è relativo, cioè se uno si becca delle cose del genere, è perché se le deve beccare, è un intervento esterno in questo caso, provocato da un bisogno interno entro certi limiti, poi diventa il fatto che siccome rompi i marroni ti stanno addosso; quindi il fatto che ti stanno addosso, si manifesta attraverso l’azione di certi esseri occulti…io continuamente ho addosso di questa roba, ma nelle dinamiche umane funziona che una persona si becca una fattura quando questa in un qualche modo utile, o quanto meno va ad agire su energie che sono compatibili quindi gli torna perché gli deve tornare questo non vuol dire che non si possa aiutare a far comprendere, bisogna quindi integrarle nella coscienza, perché succede questo perché in te c’è un’energia che è compatibile con questo tipo di cose, per cui possiamo anche lavorare per focalizzare la luce e capire da dove arriva questa cosa…..”

Noi siamo delle porta aperte, oggi poi è una questione dalla quale non ci si salta fuori, perché siamo in un contesto così….siamo di fronte a delle operazioni che coinvolgono la coscienza planetaria ed esseri che operano per condizionare chi per esempio opera per la luce, quindi continuamente ti proiettano energie di un certo tipo, ti fanno degli impianti su altri piani energetici di un certo tipo, affinchè tu abbia continuamente flussi di quel tipo, e tu hai voglia a non avercelo dentro….te lo sparano con il compressore! Non c’è pericolo.

Però nello stesso tempo non bisogna preoccuparsi, non perché non abbiano effetto queste cose, ci si schiatta anche, mi ricordo una persona che veniva da me e che sapeva per certo che in Malesia dove era stata le avevano fatto una fattura, è stata in terapia da me per un certo periodo, perché soffriva di cuore, dopo un certo periodo non l’ho più vista e poi ho saputo che è morta, quindi sono cose che succedono, non vanno in sé e per sè sottovalutate, diciamo che nell’ambito operativo non saremo di fronte a esiti di questo tipo , bisogna evitare la paura, la preoccupazione, evitando di caricare la persona di tutto questo, l’unica cosa è responsabilizzare la persona che innanzitutto dipende da lei esprimere un’energia più forte, e poi bisogna rendersi conto di dove quella roba va ad attecchire. Anche questo significa guarire, guarire dall’apertura a queste cose. Ma un conto è viverle così, un conto è invece essere sottoposti ad attacchi continui perché si è luci sul sentiero, e questo è un bene, tanti nemici tanto onore. A questo dovete essere preparati perché la vostra energia avrà sempre la resistenza adeguata , più crescete nella luce più vi troverete consapevolmente ad affrontare opposizione , ma state pur tranquilli.

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